In viaggio con Fabrizio Bruno – Q&A per un viaggio in Islanda

In questo articolo, cui ne seguirà presto un secondo, risponderò ad alcune domande frequenti sull’Islanda per aiutarvi ad organizzare al meglio il vostro viaggio. Iniziamo!

Le domande che vedremo in questo articolo:
1. Vuoi organizzare o realizzare un viaggio in Islanda e non sai come fare?
2. Quale è il periodo migliore per un viaggio in Islanda?
3. Documenti: servono il passaporto e/o un visto per entrare in Islanda?
4. Serve la Patente Internazionale?
5. Quali assicurazioni sono necessarie per l’Islanda?
6. Qual’è la situazione sanitaria?
7. E’ vero che l’Islanda è il paese più caro del mondo e la vita costa molto?

Il Framtid, uno degli hotel più caratteristici dell’Isola

1. Vuoi organizzare o realizzare un viaggio in Islanda e non sai come fare?

Organizzare un viaggio in Islanda non è difficile, sia per chi lo vuole organizzare in completa autonomia, sia per chi desidera appoggiarsi a professionisti di settore.

Ci sono infatti moltissimi Tour Operator e Agenzie che vendono pacchetti classici di ottima qualità. Inoltre, diversi Tour Operator organizzano viaggi su misura in Islanda, sia dedicati ad un pubblico esigente ma dai gusti classici, sia indirizzati a coloro che cercano viaggi a tema (geologia, astronomia, natura, ecc..) o tour esperienziali con discipline tecniche particolari, mezzi specifici (4×4 – moto – bici –  trekking) e motivazioni particolari (aurora boreale – vulcani – birdwatching –  whale watching – ecc.). Il mio marchio è proprio uno di questi.

E’ infine possibile avere in loco il supporto di ottimi professionisti locali dai quali essere seguiti e dai quali acquistare servizi di ogni genere, dalla semplice escursione di qualche ora, al noleggio di mezzi e attrezzature, fino alla guida e all’organizzazione di trekking di più giorni.

2. Quale è il periodo migliore per un viaggio in Islanda?

Il periodo migliore per visitare l’Islanda è senz’altro l’estate, specialmente nel periodo di luglio. Personalmente ho sempre avuto una predilezione per il periodo di agosto o addirittura di fine agosto, perché secondo me i vantaggi di tale periodo superano gli svantaggi… ma sono gusti.

Non sono d’accordo con chi ritiene ottima la primavera, ( aprile, maggio, giugno) perché la presenza di ghiaccio e neve limita troppo gli spostamenti nelle parti interne e più remote dell’isola, che sono le mie preferite. Inoltre, anche restando nella parte più turistica del paese, la presenza importante di insetti volanti non compensa la bellezza della luce e della rinascita della natura…ma sono gusti.

I mesi di novembre, dicembre e gennaio sono ottimi per vedere l’aurora boreale, ma le giornate sono molto brevi, il freddo è intenso e al buio con il gelo non c’è molto altro da fare di divertente.

L’autunno da settembre a ottobre può rappresentare un’alternativa economica per dire di essere stati in Islanda, ma le possibilità di muoversi all’interno del territorio sono enormemente minori di quelle estive, i colori sono molto più spenti, molte delle peculiarità del luogo vengono meno e non lo consiglierei, soprattutto come prima volta nella terra dei ghiacci.

Febbraio e Marzo li raccomando soltanto agli appassionati di slitta, motoslitta, escursioni con gli sci e le racchette da neve, ma bisogna essere preparati ad un clima poco accogliente!

3. Documenti: servono il passaporto e/o un visto per entrare in Islanda?

Per entrare in Islanda e visitarla come turisti, per i cittadini italiani non è necessario il passaporto, né tanto meno un visto. Basta la carta d’identità valida per l’espatrio, inoltre abitualmente non ci sono controlli allo sbarco. Però io dico sempre a tutti che avere un documento scritto soltanto in italiano non è un granché, soprattutto in caso di problemi, incidenti e contestazioni.

4. Serve la Patente Internazionale per un viaggio in Islanda?

La patente internazionale non è necessaria: è infatti sufficiente quella nazionale. Come per il punto precedente, sono solito dire ai futuri viaggiatori che avere un documento scritto soltanto in italiano non è un granché, soprattutto in caso di problemi, incidenti e contestazioni.

5. Quali assicurazioni sono necessarie per l’Islanda?

In realtà, sebbene l’Islanda non sia parte dell’UE, vale la reciprocità del sistema sanitario e quindi non sarebbero necessarie assicurazioni particolari, basta presentare la Carta Team – Tessera Europea Assicurazione Malattia (altrimenti si paga l’intervento), ma l’economicità di tali polizze ne consiglia la stipula a scanso di equivoci e imprevisti.

Strade islandesi… si fa per dire!

Viaggiando con i tour operator si è coperti per legge dalle loro assicurazioni e dalle loro garanzie che normalmente sono buone. Eventualmente, si possono implementare con massimali più alti oppure integrare garanzie maggiori e servizi di altro genere (viaggio di un famigliare, rimpatrio salma, interventi sanitari particolari, utilizzo di cliniche private, recupero del mezzo o della persona in luoghi estremi, perdita o danneggiamento dei bagagli, assistenza stradale e sostituzione del mezzo, furti, eventi catastrofici): la scelta è ampia.

E’ in ogni caso sufficiente dare uno sguardo in rete per farsene un’idea. Se questo tema ti incuriosisce, contattami: ti posso rispondere in privato facendo riferimento alla mia esperienza personale per quanto riguarda compagnie e costi.

