A Capodiponte in provincia di Brescia, un gioiello del Romanico merita di essere visitato: il monastero di San Salvatore del quale oggi si conserva la chiesa in tutto il suo splendore, i giardini e l’orto botanico.

La chiesa risale all’XI secolo e si lega all’abbazia di Cluny: l’ordine benedettino nasce in Borgogna nel 909. In Europa ha una rapida diffusione grazie alla fitta rete di priorati e abbazie che pur mantenendosi autonomi, fanno pur sempre capo a Cluny. Il monastero aveva rendite e possedimenti in tutta la Valle Camonica (donata nel 774 a Cluny) e questo sottolinea sicuramente la sua importanza sia civile che religiosa.
La chiesa poggia su un promontorio roccioso: è il contatto tra cielo e terra; Dio e l’uomo. Le pietre di diverse forme e dimensioni che vennero usate per erigere la chiesa, sono i fedeli che la Chiesa stessa formano.
Della chiesa colpisce il tiburio ottagonale: l’asse del mondo. Esso denota influssi francesi e questo avvalora l’idea che San Salvatore fosse collegato ai monasteri d’Oltralpe. le 3 absidi che sembrano uscire dalla viva roccia: sono posizionate a est, dove sorge la luce mentre l’ingresso si trova a occidente, dove il sole tramonta. Le absidi sono semplicemente la Trinità: a lei ci si rivolge per pregare e per ricevere la luce. Il portale a tutto sesto in facciata, ci prepara per entrare nel luogo sacro.

Nel mio prossimo articolo vi porterò virtualmente all’interno di questo splendido monumento nazionale…
Ma, intanto, vorreste sapere dove mangiare bene a Capodiponte? Per sentirvi a casa e mangiare i casoncelli (specialità gastronomica della Valle Camonica) vi consiglio il Ristorante “La Pieve”… da leccarsi i baffi!
Sono Vanessa Marcolla, guida turistica abilitata per la lingua tedesca, iscritta con l’Associazione Arnaldo da Brescia, fondata nel 1986, la più attiva e conosciuta in città e provincia. Il mio ambito di lavoro è la città di Brescia, la sua provincia con i laghi (Iseo e Garda), la Franciacorta – rinomata terra di vini e patria indiscussa del Bollicine Franciacorta – e la Valle Camonica. E’ in questa valle che risiedo da più di 20 anni: ho imparato ad amarla e apprezzarla, per la sua storia, legata soprattutto alle incisioni rupestri (Patrimonio UNESCO dal 1979), i suoi borghi, i suoi paesaggi montani.
Brescia, “La leonessa d’Italia” è la città che amo, ricca di storia, colpisce il visitatore per il bianco latteo del suo marmo di Botticino. Esso caratterizza chiese e palazzi. Al visitatore attento non sfugge il vicoletto nascosto, un particolare portale, un affresco che il tempo ancora non si è portato via.
Vi farò conoscere arte e storia, il buon cibo e il “saper bere bene”. Vi aspetto!
E-mail: vanessamarclla@gmail.com