Finestra sull’arte – Raffaello, Lo Sposalizio della Vergine e il prototipo di Perugino

Due opere speculari ma diverse

Commissionato per la Cappella Albizzi nella chiesa di San Francesco a Perugia, lo Sposalizio della Vergine, oggi alla Pinacoteca di Brera, รจ il primo dipinto firmato da Raffaello. Il giovane urbinate, allora appena ventenne, si ispira allโ€™opera omonima di Perugino, originariamente dipinta per una cappella del Duomo di Perugia e che, trafugata in epoca napoleonica, si trova ora in Francia.

La composizione deriva da unโ€™idea del Perugino: un gruppo di persone in primo piano, divise in due schiere, davanti a una piazza con sullo sfondo un grande tempio a pianta centrale. Le analogie tra le due opere sono numerose, a partire dal fatto che entrambi vengono dipinti ad olio su una tavola di forma arcuata nella parte superiore. In primo piano i due artisti collocano i personaggi, al centro vi sono gli sposi, Maria e Giuseppe, con il sacerdote; sul lato dello sposo vengono posizionati gli uomini, sono i pretendenti alla mano di Maria, tutti hanno un ramoscello in mano, di cui lโ€™unico fiorito รจ nelle mani di Giuseppe; mentre su quello della sposa vi sono giovani donne. Le due tavole sono speculari. Perugino colloca gli uomini a sinistra, mentre Raffaello li colloca a destra.

In secondo piano nella piazza vi sono qua e lร  figure di passanti e un tempio a pianta centrale che fa da sfondo al dipinto. Si tratta del sacro tempio di Gerusalemme, simbolo della cristianitร . Tuttavia, se Perugino realizza il tempio su base ottagonale, con un pronao (un vano porticato) ogni due lati, che simboleggia la continuitร  fra lโ€™antichitร  e la Chiesa cristiana, Raffaello predilige una soluzione diversa. Egli dipinge un tempio con sedici lati, piรน vicino alla forma circolare e quindi puรฒ armonico. Inoltre la scalinata su cui poggia il tempio di Raffaello รจ piรน alta e ciรฒ aumenta lo slancio della costruzione. Sullโ€™architrave dellโ€™arco centrale troviamo la firma dellโ€™artista: Raphael Urbinas, mentre sui pennacchi รจ riportata anche la data MDIIII.

Egli riesce cosรฌ ad aggiungere delle leggere differenze che rendono la sua opera molto piรน moderna: naturalezza nei gesti; figure piรน monumentali; il sacerdote รจ sempre al centro ma la testa viene inclinata verso sinistra in modo da rendere la composizione meno statica rispetto a quella del Perugino; inoltre Raffaello cambia anche il rapporto tra il primo piano e lo sfondo. In Perugino le figure sono staccate, non cโ€™รจ un legame forte, mentre Raffaello avvicina il tempio in primo piano rendendolo piรน armonico e realistico. In entrambi i dipinti la prospettiva รจ realizzata creando una pavimentazione a scacchiera, meno decisa nel dipinto del Perugino, piรน marcata in quello di Raffaello. Tuttavia la differenza fra le due opere รจ la collocazione del punto di vista, allโ€™altezza degli occhi dei personaggi del dipinto di Perugino, leggermente piรน in alto nel dipinto di Raffaello: soluzione, questโ€™ultima piรน efficace.


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Una prima laurea in Scienze dei Beni culturali e una specializzazione in Storia e critica dellโ€™arte. Convinta aspirante insegnante, milanese di nascita, amante di tutto ciรฒ che รจ artistico!
La rubrica โ€œFinestre sullโ€™arteโ€ nasce per raccontare e condividere con voi ciรฒ che conosco su opere, artisti e correnti artistiche, raccontandole in brevi articoli di pochi minuti, come se fossero delle vere e proprie pillole da assumere una volta al giorno. Perciรฒ, se siete interessati ad approfondire la vostra conoscenza su questi temi, date unโ€™occhiata ai miei articoli sul blog!