Calabria Terra da Vivere – Cerchiara di Calabria, il Paese del Pane

Tra i paesi dell’Alto Ionio cosentino, compare il comune di Cerchiara di Calabria (CS). Situato a circa 650 m s.l.m. gode di una posizione privilegiata sulla famosa e fertile Piana di Sibari; questa località può inoltre vantare una grande fama in tutto il circondario per l’ottima qualità del pane prodotto nel suo territorio, tanto da fregiarsi del titolo di “Città del Pane“, assegnato da un’associazione che mette insieme diversi comuni italiani che lavorano per far conoscere e valorizzare le diverse tipologie di pane.

Caratteristica importante del pane di Cerchiara è l’uso del lievito madre naturale che nel tempo, ogni famiglia che ha poi intrapreso la produzione, ha continuato ad utilizzare e a tramandarsi, garantendo un sapore unico con una leggera ed apprezzata nota di acidità al prodotto.
Altro punto forte è l’uso di farine bianche locali, e acqua di sorgente del territorio che ricade nel Parco Nazionale più grande d’Italia. La lunga lievitazione (sei ore almeno) e la cottura a forno a legna rendono questo prodotto ancora più apprezzato, con maggiore digeribilità e la doratura della crosta.
Rispetto alla forma, è tipica invece la piega della pasta, che comporta un rigonfiamento laterale della pagnotta, altro elemento distintivo di questo buonissimo pane. Sicuramente un prodotto che rispecchia a pieno la ricchezza e la bontà di un intero territorio.

Pane di Cerchiara del Panificio Vito Elisa

A Cerchiara vi sono anche tre località, uniche e di notevole interesse che per chi si trovasse nelle sue vicinanze o decidesse di visitarlo non possono sfuggirvi, andiamo a scoprirne una per una!

Oltre il centro storico, in cui meritano sicuramente una visita la chiesa di San Pietro e il diruto castello, c’è da citare prima degli altri due importanti siti il Santuario della Madonna delle Armi a circa 13 Km dal paese, costruito e ampliato alle pendici del Monte Sellaro, cima del Parco Nazionale del Pollino.
Attenzione perchè quando si parla di “Armi” in questo caso non si fa nessun riferimento a quelle utilizzate per il combattimento ma è una antica derivazione del greco Των αρμων (Tōn armōn) cioè “delle grotte”.
Questo Santuario ampliato più volte ha origine antiche che fanno riferimento alla storica presenza Bizantina sul territorio e ad un primo impianto di epoca medievale.

Il complesso del Santuario è unico nel suo genere, e ben si adatta al territorio circostante, tanto da integrarsi perfettamente nel panorama e nei paesaggi locali.
Ricavata dalla grotta nella montagna è sicuramente un interessato sito storico religioso.

Il Santuario Madonna delle Armi

Si narra che nel 1.450 un gruppo di cacciatori dell’attuale Rossano inseguirono una cerva in un anfratto del Monte Sellaro. Seguirono la cerva per farne preda, ma all’interno della grotta invece della cerva trovarono due icone di legno che rappresentavano i Santi Evangelisti. Le tavolette vennero prese e portate a Rossano, ma queste sparirono per essere ritrovate sempre nella grotta. Si decise allora di erigere una cappella per custodirle, e qui avvenne un ulteriore importante avvenimento. Mentre si lavorava alla cappella capitava sempre all’operaio una pietra ovale non utile al suo scopo, e all’ennesima volta che questa capitò fra le sue mani, dalla rabbia, la spaccò dividendola in due. Scoprì però al suo interno l’immagine della Madonna con il Bambino e sull’altra faccia, la sagoma di San Giovanni Battista. La prima è divenuta l’icona venerata e custodita nella chiesa ad essa dedicata, mentre l’altra è andata perduta.

Icona della Madonna delle Armi

Ogni 25 aprile, tutti gli abitanti di Cerchiara e i tanti fedeli partecipano alla regale Festa della Madonna delle Armi, e alla processione che conduce l’icona fino al punto panoramico sul centro abitato per la tradizionale benedizione prima di rientrare nel Santuario.

La seconda località da non perdere è la Grotta delle Ninfe, acque sulfuree che alimentano un complesso termale dall’omonimo nome. Nella grotta da cui le acque provengono si è creata una piscina con acqua che raggiunge i 30°C già famosa all’epoca della città della Magna Grecia di Sybaris, importante colonia Achea dell’odierna pianura di Sibari sviluppatasi tra il 720 e il 510 a.C. distrutta in questa data dalla concorrente Kroton.
I fanghi della grotta sono famosi per le loro proprietà terapeutiche e rigeneranti.

Infine ma non meno importante e di un fascino tutto particolare abbiamo sempre nel territorio di Cerchiara di Calabria l’Abisso del Bifurto anche detto la Fossa del Lupo, un inghiottitoio dalla grande rilevanza speleologica e geologica. La tipologia delle rocce del Pollino, prevalentemente carsiche, ha permesso la formazione di simili meraviglie: un “pozzo” verticale profondo quasi 700 m dal livello del suolo. Un importante elemento che fa di Cerchiara un’importante meta per gli appassionati del settore.

Dalla cultura alla natura incontaminata e al buon cibo, questo piccolo paese di 2.300 abitanti divisi tra centro storico e le sue contrade è un’ottima meta per chi volesse scoprirne gli angoli più nascosti.

Per uno dei migliori forni dell’intera Cerchiara potete fare riferimento al Panificio Vito Elisa (https://www.panificiovitoelisa.it/) dove innovazione e tradizione si fondono.


Ciao, sono Andrea. Vivo nell’area protetta più grande d’Italia: il Parco Nazionale del Pollino, tra Calabria e Basilicata. E proprio qui, amante della mia stupenda e controversa terra, sono diventato prima Guida ufficiale del Parco (2013), e poi Guida Turistica abilitata (2019). Ho intrapreso questa strada con passione e voglia di fare perché credo nel valore di questo territorio che ha conservato luoghi ricchi di arte, storia e natura davvero unici. Sarò contento di accompagnarti, ti aspetto!
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