Sensualità del disegno

Alla metà degli anni venti, ormai cinquantenne, Matisse si conferma pittore in costante evoluzione, attento al susseguirsi delle vicende artistiche del suo tempo e al contempo impegnato in una ricerca originale e indipendente. Lasciatosi alle spalle il dolore provocato dalla Grande Guerra, il pittore soggiornò in una villa a Nizza finché non morì, e proprio in questo luogo rinnovò il suo stile. Fedele a un’idea della pittura che non rinuncia all’organicità della forma e al valore costruttivo del disegno, Matisse inizia a popolare le sue tele di Odalische, nude o coperte di abiti dal gusto orientale, osservate da lui stesso durante i suoi viaggi in Marocco. La produzione è databile tra il 1919 e il 1929, con circa una cinquantina di donne inserite in ambienti sempre diversi e ricchissimi di ornamenti. Quasi sempre a posare per lui fu Henriette Darricarrère, una giovane modella che viveva a Nizza.
L’Odalisca in questione si trova a Milano al Museo del Novecento. Essa celebra il mito dell’eterno femminismo, esaltandone il carnale erotismo e la misteriosa sensualità. La figura assomiglia a un idolo primitivo ed è rappresentata in piedi accanto al davanzale di una finestra chiusa. Indossa dei pantaloni di gusto orientale e ha i seni completamente scoperti. Lo sguardo, che è poco più di un accenno, è rivolto allo spettatore. Intorno a lei le pareti sono impreziosite da una tappezzeria con motivi a cartouches che racchiudono fiori. Lo spazio stipato di forme e figure suggeriscono una sorta di horror vacui; la profondità è infatti annullata dalla mancanza di prospettiva e chiaroscuro e della riproduzione di ogni cosa alla bidimensionalità della tela.


Una prima laurea in Scienze dei Beni culturali e una specializzazione in Storia e critica dell’arte. Convinta aspirante insegnante, milanese di nascita, amante di tutto ciò che è artistico!
La rubrica “Finestre sull’arte” nasce per raccontare e condividere con voi ciò che conosco su opere, artisti e correnti artistiche, raccontandole in brevi articoli di pochi minuti, come se fossero delle vere e proprie pillole da assumere una volta al giorno. Perciò, se siete interessati ad approfondire la vostra conoscenza su questi temi, date un’occhiata ai miei articoli sul blog!
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