Pistoia, un valzer con Cenerentola – Sulla Sala

Pistoia è una città ricca di piazze e piazzette.
La Sala è una di queste, sicuramente la più pittoresca.

IL nome è di origine longobarda. I Longobardi arrivarono a Pistoia nel VI secolo e vi rimasero quasi tre secoli. Hanno lasciato tracce in nomi di piazze, di strade e in varie parole ancora presenti nella nostra lingua. E una traccia ne è rimasta anche nel mood pistoiese di indicare la piazza: sulla Sala.

Si va sulla Sala, ci si incontra sulla Sala…

La parola Sala indicava il palazzo del gastaldo longobardo, quindi del diretto rappresentante del re.

A quanto pare si trovava dove ora si è la piazza. Non è stato possibile rinvenirne le tracce,  però è rimasto il nome.

Qui era dunque il centro del potere longobardo, che successivamente, all’arrivo dei Franchi, si spostò presumibilmente sull’attuale piazza del Duomo.

Ma l’importanza della Sala non è per questo diminuita. Anzi!

Da più di mille anni questa piccola piazza incastonata fra antiche case ospita il mercato degli alimentari. Frutta, verdura, carne, pane, formaggi e ogni altro genere alimentare veniva venduto presso le bancherelle della Sala. Il pesce, che dava cattivo odore, veniva venduto su lastre di pietra in quella che ora si chiama Via del Lastrone, appunto.

Intorno alla piazza si riconoscono ancora le vecchi botteghe medievali, in parte ancora utlizzate, con i banchi di pietra su cui esporre la merce, e i tetti sporgenti per proteggerla.

Varie strade ricordano i prodotti che vi si producevano o vendevano: Piazzetta degli Ortaggi, da cui parte lo Sdrucciolo dei Cipollini, Via del Cacio, Via di Stracceria o dei merciadri, dove evidentemente si vendevano le stoffe, Via dei Fabbri che finisce in Via degli Orafi.

Essendo un mercato ci voleva l’acqua. Nel XV secolo fu costruito il pozzo che ancora si può ammirare al centro. Nel XVI secolo sull’architrave del pozzo fu posto il Marzocco di Firenze, il leone seduto simbolo di Firenze, che sotto la zampa tiene lo stemma di Pistoia.

Poi al centro della piazza fu costruita una struttura fissa per coprire le bancarelle e il pozzo del Leoncino fu spostato. Dopo la guerra (la Sala fu gravemente danneggiata dai bombardamenti) la struttura, detta il Gabbione, fu ricostruita in cemento,.

Ma fortunatamente si decise poi di rimuoverla e di riportare il Leoncino al suo posto, al centro della piazza.

Ovviamente non è più un pozzo, ma essendo il mercato ancora attivo ogni giorno della settimana l’acqua è necessaria. E infatti da una parte c’è una fontanella perfettamente funzionante.

E sebbene ormai anche a Pistoia non manchino supermercati, ipermercati e centri commerciali, i Pistoiesi amano ancora andare “sulla Sala” a comprare gli alimentari. La sera, poi, le bancarelle scompaiono e la Sala, circondata da locali di ogni tipo, diventa il centro della “movida”.


Laura Galigani – Centro Guide Pistoia
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