Alla scoperta della Sardegna – I Tacchi d’Ogliastra

La Sardegna è famosa per le coste e il mare: spiagge sabbiose e ciottolose e scogliere a picco o degradanti sull’acqua. Ma il vero tesoro dell’Isola è nel suo interno, in gran parte sconosciuto. Oggi vi parlo di una tra le aree meno note ma più affascinanti della nostra Isola: i Tacchi.

I Tacchi sono formazioni geologiche caratteristiche dell’Ogliastra, regione situata nella Sardegna centro-orientale. Sono zoccoli di rocce calcaree molto potenti che poggiano su un substrato di rocce scistose più antiche, risalente all’era paleozoica. I Tacchi sono testimoni dell’antico altopiano carbonatico, che ricopriva la Sardegna centro-orientale nell’era mesozoica. Fenomeni tettonici successivi hanno frammentato e diviso il tavolato che, lavorato dall’erosione, attualmente si presenta in blocchi rocciosi isolati, più o meno estesi ma sempre molto spettacolari.

Tra essi, il tacco di Perda Liana, in territorio di Gairo, costituisce da sempre un punto di riferimento per le popolazioni per la posizione in cui è situato, che ne fa un elemento di orientamento rassicurante e prezioso, visibile a grande distanza. Il tacco di Perda Liana è facilmente raggiungibile anche per chi non è esattamente un escursionista: è infatti possibile avvicinarsi con l’auto ad un sentiero che permette di raggiungerlo con una passeggiata di circa 20’. Chi ama camminare può arrivare a Perda Liana da più direzioni, percorrendo sentieri in ambienti disabitati e selvaggi.

In tutte le situazioni questo monolite vi catturerà con l’atmosfera di magia e sacralità che lo avvolge. Si tratta di un torrione calcareo con una sezione quasi ellissoidale dal diametro massimo di circa 100 m e un’altezza di circa 50 m, attorniato da blocchi calcarei di varie dimensioni rovinati in basso in seguito ai fenomeni di erosione ancora in atto.

Perda Liana da Taccu Isara

L’area circostante, coperta da pulvini di erbe aromatiche e, a tratti, da macchia mediterranea (prevalentemente Erica e Corbezzolo), ha costituito sin dai tempi più antichi un luogo di incontro per le popolazioni sarde che si radunavano qui per celebrare riti religiosi e civili, commerciare e stabilire alleanze. La sua forma protesa verso il cielo ha ancora oggi un’aria di sacralità di grande intensità.

Plenilunio Perda Liana

Il generale Alberto Della Marmora, che visse in Sardegna nell’800 e ci ha lasciato diversi scritti in cui descrive il territorio dell’Isola nei suoi vari aspetti (geologia, geografia, storia e tradizioni, flora e fauna), sostiene che sulla sua sommità si trovasse un nuraghe, di cui oggi non abbiamo tracce. Come allora, i Mufloni regnano qui incontrastati e così i Corvi imperiali e numerose specie di rapaci, mentre sono ormai purtroppo estinte le diverse specie di avvoltoi presenti qui e in altre parti della Sardegna fino al ‘900.

Qualche chilometro più a sud, nel territorio di Ulassai, il piccolo tacco di Tisiddu è un gioiello naturalistico, visitabile con sentieri che consentono di ammirarne i tesori naturali (rocce, vegetazione, segni di attività umane) e, giunti sulla sommità, i magnifici paesaggi circostanti con vista sulla sempre evidente e magica Perda Liana, i rilievi dell’interno e la magnifica costa ogliastrina. Con partenza dai paesi di Ulassai, Osini e Ussassai si raggiunge “su Taccu mannu” (il Tacco grande), attraversato da una rete di sentieri che, in un ambiente mutevole, regalano paesaggi di rara bellezza, luogo ricco di natura e monumenti archeologici (nuraghi, tombe di giganti, grotte).

Vista sui Tacchi di Ulassai

Il Taccu Isara, situato a nord di quello di Ulassai in territorio di Gairo, introduce al mitico Supramonte. Anche qui numerosi sentieri permettono di accedere ad un ambiente affascinante e selvaggio, nel quale non mancano incontri ravvicinati con specie selvatiche (Mufloni, Cinghiali, Volpe, Martora, Aquila reale) e l’opportunità di scoprire monumenti archeologici, spesso celati nella foresta o tra formazioni rocciose.

Capanna pastorale su Taccu Isara

Come tutti gli ambienti carsici, i Tacchi sono ricchi di grotte, alcune turistiche, come quella di Su Marmuri di Ulassai e quella di Gairo Taquisara, entrambe meritevoli di una visita.

Tutta l’area dei Tacchi è ricchissima di natura (numerose specie vegetali e animali endemiche e di interesse conservazionistico), di testimonianze archeologiche e di testimonianze delle antiche attività umane (preparazione del carbone, taglio della legna, preparazione della calce, pastorizia). L’ambiente naturale viene attualmente tutelato e gestito, anche attraverso il rimboschimento, dall’Agenzia Forestas (l’Ente che gestisce le foreste in Sardegna).

Paeonia mascula (endemismo)

Vi aspetto per scoprire insieme quest’affascinante zona!


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Ciao, sono Stefania Contini, una Guida Escursionistica Ambientale iscritta al Registro Regionale della Regione Sardegna. Sono una Biologa e Naturalista, Dottore in Ecopatologia della Fauna Selvatica, amo molto la mia Terra; dopo un percorso di formazione articolato ho capito che la mia vocazione è quella di accompagnare le persone “Alla scoperta di..”: è questo il nome della ditta individuale con cui esercito l’attività di guida nella gran parte del territorio sardo. Vivo nel sud-est dell’Isola, dove ho aperto il B&B Sette Fratelli, situato ai piedi della foresta omonima. Vi aspetto!

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