CAPO DI PONTE: DOVE SACRO E PROFANO SI INCONTRANO
A Cemmo di Capo di Ponte, piccola frazione dell’omonimo comune (dal 1979 sito UNESCO), poco lontano dalle prime incisioni scoperte nel 1909, i Massi di Cemmo, (composizioni monumentali dell’età del Rame), sorge su un pianoro roccioso e in posizione panoramica, la Pieve di S.Siro. Risale ai secoli XI-XII e venne eretta su quello che forse da tempi lontani era considerato un luogo di culto quindi luogo sacro. Fu consacrata al Santo pavese e secondo una leggenda considerato evangelizzatore della Vallecamonica.

Le fa da sfondo la “Concarena” particolarmente affascinante quando la neve si posa sulle sue innumerevoli creste.
Dopo S.Salvatore ( argomento trattato nei precedenti articoli ) è il secondo monumento del comune capontino. E’ da notare inoltre che i due edifici religiosi sono in contatto visivo tra loro. Ancora oggi mantiene il titolo di Pieve, isitituzione ecclesiastica tipica dell’Italia settentrionale.
La cripta poggia su uno sperone roccioso a strapiombo sul fiume Oglio. Da questo sperone roccioso si innalzano le 3 absidi ( una maggiore e le due laterali minori ). Ad accogliere il visitatore, un ampio sagrato erboso dal quale si può cogliere la splendida facciata laterale abbellita da uno splendido portale. Ci si dimentica di notare infatti che la chiesa non ha la facciata principale, inglobata nella roccia dalla quale sono ricavati i gradini per accedere al luogo sacro.

Il portale reca un’iscrizione: ” Benedici o Dio, chi entra e si affretta verso di te”e presenta motivi decorativi vegetali e animali fantastici a rilievo.
Entrando in chiesa, lo spazio è contraddistinto da 3 navate e ospita il fonte battesimale: ogni 9 dicembre, giorno di S.Siro, la luce del sole fa capolino da una delle finestre e illumina il fonte battesimale fatto a forma di tino.
La Pieve di S.Siro aspetta solo di essere visitata e come sempre molto volentieri vi accompagno se mai decideste di venire a trovarmi!

Sono Vanessa Marcolla, guida turistica abilitata per la lingua tedesca, iscritta con l’Associazione Arnaldo da Brescia, fondata nel 1986, la più attiva e conosciuta in città e provincia. Il mio ambito di lavoro è la città di Brescia, la sua provincia con i laghi (Iseo e Garda), la Franciacorta – rinomata terra di vini e patria indiscussa del Bollicine Franciacorta – e la Valle Camonica. E’ in questa valle che risiedo da più di 20 anni: ho imparato ad amarla e apprezzarla, per la sua storia, legata soprattutto alle incisioni rupestri (Patrimonio UNESCO dal 1979), i suoi borghi, i suoi paesaggi montani.
Brescia, “La leonessa d’Italia” è la città che amo, ricca di storia, colpisce il visitatore per il bianco latteo del suo marmo di Botticino. Esso caratterizza chiese e palazzi. Al visitatore attento non sfugge il vicoletto nascosto, un particolare portale, un affresco che il tempo ancora non si è portato via.
Vi farò conoscere arte e storia, il buon cibo e il “saper bere bene”. Vi aspetto!
E-mail: vanessamarclla@gmail.com