All’ombra dei Monti Sibillini – San Ginesio (MC)

Nel cuore ferito delle Marche

Sull’orizzonte scolpito dalle vette dei Monti Sibillini, il castello di San Ginesio si erge fiero e orgoglioso del suo antico prestigio quando: “La potenza di San Ginesio crescer vedevasi in modo che altri per timore et altri bisognosi d’aiuto studiavano amicarsi con esso”.

SAN GINESIO – Lorenza Gregori

Le silenti pietre dei suoi palazzi e dei suoi campanili che dominano la sommità del colle Esculano, ne conservano ancora il ricordo. A chi, per la prima volta, varca una delle porte della poderosa cinta muraria per percorrere l’intrico di vie del paese medievale, San Ginesio offre la quiete dei luoghi e l’incanto di antiche architetture che, come quella dell’ospedale dei pellegrini, raccontano storie di viaggi, di guerre e di avventure.

Seguendo la musica di un glorioso passato, si incontra la solenne mole della chiesa degli agostiniani che, originariamente dedicata a Santa Maria Maddalena, venne completamente restaurata nel XVIII secolo e trasformata così, in un vero scrigno di arte barocca.

Scendendo per una stradina laterale si arriva all’antico monastero delle monache benedettine di San Giacomo che si apre su una magnifica panoramica di colli e valli dove i profili dei piccoli borghi sulla sommità delle colline, formano una perfetta quinta scenica per il santo mimo che danza sulla terrazza delle Marche.

Terminando l’ultima salita si arriva nella piazza Alberico Gentili dominata dalla grandiosa mole della collegiata, misteriosa ed affascinante costruzione medievale che, al suo interno, custodisce enigmatici simboli che si ripetono qua e là su portali, facciate, capitelli e pietre dell’intera cittadina di San Ginesio facendone luogo prediletto dei cavalieri templari. La collegiata è, inoltre, arricchita da opere interessanti e pregevoli come i due dipinti di Simone De Magistris, l’affresco della crocefissione di scuola riminese, la tavola di Pietro da Gottweich, il bellissimo Vesperbield in pietra e i raffinati affreschi di Lorenzo Salimbeni nel sottostante oratorio di San Biagio.

Accanto alla collegiata si trova il palazzo comunale al cui interno si colloca il teatro ottocentesco “Giacomo Leopardi”, vera e propria bomboniera, espressione dell’aristocrazia locale che lo eresse come luogo di divertimento e intrattenimento culturale.

Attraversando la piazza ornata dalla statua del celebre giurista ginesino Alberico Gentili, si raggiunge l’antica chiesa benedettina di San Pietro successivamente passata ai francescani e che conserva un bellissimo portale del XIV secolo insieme a lacerti di affreschi tre-quattrocenteschi al suo interno.
Seguendo le note di un’antica ribeca e perdendosi nei pittoreschi vicoli del castello ginesino, si scoprono chiesette, oratori, fonti e antiche e solitarie fortificazioni che nel silenzio di quelle contrade cantano la loro storia sulla melodia della memoria.

San Ginesio è uno di quei magnifici borghi marchigiani profondamente feriti dal terremoto del 2016 che auspichiamo possa ritornare presto a splendere!

Il piatto tipico di San Ginesio è “il polentone”, ottenuto con una varietà di mais locale e un sugo di carni varie.
“Il polentone di San Ginesio” può essere proposto anche con delle varianti al ragù, al tartufo, al cinghiale, alla Sapa, al Baccalà.

La polenta marchigiana nella variante con ragù e salsiccia – Foto di valcesano.com

Cosa dire di più questa cittadina se non invitarvi a visitarla?
Se siete abbastanza curiosi e amate scoprire aneddoti, tradizioni e leggende, sarò ben lieta di essere la vostra Guida!


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Mi chiamo Daniela, abito nelle Marche e precisamente a Macerata e lavoro come guida e accompagnatrice turistica da 25 anni. Svolgo la professione di guida turistica principalmente da Ancona fino ad Ascoli Piceno passando per piccoli ed incantevoli borghi dell’entroterra e adoro condurre i visitatori nel cuore autentico delle Marche svelando loro suggestivi ed infiniti angoli sconosciuti delle Marche “… ove per poco il cor  non si spaura”.
Amo narrare la bellezza della mia terra in modo insolito con letture e piccole teatralizzazioni affinché i visitatori conservino il ricordo di un viaggio che è vera esperienza. Se desiderate, dunque, conoscere meglio questo piccolo angolo di mondo, non esitate a contattarmi!

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