Roma, un’eterna sorpresa – Palazzo Venezia: un’icona di Roma

Roma è la città delle chiese, del Colosseo, dell’archeologia, del Rinascimento, del Medioevo. Ma, senza ombra di dubbio, Roma è anche la città dei palazzi nobiliari, edifici secolari appartenuti a famiglie aristocratiche, a cardinali o, addirittura, a Pontefici. Il caso del celebre Palazzo Venezia, famoso nella storia per le adunate oceaniche in occasione dei discorsi di Mussolini, che da un balcone dell’edificio si affacciava, non fa eccezione. Scoprite assieme a me alcune chicche e curiosità su uno dei palazzi più iconici di Roma!

Palazzo Venezia a Roma

Innanzitutto parliamo un poco delle origini dell’edificio, il cui destino è direttamente legato a colui che lo volle realizzare: siamo nella prima metà del Quattrocento e Pietro Barbo, veneziano membro di un’importante famiglia della città lagunare, venne ad abitare qui a Roma. Una città che lo ospiterà a lungo, considerando che diverrà prima cardinale e poi, addirittura, Papa con il nome di Paolo II. Il progetto architettonico lo dobbiamo, forse, addirittura a Leon Battista Alberti, una delle personalità più erudite ed eclettiche del panorama culturale ed artistico italiano di tutto il Quattrocento. Ciò che colpisce dell’edificio è il suo essere un ponte architettonico tra il Medioevo ed il Rinascimento, con le sue forme a metà tra le novità architettoniche che stavano per prendere piede e la tradizione tutta medievale. E così abbiamo una torre angolare e delle merlature che ricordano da vicino le forme e lo stile degli edifici del Medioevo, spesso fortificati o assimilati a castelli, anche nelle loro forme più nobili. Ma poi abbiamo il bellissimo cortile aperto interno, circondato da un bellissimo porticato ad arco, che riprende le conoscenze architettoniche degli antichi Romani e che saranno fondamentali nel Rinascimento di là da venire. Ma non finisce qui…

Perché oggi il palazzo porta il nome della nota città lagunare? La famiglia d’origine di Papa Paolo II (il cui nome è facilmente leggibile sulle piccole architravi sopra le finestre), non c’entra nulla. In realtà Palazzo Venezia si chiama così perché sin dal Cinquecento, ben dopo la morte di Paolo II, l’edificio divenne la sede prescelta dagli ambasciatori della Repubblica di Venezia (all’epoca uno stato indipendente), che qui scelsero di alloggiare ogni qual volta venivano a Roma per le loro missioni diplomatiche. All’epoca Palazzo Venezia faceva parte di un complesso architettonico ben più vasto di quello attuale, che purtroppo fu modificato a causa della realizzazione dell’Altare della Patria. Già con Paolo II all’edificio principale ne fu aggiunto un altro, chiamato poi Palazzetto Venezia, così come all’interno dell’edificio stesso venne inglobata una chiesa, l’attuale Chiesa di San Marco. Una pratica molto comune nel Rinascimento! Ma, ovviamente, la nostra storia prosegue… 

L’edificio è legato, infatti, anche a Mussolini ed al fatto che Palazzo Venezia divenne la sede ufficiale del Gran Consiglio del Fascismo. Le sue sale, di conseguenza, trasudano storia moderna in quanto era una di quelle che Mussolini si affacciava, da un balcone aggiunto solo nel ‘700. Così come sempre in una delle sale di Palazzo Venezia, il 25 Luglio del 1943, ci fu l’ordine del giorno che, di fatto, destituì Mussolini. Merita, dunque, una visita Palazzo Venezia, in quanto oggi sede, anche, di un museo la cui collezione poliedrica davvero racchiude l’intera storia dell’arte: da preziosi manufatti di epoca bizantina e quadri rinascimentali, da pitture settecentesche a bronzetti del Bernini. Fino alle pitture novecentesche dei grandi saloni del palazzo. Un mix di bellezze, a cui aggiungere il bellissimo cortile rinascimentale. Ma c’è ancora una cosa da dire…

Il museo di Palazzo Venezia

Torniamo a Paolo II Barbo, un uomo colto e raffinato oltre che, indubbiamente, grande amante dell’arte. Fu lui, nel corso del suo pontificato e non solo, ad ampliare la sua personale collezione di mirabilia, pagando però sempre di tasca sua e mai con i soldi della Chiesa. Molte cronache ci narrano della straordinarietà della sua collezione la quale, purtroppo, fu praticamente smembrata dal suo successore, Papa Sisto IV (quello della Sistina). Certamente, però, quest’insieme di opere d’arte di tutti i tipi rendeva giustizia ad un edificio, quale è Palazzo Venezia, che fu capace di cavalcare i secoli e di essere sempre al centro delle vicende storiche dell’Urbe. Da Papi a dittatori, fino ad arrivare al Carnevale romano (la piazza antistante, infatti, in passato era uno dei fulcri dei giochi carnascialeschi romani). Un Palazzo Venezia che, sicuramente, non tradisce mai!


Chi sono io? Mi chiamo Gianluca e sono una guida turistica ufficiale di Roma. Il motivo di questa scelta? La mia passione per una città incredibile come Roma! Per questo il mio percorso di studi e le materie che più amo, come storia dell’arte o archeologia, hanno come unico scopo quello di approfondire la conoscenza di questa città. Volete farlo anche voi? Per saperne di più, su me e Roma, CLICCA QUI!
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