Venezia d’autore – La chiesa di Santa Maria dei Miracoli

Un raro capolavoro rinascimentale in Venezia

Quando si pensa a Venezia gli occhi si riempiono di immagini di palazzi e chiese in stile gotico o barocco. Sono infatti molto pochi gli edifici in stile rinascimentale presenti in città, ma ce n’è uno davvero molto particolare: la chiesa di Santa Maria dei Miracoli.

L’icantevole chiesa di Santa Maria dei Miracoli

A metà Quattrocento la famiglia Amadi (mercanti di origine lombarda) commissionò al Maestro Nicolò di Pietro un piccolo trittico, con al centro Maria col Bambino in braccio, e le parti laterali con immagini di Santi.

Il trittico venne esposto sul muro esterno del loro palazzo. Ben presto, però, l’immagine di Maria venne considerata miracolosa, e il flusso di fedeli era così enorme, così come le offerte, che si decise di erigere una chiesa per ospitare la sacra immagine.

L’incarico venne affidato a Pietro Solari detto il Lombardo (anche se in realtà era Ticinese) che nel 1480 iniziò i lavori e li portò a termine in soli 8 anni!

La chiesa è particolare per vari motivi:

  • è “recente”, nel senso che prima di allora non c’era in quel luogo nessuna antica chiesa, mentre la maggior parte delle chiese di Venezia sono ricostruzioni o restauri di chiese precedenti;
  • è stata progettata, costruita e decorata da un unico artista, totalmente in stile rinascimentale senza modifiche posteriori, giunta a noi quindi praticamente intatta;
  • ha tutti e quattro i lati liberi, mentre tutte le altre chiese di Venezia hanno uno o più lati inglobati nel tessuto urbano;
  • è stata finanziata interamente grazie alle offerte fatte per l’immagine miracolosa, senza che sia stato necessario un finanziamento da parte dello Stato o di qualche ricca famiglia.
L’esterno della chiesa di Santa Maria dei Miracoli

Il risultato è un vero scrigno rinascimentale decorato con pietra d’Istria, marmo rosso di Verona, marmo bianco di Carrara, serpentino verde e marmo cipollino.

L’interno presenta un’unica navata con volta a botte decorata a cassettoni dorati. Il presbiterio è raggiungibile con una ripida scalinata che porta ad un piano rialzato, dove si trova l’altare con l’icona miracolosa.

La chiesa venne affidata alle Suore di Santa Chiara di Murano. Esse alloggiavano in un piccolo monastero a fianco, un tempo collegato alla chiesa con un passaggio sopraelevato che immetteva direttamente nel barco, ossia la tribuna che conteneva il coro delle clarisse . Il passaggio venne poi demolito in epoca napoleonica.

Chiesa dei Miracoli con passaggio sopraelevato

La chiesa è oggi gestita dall’Associazione Chorus Venezia.


Walter Fano, nato da padre piemontese e madre veneta, ha vissuto per lo più tra Torino, Milano e Venezia, ma è in quest’ultima che si sente a “casa”. Appassionato di storia dell’arte decide di diventare guida turistica, ma con un’impronta meno accademica e più narrativa (le date e i nomi si dimenticano facilmente, le storie no). Crea l’associazione “L’altra Venezia” con l’intento di mostrare ai viaggiatori più sensibili e curiosi una Venezia meno turistica e più autentica.
Sito web: http://www.laltravenezia.it/

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