Siviglia arte e passione – Il quartiere di San Lorenzo

Pura essenza di Siviglia

La piazza di San Lorenzo, nell’omonimo quartiere sivigliano, è un microcosmo che cerca di sopravvivere in una Siviglia, diventata una delle destinazioni turistiche più ambite per viaggiatori provenienti da tutto il mondo.

Circondata da edifici storici, questa piazza conserva ancora oggi l’essenza più pura della città ed è meta di migliaia di devoti che rendono culto al Cristo del Gran Poder, conosciuto come il “Signore di Siviglia”.  

Panoramica della Piazza di San Lorenzo

Il disegno originario della piazza si deve a un progetto che risale alla seconda metà del XIX secolo. L’architetto Balbino Marrón sviluppò l’idea della cosiddetta piazza-salone, sopraelevata nella parte centrale. Un rimodellamento della piazza, voluto dal Comune di Siviglia nel 2003, ne eliminò i diversi livelli e la rese pedonale.

Il monumento che campeggia è dedicato a Juan de Mesa e rende omaggio allo scultore di arte sacra che quattro secoli fa realizzò il Cristo del Gran Poder.

La piazza, situata in uno dei quartieri più antichi della città, è stata scenario d’importanti eventi storici. Tra questi ricordiamo la rivolta scoppiata nel 1521 denominata “motín del pendón verde” in riferimento ad uno stendardo di colore verde issato dai rivoltosi. Si pensa che questo vessillo, appartenuto agli almohadi, dinastia musulmana che aveva governato Siviglia fino al 1248, abbia ispirato la bandiera, verde e bianca, dell’Andalusia.

Fu in questa piazza che la folla commossa assistette al corteo funebre del celeberrimo torero “Joselito el Gallo”, morto nel 1920, per le ferite riportate durante una corrida.

Su due dei suoi lati ammiriamo le facciate della chiesa di San Lorenzo e della basilica del Gran Poder.

Chiesa di San Lorenzo – Facciata

La chiesa di San Lorenzo, costruita su un’antica moschea del periodo islamico, è una delle più antiche della città. In stile gotico-moresco, fu inclusa tra le 25 parrocchie intramuro fondate da Ferdinando III di Castiglia nel XIII secolo, anche se i resti più antichi risalgono al XIV secolo. Nei secoli successivi e soprattutto nel XVII e XIX secolo, il tempio fu completamente rimodellato fino ad assumere l’aspetto attuale. L’armonica fusione di diversi stili architettonici rende peculiare la bellezza di questa chiesa.

La sua pianta è irregolare, alle tre navate, costruite inizialmente, ne sono state aggiunte altre due, separate da pilastri a base quadrata.

Tra le opere degne di nota vorrei segnalare una delicata pittura muraria del XIV secolo raffigurante Nostra Signora di Rocamador.

Chiesa di San Lorenzo. Altare dedicato a Nostra Signora di Rocamador

Il suo culto giunse a Siviglia grazie ai cavalieri francesi che accompagnarono il re Ferdinando III di Castiglia durante la conquista della città. A questi cavalieri il re concesse l’opportunità di fondare un piccolo ospizio per anziani la cui cappella fu presieduta da questa bellissima Madonna. La tunica della Vergine, riccamente decorata, ricorda le vesti delle imperatrici bizantine.

È possibile che si accedesse alla cappella direttamente dall’esterno e che questa fosse condivisa con l’ospizio. Il suo altare è impreziosito dall’elegante decorazione con piastrelle realizzata nel XVII secolo da Alonso de Valladares, membro di una famosa famiglia di ceramisti.

Fino al XIX secolo, la cappella era delimitata da una bella cancellata eretta per proteggere quello che fu il mausoleo privato della famiglia Bucarelli, che risiedeva nel vicino palazzo appartenente oggi ai conti di Santa Coloma.

Di pregevole fattura è anche il retablo dell’altare maggiore, dedicato a San Lorenzo. Il suo progetto fu tracciato, nel 1632, da Juan Martinez Montañés, uno degli artisti più insigni di Siviglia. Le sculture del Cristo in croce, di San Lorenzo e degli angeli furono, invece, realizzate da Felipe e Francisco Dionisio de Rivas a metà del XVII secolo. Il recente restauro del Cristo e degli angeli ha riportato all’originale splendore l’eccezionale ricchezza cromatica delle opere.

Chiesa di San Lorenzo – Organo

Nella cappella del Santissimo Sacramento si distinguono il bel retablo barocco dei primi anni del XVIII secolo e due angeli che sorreggono eleganti lampade. In questo luogo è stato seppellito Juan Ramírez Bustamante, conosciuto come il Matusalemme sivigliano, morto a 121 anni nel 1687.

