Grognardo è un piccolo paesello della parte meridionale della provincia di Alessandria circondato da colline ricche di biodiversità vegetale ed animale. Il borgo si presenta come un piccolo agglomerato di casette dall’aria antica poste sulla riva di un piccolo torrente; percorrendo il corso di questo torrente chiamato Visone, si può incappare in diversi luoghi nei quali è possibile, durante la bella stagione, fermarsi a prendere il sole, fare il bagno, leggere nella più totale tranquillità, allietati da canti di uccelli, quali il merlo acquaiolo, la ghiandaia o la capinera; non è raro poter osservare il martin pescatore che sfreccia a pochi metri dalla superficie dell’acqua.
Come ogni paese che affonda le sue origini nell’antichità, Grognardo possiede un suo piccolo castello; questo castello, ormai ridotto a poche mura, si trova sulla sommità di una collina posta poco fuori dal paese nel bel mezzo di un apprezzabile sentiero escursionistico lungo il quale è possibile osservare affioramenti di roccia tipica della zona, una discreta varietà di piante e con un pizzico di fortuna si possono osservare alcune specie di animali in attività, quali caprioli, volpi e lepri. Durante la bella stagione è frequente imbattersi in ramarri che prendono il sole o serpenti, in prevalenza biacchi, natrici e saettoni.
Questo sentiero è adatto a tutti i tipi di escursionisti, dai più esperti ai meno esperti ed è adatto anche ai bambini che lo possono affrontare con poche difficoltà. Questa sua facilità di percorrenza lo rende appetibile per diversi scopi: può essere una semplice passeggiata pomeridiana, i più allenati lo possono percorrere di corsa, i birdwatchers possono trovare lungo il suo percorso notevoli punti di avvistamento per l’osservazione di pennuti.

Il sentiero inizia nella parte Sud del borgo; attraversata la piazza principale, si imbocca il vicolo “via martiri di Bologna” e si segue la strada in discesa; una volta oltrepassato il ponte sul torrente è possibile lasciare l’auto sul piccolo spiazzo ben visibile sulla sinistra della strada.
Da questo punto in poi si procede a piedi seguendo la strada principale e svoltando a destra al bivio; dopo pochi metri è possibile osservare l’imbocco del sentiero, evidenziato da un cartello.
Imboccato il sentiero, ci si immerge letteralmente nella natura: il tratto iniziale del sentiero è molto suggestivo e non presenta pendenze (l’ideale per entrare in sintonia con l’ambiente che ci circonda e fare un po’ di riscaldamento); sembra quasi di percorrere una galleria le cui pareti sono formate da piante.

Dopo questo tratto iniziale si arriverà ad un bivio al quale si dovrà svoltare a sinistra in direzione del castello (situato all’incirca a metà del sentiero); qui si comincia a risalire la collina, la pendenza inizia ad aumentare ed il terreno inizia ad essere più accidentato.

Lungo la salita sarà possibile osservare affioramenti di marna scistosa sul lato sinistro del sentiero e osservare pregevoli panorami collinari tipici del basso Monferrato.


Una volta arrivati in cima alla collina, ci ritroveremo sulla sinistra un piccolo sentiero che posta alla vera e propria sommità, sulla quale si trovano le rovine del castello; a questo punto, prima di proseguire, è d’obbligo una sosta per scattare foto ed osservare le particolarità delle poche mura rimaste in piedi, oltre che per ammirare l’ambiente circostante.
Verso il castelletto di Grognardo La visuale dalle mura Le mura del Castelletto di Grognardo Le mura del Castelletto di Grognardo
Una volta ripartiti, si dovrà percorrere il sentiero proseguendo da dove è stato interrotto in favore della vista ai ruderi. Il sentiero non presenta segnalazioni codificate ma è ben distinguibile dal resto del paesaggio, per cui il rischio di perdersi è davvero minimo.
Proseguendo, si potranno osservare variazioni nella vegetazione del luogo, muretti a secco e
panorami facenti parte di una delle vallate che affiancano il borgo. Il punto di arrivo si trova in corrispondenza della congiunzione di tale sentiero con la strada asfaltata, per cui una volta arrivati al termine, si potrà decidere se seguire la strada asfaltata per chiudere l’escursione a mo’ di anello o se percorrere il sentiero a ritroso.
Lungo il percorso si attraversano ambienti che presentano alcune differenze, individuabili anche sulla base della vegetazione presente: si passa da ambienti caratterizzati da una più elevata umidità in cui vedremo molte piante basse a foglia larga come il Favaraccio, ad ambienti via via più secchi caratterizzati da querce castagni, faggi e ambienti meno boschivi a prevalenza di piante erbacee con alcuni cespugli di ginepro lungo i margini coi boschi.
Punto di partenza
459769E 4941780N
Punto di arrivo
459134E 4940738N
Lunghezza
3 km circa
Dislivello
253m
Tempo di percorrenza
1,00 h circa
Ciao a tutti, mi chiamo Matteo, e la natura è sempre stata una parte fondamentale della mia vita. Questa passione mi ha accompagnato durante la mia crescita, finché non è sfociata in determinazione nel volerla trasformare in una professione. Ho frequentato così un percorso universitario a tema ambientale naturalistico che mi ha dato modo di ampliare ed approfondire nel modo migliore le mie conoscenze in materia e, successivamente, spinto dal voler trasmettere le sensazioni che la natura può regalare, sono diventato guida escursionistica. Inoltre, faccio parte dell’associazione Docet Natura e collaboro con ASD La Ventura. Provo un’immensa soddisfazione nel vedere i sorrisi e gli sguardi pieni di meraviglia nelle persone che scoprono la maestosità di piccoli fenomeni naturali, a loro poco prima sconosciuti.
Clicca qui per visitare il sito
Email: msp.90@hotmail.it
Instagram: the_swamp_wizard