6. Qual’è la situazione sanitaria?

L’organizzazione sanitaria è ottima, ma è strutturata per una popolazione di gran lunga inferiore al numero di turisti che affollano il paese in estate. Inoltre, molte parti della regione sono isolate e remote, quindi in caso di urgenza i tempi di intervento si allungano di molto.

Un mezzo di soccorso islandese

Meglio partire in ottime condizioni di salute se si desidera addentrarsi nella parte più selvaggia dell’Islanda e cercare di non correre inutili rischi. Nessun problema o precauzione particolare se si resta sulla strada perimetrale e sul Golden Circle.

Non ci sono malattie endemiche particolari in tutto il paese. L’acqua è potabile praticamente ovunque, anche quella calda che ha un odore di zolfo poco allettante.

Una bella piscina con acqua calda naturale

Ci sono farmacie e dottori in ogni centro abitato di una certa importanza, corrispondente ai nostri paesini di montagna, mentre intere zone sono completamente disabitate con tutto quanto ne consegue.

7. E’ vero che l’Islanda è il paese più caro del mondo e la vita costa molto?

È vero, l’Islanda è uno dei posti più costosi del mondo!

Anche viaggiando in autonomia con lo zaino in spalla si spende molto, a meno che non si faccia esclusivamente campeggio in tenda (quindi al freddo), ci si muova in bici o in autostop (il carburante costa addirittura di più che in Italia) e ci si cucini il cibo comperato nei supermercati e non si vada mai al ristorante.

Ci sono un paio di catene (Bonus, quella con l’immagine del porcellino rosa su fondo giallo è una di queste), che incredibilmente hanno prezzi al dettaglio simili ai nostri  discount e che vengono frequentate, oltreché dai turisti, soprattutto dai lavoratori stranieri, che vivono in Islanda per percepire gli elevati stipendi  locali e “fanno cassa” spendendo il meno possibile, per poi ritornare in patria con un “bottino” sufficiente a ripagarli del sacrificio fatto vivendo qualche tempo in un clima pessimo.

Tutto è costoso, anche l’andare ai servizi igienici, pagando con carta di credito, nei siti turistici più affollati!

I ristoranti hanno fatto la scelta di offrire una qualità normalmente elevata, ma il costo dei piatti è spropositato in relazione a quanto offerto. In ogni caso un classico piatto unico, abbondante e di qualità, sfama a sufficienza, ma costa dai 25 ai 70 euro, e la varietà non è molta. I fast food non sono così diffusi. Nelle zone più remote molto spesso c’è un solo ristorante disponibile ed è preso d’assalto dai pochi turisti giunti sul posto. Attenzione agli orari nordici che, complici il sole per tutta la giornata e la notte che non arriva mai, lasciano spesso i turisti senza cena!

Un pasto in un ristorante della capitale

I prezzi in realtà non sono giustificati da reali esigenze tecniche, ma si tratta del risultato di una situazione che vede la domanda di molto superiore all’offerta e in fondo, così è la vita e non ci si può sottrarre alle regole del mercato libero. A volte la cosa può essere irritante, ma così è.… il mondo è grande e non ci sarà sicuramente il tempo per vistarlo tutto, quindi è una questione di scelte, basta esserne consci!

Tutto quanto raccontato sino ad ora, fa sì che spesso a parità di giorni, di percorsi e di luoghi visitati, a volte costino meno i tour organizzati, anche di medio alto livello, piuttosto che un viaggio in autonomia, non fosse altro che per il fatto di condividere in quattro il costosissimo mezzo 4×4 necessario e indispensabile per raggiungere alcune delle mete più nascoste ed esclusive.

Strisce di colore

Spero che questo articolo possa tornarti utile per organizzare il tuo viaggio in Islanda.
Per suggerimenti e idee su come spostarsi in Islanda, clicca qui per leggere il mio precedente articolo.
In caso di dubbi, o se decidi di visitare l’Islanda con me, non esitare a contattarmi!


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Mi chiamo Fabrizio Bruno e sono nato in Provincia di Cuneo al cospetto del Monviso, dove vivo tutt’ora, nella Valle del Po, quando non sono in viaggio.
Da oltre trent’anni mi occupo professionalmente di viaggi, attività outdoor, discipline sportive attive ed estreme e turismo tecnico, come consulente, docente e accompagnatore nonché come organizzatore, con il Tour Operator Culture Lontane di cui sono socio e direttore.
Sostengo ed insegno a colleghi e allievi che per essere sempre frizzante e piacevole nei confronti dei clienti è importante non essere monomaniacali; anche per questo motivo nell’arco dell’anno spazio da una disciplina all’altra, cambiando spesso regione, nazione e continente. Passo infatti da attività molto slow, quali il volo in mongolfiera, il trekking o il turismo enogastronomico ad altre molto adrenaliniche e veloci, quali il rafting, i viaggi in moto e le escursioni in 4×4 tra le piste e le dune del deserto.
Abitualmente vivo più di 300 giorni l’anno fuori casa e racconto le mie esperienze on line oppure sui libri e sulle guide turistiche che pubblico da oltre 20 anni. Ho viaggiato in oltre 100 stati del mondo, in alcuni per poche volte, in altri molto più sovente (ad esempio sono stato 69 volte in Islanda), in altri luoghi ho vissuto per lunghi periodi, come ad esempio è avvenuto per il Sahara, il Nord del Brasile, l’Ovest degli USA e l’Est del Canada.

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