Forme dissolte attraverso la luce

Esposta per la prima volta alla Triennale di Milano nel 1891, dove viene fortemente attaccata dalla critica, Maternità si distingue per la precoce volontà dell’artista di utilizzare lunghe pennellate di colori separati in funzione antinaturalistica. Previati, infatti, non ripropone la tradizionale iconografia sacra della Vergine col Bambino circondata da angeli, né vuole rappresentare fedelmente gli effetti di luce e di colore di un gruppo di figure immerse nel paesaggio. Al contrario, vuole mostrare il valore universale della maternità in una vera e propria adorazione mistica, che non potrebbe trovare espressione <<se non mantenendosi in una specie di visione complessiva, fluttuante, sintetica, di forme e colori, che lascino appena intravedere il simbolismo o ideismo musicale e quasi sopraterreno>> (Grubicy V., 1891).
L’importanza storico-artistica e le rilevanti dimensioni del dipinto (174 x 411 cm) ne fanno una delle opere di maggior pregio della collezione d’arte di Banco BPM. Negli anni l’opera è infatti stata gentilmente concessa in prestito per importanti progetti espositivi in sedi come la National Gallery di Londra, Palazzo Reale di Milano, il Mart di Rovereto, ed oggi è possibile ammirarla per la seconda volta, perché già prestata nel 2018, a Verona nelle sale della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti fino a dicembre 2021.
Se osserviamo il dipinto possiamo notare che gli alberi sono ricchi di frutti e il prato è fiorito di gigli bianchi che simboleggiano la fecondità e la purezza della Madre. I preziosi toni azzurri e verdi dell’abito, del prato e del cielo sono armonizzati con il bagliore centrale che, invece di definire nettamente le forme attraverso il chiaroscuro, sembra compenetrare di luce le figure fatte della stessa materia traslucida dell’atmosfera. La giovane madre è seduta e culla il figlio lattante, priva di ogni attributo descrittivo, e il coro angelico sembra avvolgerla con un movimento a vortice che coinvolge anche la natura circostante.
Una prima laurea in Scienze dei Beni culturali e una specializzazione in Storia e critica dell’arte. Convinta aspirante insegnante, milanese di nascita, amante di tutto ciò che è artistico!
La rubrica “Finestre sull’arte” nasce per raccontare e condividere con voi ciò che conosco su opere, artisti e correnti artistiche, raccontandole in brevi articoli di pochi minuti, come se fossero delle vere e proprie pillole da assumere una volta al giorno. Perciò, se siete interessati ad approfondire la vostra conoscenza su questi temi, date un’occhiata ai miei articoli sul blog!
Contatti:
E-mail: alicebrivio1@gmail.com
LinkedIn: http://www.linkedin.com/in/alice-brivio-3b4325142
Instagram: alicebrivio_