Inizio con voi il viaggio alla scoperta della città alla quale sono legata per lavoro e che ho imparato ad amare e apprezzare: Brescia.
Secondo comune italiano per popolazione dopo Milano, è conosciuta come “Leonessa d’Italia”. Nel 2023, assieme a Bergamo, sarà la capitale italiana della cultura.

Inizialmente il titolo si legò al valore e all’indissolubile attaccamento di Brescia alla Serenissima dal 1426 al 1797.Fu lo stesso senato Veneto che nel 1438 definì la città: “Leonessa e degna sposa del Leone” conferendole il titolo di BRIXIA FIDELIS FIDEI ET IUSTITIAE. A definire la città per la prima volta “Leonessa d’Italia” fu in un suo canto il poeta rinascimentale Aleardo Aleardi.
Giosuè Carducci in seguito volle definire il coraggio con il quale Brescia si batté contro il giogo austriaco durante l’insurrezione delle Dieci Giornate:
Lieta del fato Brescia raccolsemi,
Delle Odi Barbare- Libro V
Brescia la forte, Brescia la ferrea,
Brescia leonessa d’Italia
Beverata nel sangue nemico
È tra i principali centri economico-produttivi d’Italia ed è conosciuta per la celebre corsa d’auto d’epoca Mille Miglia (e non solo: lo scoprirete seguendo i miei articoli futuri). Il viaggio alla scoperta di Brescia, inizia da qui…siete pronti?

La corsa automobilistica iniziò nel 1927 e fu subito un grande successo. La tratta era Brescia-Roma e ritorno per un totale di 1650 km: vale a dire circa mille miglia imperiali. Da qui il nome della corsa suggerito da Franco Mazzotti che venne vinta nel 1927 da una vettura bresciana (OM 200).
Sono 4 i “padri fondatori” di questa mitica corsa: grandi amici e ovviamente grandi appassionati di sport e motori: Aymo Maggi, Renzo Castagneto, Franco Mazzotti- bresciani doc assieme a Giovanni Canestrini, giornalista della Gazzetta dello sport. Questo grande evento ancora oggi è sentito e vissuto in primis a Brescia: in Viale Venezia si possono ammirare le vetture pronte per un viaggio che termina a Roma e rientra a Brescia dopo aver sostenuto prove di diverso grado di difficoltà.
La Mille Miglia mantiene intatto il fascino e l’entusiasmo legato al mito della leggendaria corsa. Per poterlo assaporare, basta visitare il Museo dedicato alla Freccia Rossa aperto dal 2004 in una location unica: il complesso monastico di Sant’Eufemia risalente all’anno 1008. Il ruolo svolto dai benedettini fu importante e legato all’opera di canalizzazione delle acque. L’acqua serviva per l’agricoltura e vennero costruiti sia mulini che lavatoi.

Il monastero inizialmente era dedicato a San Paterio, Vescovo di Brescia e solo successivamente venne dedicato a Santa Eufemia morta martire a 15 anni durante la persecuzione diocleziana.
La Mille Miglia anima la città e nei diversi locali si può cogliere l’occasione per bere un buon aperitivo respirando l’aria di altri tempi.
Sto parlando del “pirlo”, l’aperitivo dei Bresciani. Vino bianco e Campari (anche l’Aperol) ghiaccio e aggiunta di una fetta di arancia.

Nel nome viene in effetti descritta la caduta (cadere-pirlare) del vino bianco sul Campari o Aperol, che poi si rialza verso l’alto.
Che dirvi? Dal 12 al 15 maggio a Brescia ritorna la Mille Miglia…. vi aspetto!
Sono Vanessa Marcolla, guida turistica abilitata per la lingua tedesca, iscritta con l’Associazione Arnaldo da Brescia, fondata nel 1986, la più attiva e conosciuta in città e provincia. Il mio ambito di lavoro è la città di Brescia, la sua provincia con i laghi (Iseo e Garda), la Franciacorta – rinomata terra di vini e patria indiscussa del Bollicine Franciacorta – e la Valle Camonica.
E’ in questa valle che risiedo da più di 20 anni: ho imparato ad amarla e apprezzarla, per la sua storia, legata soprattutto alle incisioni rupestri (Patrimonio UNESCO dal 1979), i suoi borghi, i suoi paesaggi montani.
Brescia, “La leonessa d’Italia” è la città che amo, ricca di storia, colpisce il visitatore per il bianco latteo del suo marmo di Botticino. Esso caratterizza chiese e palazzi. Al visitatore attento non sfugge il vicoletto nascosto, un particolare portale, un affresco che il tempo ancora non si è portato via.
Vi farò conoscere arte e storia, il buon cibo e il “saper bere bene”. Vi aspetto!
E-mail: vanessamarclla@gmail.com