Emotional Puglia – Altamura

LA LEONESSA DELLE PUGLIE

C’è un borgo di confine tra Puglia e Basilicata, situato su una delle colline della Murgia barese che merita davvero una visita: Altamura.

Altamura

Altamura viene definita la “Leonessa delle Puglie”, un soprannome che definisce fierezza e ribellione a seguito di un evento storico della fine del XVIII secolo, quando la città decise di far passare il proprio territorio da borbonico a repubblicano, esattamente come accadeva negli stessi anni a Parigi, in nome dei principi di libertà, uguaglianza e fratellanza.

Se siete di passaggio da Bari in direzione Matera, la città dei Sassi, fermatevi anche in questo borgo e ne resterete estasiati.

La città di Altamura conserva origini preistoriche, infatti in una delle grotte, site in località Lamalunga ci sono ancora i resti di un ominide di Neanderthal, simpaticamente chiamato Ciccillo, vissuto nel paleolitico medio tra 200 e 400 mila anni fa, la cui ricostruzione è possibile vederla nel Museo Archeologico cittadino.

Sempre fuori dal borgo ed in direzione Bari gli amanti del trekking e non, potranno ammirare il “Pulo”, una dolina carsica, la più grande delle Murge con un diametro di poco superiore ai 500 metri e una profondità di circa 70 metri, formatasi a seguito dell’erosione delle rocce carsiche.

Ad indicare la frequentazione di questo territorio sin da tempi remoti ed in particolare nel Cretaceo (circa 70 milioni di anni fa) nella Cava Pontrelli si possono vedere i resti di oltre 4000 impronte in perfetto stato di svariati dinosauri, almeno 5 specie diverse e per la maggior parte erbivori.

La presenza di queste impronte ci ha permesso di ricostruire la morfologia del territorio pugliese, dato che a lungo si è pensato che in Puglia ci fossero solo poche zone emerse, mentre questa scoperta afferma il contrario, poiché questi grossi branchi avevano bisogno di terre emerse per il loro sostentamento.

Le dimensioni delle impronte qui ritrovate variano dai 5-6 cm fino ai 45, facendo presupporre la presenza di dinosauri alti fino a 10 metri, insomma un posto che affascina grandi e piccini.

Avvicinandoci al centro storico si possono ancora vedere i resti di mura megalitiche risalenti al IV sec. a.C. mentre il borgo vi accoglie nel dedalo delle sue stradine, anzi state attenti perché passeggiando potreste finire in uno degli oltre 80 “Claustri”.

Il “claustro” dal termine latino claustrum, “spazio chiuso” è per l’appunto un luogo delimitato da abitazioni alle quali si accede da vicoli che conducono nel cortile. La piazzetta antistante era leggermente inclinata, al fine di permettere la raccolta delle acque piovane destinata all’uso domestico delle varie famiglie.

I claustri nacquero e si svilupparono in epoca federiciana, come simbolo di aggregazione e con l’intento di ripopolare la città, concedendo esenzioni fiscali a greci, ebrei, arabi.

L’interno è un susseguirsi di logge, scale, balconi e finestre e molti sono degni di nota.

Proprio per il legame storico con l’Imperatore Federico II, vi consigliamo di visitare Altamura in occasione del “Federicus”.

Di cosa si tratta? È una splendida occasione per vivere la città avvolta da una atmosfera medievale, proprio così, perché Altamura onora il grande Imperatore Federico II di Svevia a cui viene attribuita l’edificazione della cattedrale dell’Assunta nel 1232, la cui facciata è romanica mentre gli interni presentano decorazioni barocche.

La Cattedrale dell’Assunta di Altamura

Il portale è uno dei meglio conservati di Puglia, con due splendidi leoni, dal volto triste, che fanno da guardia e ne decorano la splendida facciata.

Il Portale della Cattedrale dell’Assunta di Altamura

Tornando al “Federicus” possiamo dire che è uno dei simboli del folklore pugliese, diversi giorni di festa che si organizzano tra il 25 aprile e il 1 maggio, in cui la città assume tutt’altra bellezza, tra cortei storici, sbandieratori e spettacoli di falconeria, pratica venatoria tanto cara all’Imperatore.

In questa atmosfera di festa avrete modo di gustare i suoi prodotti tipici, primo fra tutti il PANE DOP di Altamura, fatto di semola, dal profumo fragrante e di antica tradizione. Il pane è davvero un prodotto tipico che nella sua semplicità racchiude una lunga preparazione, per poi assumere una forma particolare, piuttosto alta affinché l’umidità mantenga soffice la mollica, mentre la crosta risulta croccante. La cottura è riservata esclusivamente in uno dei tanti forni a legna locali, ancora attivi. Per conoscere meglio questa tradizione vi invitiamo a visitare il Museo del Pane Vito Forte (https://www.museodelpaneforte.it/il-museo/ sito in via Onorato Candiota, 2) definito “un luogo dell’anima”, dove potrete comprendere l’evoluzione e vedere davvero un antico forno.

Le bontà altamurane non finiscono qui, sono davvero tante come le buonissime focacce, i taralli, i mostaccioli fatti con vincotto e soprattutto le “Tette delle Monache”, un nome piuttosto bizzarro per un dolce, che deve la sua origine ad un errore commesso da una suora durante la preparazione di un semplice pan di Spagna. Le “tette” dette anche “sospiri” in altri luoghi di Puglia sono farciti con crema pasticcera o chantilly.

Come digerire tutte queste deliziose bontà? Beh oltre al trekking per scoprire tutti i luoghi di Altamura vi consigliamo di accompagnare queste specialità con un liquore locale, ovvero il “Padre Peppe” prodotto sin dal 1800 dalla famiglia Striccoli, fatto con noci, erbe e spezie.

L’origine si deve ad un frate cappuccino, un certo Padre Giuseppe Ronchi, che ritiratosi in un monastero di Altamura trovò il tempo per estrarre gli ingredienti dalle erbe che offriva la brulla Murgia, si tratta di un liquore adatto a chi regge l’alcool, dall’alto dei suoi 42°.

Questo e molto altro da scoprire insieme a noi…


EMOTIONAL PUGLIA
Abbiamo respirato il territorio, percorso ogni angolo di Puglia, assaporato l’arte, la natura, l’essenza di questa regione. Siamo Katia, Angela e Samantha, tre amiche, tre guide turistiche, che accompagnano da anni migliaia di visitatori italiani e stranieri alla scoperta della Puglia. Unendo l’esperienza, le competenze e la capacità organizzativa è nato Emotional Puglia, un progetto che vuole coinvolgere, emozionare i visitatori e condurli verso esperienze esclusive e itinerari inediti attraverso la nostra terra.
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