Chiesa di San Lorenzo. Cappella del Santissimo Sacramento

Osservando la struttura esterna della chiesa, possiamo riconoscerne il processo costruttivo. Sulla torre di pianta rettangolare, costruita nel XV secolo, venne aggiunta nel XVIII secolo la parte superiore che ospita le campane.  I due portali laterali, corrispondenti alle navate edificate nel XVII secolo, mostrano le linee barocche tipiche del periodo in cui sono stati realizzati. Fino a quel momento l’accesso al tempio avveniva attraverso un portale, ubicato sulla facciata principale, che è stato successivamente murato.

La torre campanaria della Chiesa di San Lorenzo

La chiesa è sede canonica delle Confraternite del “Dulce Nombre” e della “Soledad”.

Le effigi dei Titolari della Confraternita del Dulce Nombre sono custodite nella stessa cappella in cui si venerò, fino al 1965, il Cristo del Gran Poder, prima che questo fosse trasferito nella Basilica ubicata nella stessa piazza.

La Confraternita del Dulce Nombre, conosciuta colloquialmente come la “bofetà” (in riferimento allo schiaffo dato a Gesù da una guardia, quando questo si trovava al cospetto del sommo sacerdote Anania) porta in processione, durante la “Semana Santa” (la settimana che precede la Pasqua), le bellissime sculture realizzate nella prima metà del XX secolo dall’artista Castillo Lastrucci.

Un’altra pregevole cappella è quella che conserva la Madonna della Confraternita della Soledad, realizzata nel XVI secolo e considerata l’Addolorata più antica di Siviglia.

Numerosi sono i personaggi illustri battezzati nella chiesa di San Lorenzo, tra questi vorrei ricordare Antonio Maria Bucarelli, viceré del Messico, il famoso poeta romantico Gustavo Adolfo Bécquer e il rinomato “cantaor” flamenco Manolo Caracol.

Tra i fedeli di questa parrocchia figurò anche il celebre pittore Diego Velázquez, che visse per alcuni anni nel quartiere di San Lorenzo prima di trasferirsi a Madrid all’età di 24 anni.

La chiesa del Gran Poder fu costruita nel 1965 per accogliere la venerata e popolare immagine dell’omonimo Cristo. Fu Papa Giovanni Paolo II che le concesse il titolo di Basilica Minore nel 1992.

Basilica del Gran Poder, campanile a vela

La sua facciata fonde elementi rinascimentali e barocchi ed è costituita dal portale che da accesso alla Basilica e da un fabbricato annesso, appartenente alla Confraternita.

Basilica del Gran Poder – facciata

Per il progetto dell’imponente cupola e della grande sala a pianta circolare gli architetti Alberto Balbontín Orta e Antonio Delgado Roig trassero ispirazione dal Pantheon di Agrippa di Roma.

Nella Basilica si venera l’immagine del Cristo del Gran Poder la cui realizzazione, del 1620, si deve a Juan de Mesa. Le altre immagini titolari della Confraternita sono la scultura di San Giovanni Evangelista eseguita anch’essa da Juan de Mesa e quella di Nostra Signora del Maggior Dolore e del Trapasso, opera anonima del XVIII secolo. I “pasos”, di grande valore artistico, sui quali queste sculture sono portate in processione il Venerdì Santo, vengono esposti il resto dell’anno in una sala-museo sul retro della basilica.

La presenza della basilica del Gran Poder nella piazza di San Lorenzo contribuisce a delineare la forte personalità dell’omonimo quartiere. È qui che si percepisce l’essenza più vera della città e dei suoi abitanti, padroni indiscussi delle silenziose strade, in cui si respira la spiritualità che avvolge i numerosi conventi, e delle vivaci piazze, luogo d’incontro e di riunione dei sivigliani.

Per maggiori informazioni o se decidi di visitare Siviglia e il quartiere di San Lorenzo facendoti accompagnare da una guida ufficiale non esitare a contattarmi! Sarò felice di aiutarti!


Sono Giusy Serraino, guida accreditata dalla Junta de Andalucía. Nel 1994 ho iniziato la mia carriera professionale lavorando come accompagnatrice turistica in giro per la Sicilia. Nel 2008 mi sono trasferita a Siviglia. Qui, grazie alla mia professione, continuo a coltivare le mie più grandi passioni, l’arte e la storia. Accompagno gruppi e clienti individuali alla scoperta di questa splendida città, di cui mi sono innamorata fin dal primo istante. Per me sarà un piacere farti conoscere la Siviglia più autentica!

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