Venezia mostrava la sua potenza anche attraverso gli abiti: la Serenissima è sempre stata alla moda, e nel corso dei secoli gloriosi era lei a dettare le regole del costume e dell’eleganza.
Moda e Costume a Venezia sono sempre stati all’avanguardia, basti sapere che la minigonna si usava nella città dei Dogi già nel Settecento!
I “sartori” veneziani erano celebri fin dal Rinascimento per la loro maestria, ma l’apoteosi della creatività venne raggiunta tra il Seicento e il Settecento, quando gli abiti e la tecnica per realizzarli erano senza pari, e il gusto e l’amore dei veneziani per le maschere di Carnevale si rifletteva nella vita di tutti i giorni.
Fu soprattutto grazie ai traffici con l’Oriente che a Venezia giunsero tessuti e broccati mai visti, stoffe preziose, morbidi velluti, e con essi nuove idee, stili e mode che venivano abbracciati con entusiasmo dalla nobiltà veneziana. Per non parlare delle stupefacenti scarpe rialzate realizzate dagli artigiani di Venezia!
E l’Europa guardava con occhi stupiti e ammirati le creazioni stilistiche che arrivavano dalla Repubblica Serenissima.
Non è certo un caso che proprio a Venezia ebbe un grandissimo successo Mariano Fortuny, artista spagnolo che si trasferì a Venezia alla fine dell’Ottocento e che divenne a tutti gli effetti il primo stilista di moda della storia, inventando uno stile e creando disegni per tessuti che risultano moderni ancora oggi.
Agli inizi del Novecento i suoi abiti prodotti a Venezia si vendevano in tutta Europa (e tutt’oggi continua la produzione dei suoi tessuti presso l’isola della Giudecca).
Tra i suoi clienti più famosi ricordiamo: Eleonora Duse (grande attrice drammatica che visse a Venezia un’intensa storia d’amore con Gabriele D’Annunzio) e Isadora Duncan (la ballerina che ha letteralmente inventato la danza moderna).
Il successo strepitoso di Mariano Fortuny dipese dalla grande creatività associata alla cura del dettaglio, e soprattutto al concetto di abito che faceva status-symbol, che creava un’idea di lusso, o quantomeno di identità in cui riconoscersi, in chi lo comprava.
Per chi vuole ripercorre la storia della Moda e del Costume a Venezia, consigliamo una visita al Museo di Palazzo Mocenigo: Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo a Venezia.
A due passi dal Museo, si trova la Fondazione Prada e il negozio di abbigliamento Slash.
Vicino a Campo San Lio si trova Giovanna Zanella, artigiana che realizza calzature su misura.
In Calle del Tentor, a Santa Croce, si trova la Sartoria dei Dogi.
E a due passi dalla chiesa di San Salvador si trova il laboratorio della celebre Giuliana Longo che da oltre quarant’anni realizza meravigliosi cappelli.
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Walter Fano, nato da padre piemontese e madre veneta, ha vissuto per lo più tra Torino, Milano e Venezia, ma è in quest’ultima che si sente a “casa”. Appassionato di storia dell’arte decide di diventare guida turistica, ma con un’impronta meno accademica e più narrativa (le date e i nomi si dimenticano facilmente, le storie no). Crea l’associazione “L’altra Venezia” con l’intento di mostrare ai viaggiatori più sensibili e curiosi una Venezia meno turistica e più autentica.