Chi non ha mai sentito nominare Taormina, la cosiddetta “Perla dello Ionio”, meta turistica ormai di fama mondiale, un tempo esclusiva solo per pochi facoltosi, come lo furono Capri e Portofino?

Ebbene, la sua notorietà turistica non si è creata dall’oggi al domani, ma durante oltre due secoli di passaparola, un po’ quello che facciamo oggi con questi articoli in modo incredibilmente più veloce.
Quando lo scrittore tedesco Wolfgang Goethe vi si fermò durante il suo Viaggio in Italia nella primavera del 1796, la descrisse nel suo omonimo libro come incantevole, ma quasi inaccessibile.
Non c’erano ancora strutture alberghiere di alcun tipo all’epoca, infatti di volta in volta era accolto come ospite dai locali, i collegamenti stradali erano fatiscenti, ma la bellezza di questo luogo in particolare ripagò ampiamente il suo sforzo.
Grazie anche al suo libro, che in verità descrive spesso impietosamente le condizioni in cui versava la Sicilia ( Messina era stata devastata da un terremoto tre anni prima e portava ancora visibili i segni della tremenda distruzione ), un altro tedesco, Otto Geleng, pittore sconosciuto ai più, quasi ottant’anni dopo si avventurò fin qui e ne rimase talmente stregato che vi si stabilì fino alla fine dei suoi giorni. I suoi quadri esposti in mostre nel Nord Europa suscitarono enorme scalpore, perché rappresentare mandorli in fiore con l’Etna innevato come sfondo, appariva inverosimile ad un pubblico che non aveva viaggiato tanto a sud.
Di qui la scommessa: andateci a febbraio e se non è esattamente come nei miei quadri vi pagherò l’alloggio. Facile a dirsi: non c’erano ancora alberghi…!
Ma vinse la scommessa, organizzando un gruppo di artisti e procurando loro una sistemazione che ancora oggi è la più ambita della città: si tratta dell’hotel Timeo, a ridosso del teatro antico e dalla cui terrazza si gode di un panorama mozzafiato sulla baia di Naxos e sull’Etna.


Così cominciò la fortuna turistica vera e propria di Taormina, grazie ad una indovinatissima strategia di marketing pubblicitario ante litteram…
Di fronte al celeberrimo hotel Timeo, all’ingresso del teatro antico, si trova il chiosco di Mario il gelataio, che produce il mio gelato preferito. Mi faccio viziare da sua moglie Ute, un’altra tedesca che è rimasta imbrigliata dal fascino di Taormina 😉 con un espresso macchiato con un cucchiaino di gelato alla vaniglia, o al caffè o al cioccolato a seconda del mio gusto estemporaneo, con aggiunta di panna montata e granella di pistacchio. O ancor meglio un espresso macchiato di granita alla mandorla, così lo zucchero e lo intiepidisco al contempo… Ma l’apoteosi è il loro cannolo, una cialda croccantissima riempita al momento con un mix di ricotta fresca vaccina, di capra e di pecora che ho trovato solo preparato giornalmente da lei.

Ciao, mi chiamo Chiara Rozzi. Sono nata a Milano, cresciuta al lago di Garda a Salò dove mi sono trasferita all’età di 7 anni. Dal 1987 opero nel turismo come accompagnatrice e poi come guida autorizzata. Vivo a Taormina in Sicilia dal 1989.
Indirizzo email: chiara.rozzi@gmail.com
www.taormina-touristservice.com
https://www.tripadvisor.com/Attraction_Review-g187892-d2339490-Reviews-Taormina_Tourist_Service_Tours-Taormina_Province_of_Messina_Sicily.html
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Molto interessante: mi è venuta voglia di Taormina!
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Articolo interessantissimo! Grazie
Fantastica presentazione, calda, colorata, profumata, e anche gustosa! Sono siciliana, nata e cresciuta a Taormina, ma il modo in cui Chiara ha descritto la mia terra mi ha fatto emozionare tanto. Grazie Chiara per le preziose parole scelte, con eleganza, gusto e sensibilità e per l’amore e il fascino che mostri per la mia amata terra !
L’articolo è molto accattivante e mi fa sentire in colpa per non essere ancora andata a Taormina! Ma a maggior ragione ci andremo!
Per un momento sono rimasto in quell’epoca e sopratutto Mi é venuta nostalgia 😆
Mi è piaciuto molto 😁
Questa presentazione mi ha davvero stregata. Pur essendo già stata a Taormina, non conoscevo questa storia… certo avere una guida locale non ha prezzo.