Pistoia, un valzer con Cenerentola – I brigidini

Ovvero i trastulli di Pellegrino Artusi

Restando sempre nel tema delle celebrazioni in occasione dei 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi, autore del famoso libro di ricette “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, vorrei parlare di un altro dolce tipico della provincia di Pistoia, i brigidini.

I brigidini di Pellegrino Artusi

La patria dei brigidini è un paese della Valdinievole, Lamporecchio, dove ognuno sostiene di avere la ricetta originale.

Niente di nuovo, per ogni specialità che sia arrivata a conquistare un minimo di fama tutti si contendono la “paternità” o quanto meno il possesso della ricetta originale.

Il nome dei brigidini viene, per tradizione, dalle suore di un convento dedicato a Santa Brigida, dette appunto le “brigidine”. Usando lo stesso metodo con cui producevano le ostie le buone suore inventarono un dolcetto molto semplice ma gustoso.

Le leggende sull’origine di queste fragili e profumate delicatezze si moltiplicano, fino a dire che fu proprio Santa Brigida che portò loro in dono l’anice, ingrediente essenziale per produrre i brigidini.

Comunque sia questi curiosi “trastulli”, che a prima vista potrebbero essere scambiati per patatine o sfogliette di mais, si trovano ora sulle bancarelle in tutte le fiere e mercati nel nord della Toscana, oltre che nelle pasticcerie che ne rivendicano l’originalità.

Anche Pellegrino Artusi ne fu incantato e li incluse nel suo libro!

Come nel caso del panettone della Marietta, riporto le ricetta come la scrisse nel suo colorito italiano, con il consiglio, per chi non li conosca, di comprarne un sacchetto alla prima occasione.

Oggigiorno le bancarelle al posto delle forme da cialde hanno una macchina che li produce, automatizzata ma rigorosamente fedele al sistema originale, per cui potrete gustare i fragranti brigidini appena fatti!

Importante è che sulla loro superficie sia incisa la stella dell’anice stellato, il profumato ingrediente che ce ne testimonia la lunga storia e li rende così particolari.

Brigidini – la ricetta

E’ un dolce o meglio un trastullo della Toscana ove trovasi a tutte le fiere e feste di campagna e lo si vede cuocere in pubblico nelle forme da cialde.

Uova, n. 2
Zucchero, grammi 120
Anaci, grammi 10
Sale, una presa
Farina, quanto basta

Fatene una pasta piuttosto soda, lavoratela con le mani sulla spianatoia e formatene delle pallottole grosse quanto una piccola noce. Ponetele alla stiaccia nel ferro da cialde a una debita distanza l’una dall’altra e, voltando di qua e di là il ferro sopra il fornello ardente con fiamma di legna, levatele quando avranno preso colore.

Per chi non ama l’anice esistono ora altre varianti con cioccolato, profumo di arancia ed altro ancora. L’importante è non perdere l’occasione di assaggiarli!


Laura Galigani – Centro Guide Pistoia
Il Centro Guide è nato nel 2001 da gruppo di guide turistiche abilitate per Pistoia e in alcuni casi per altre provincie della Toscana. Siamo laureati in diverse discipline, dalle lingue alla storia dell’arte.
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