A Milano, il “place to be” in Italia, anche una ex stazione di servizio può trasformarsi in uno spazio moderno, fantastico, dove il design e la cucina di lusso prendono casa.

Così è successo alla ex stazione di servizio Agip in piazzale Accursio, voluta da Enrico Mattei, fondatore e presidente dell’ENI e progettata da Mario Bacciocchi nel 1952, questa però non è una semplice pompa di servizio come le tante che costellano le strade che ogni giorno prendiamo, ma è l’iconica stazione Agip Supercortemaggiore di Milano simbolo di un’epoca, e di cui ce n’è un altro esemplare simile ad Asmara, capitale dell’Eritrea. Questo edificio è stato progettato pensando ad una fusoliera, ispirandosi allo stile cosiddetto Streamline, di origine statunitense, che caratterizza il disegno industriale e si ispira a forme aereodinamiche, ed è il simbolo degli anni del pieno miracolo economico italiano. Questa sorprendente architettura divide la piazza: due vie si snodano e portano il nuovo viaggiatore in luoghi magnifici, ma per molti anni questa bellissima architettura è rimasta abbandonata al suo destino di incompresa decadenza.
Nel 2017 ha riaperto però i battenti grazie all’intervento di recupero voluto da Lapo Elkann e grazie al progetto firmato da Michele de Lucchi.

Esternamente la struttura mantiene il suo aspetto originario, anche dovuto al fatto dei vincoli al quale è stato sottoposto l’edificio durante la sua ristrutturazione. Ma c’è di più̀: se siete in zona non potrete fare a meno di chiedervi “come può un edificio simile localizzato in quell’area, dove il traffico è intenso, a rimanere così bianco?”. Ciò è presto detto: per le pareti esterne dell’edificio è stata utilizzata una vernice fotosensibile, utilizzabile sia per esterni che per interni, che distrugge letteralmente l’inquinamento.
Questa vernice si chiama Airlite, ideata dalla startup Advanced Materials composta da Massimo Bernardoni, Antonio Cianci e Arun Jayadev, e si tratta di una vernice in polvere che unita all’acqua, contenente biossido di titanio, si attiva tramite la luce, sia naturale che artificiale, trasformando gli agenti inquinanti in molecole di sale.
E non è tutto: una superficie di 100 m dipinta con Airlite corrisponde alla medesima superficie coperta con alberi ad alto fusto, come un bosco, in più distrugge quasi la totalità di batteri e virus, sia resistenti agli antibiotici che efficaci su altri batteri pericolosi per la salute umana, creando così ambienti più sicuri e sani ed evitando allergie, pruriti, mal di testa, asma e disturbi generici.
E l’attenzione all’ambiente non finisce qui: l’acqua utilizzata per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti è raccolta tramite speciali macchinari dalle falde sotterranee. Un vero è proprio progetto ecosostenibile, al passo con i tempi!
Internamente lo spazio è stato completamente rimaneggiato, dispiegandosi su due livelli distinti: al piano terra, in quella che una volta era l’ex officina (si può notare infatti la presenza del ponte mobile, utilizzato dai meccanici per sollevare le automobili), v’è un bar-bistrot e lo spazio espositivo delle automobili e degli eventi che vi organizzano, mentre delle vetrate dividono il grande spazio centrale dalla Materioteca, vero cuore del progetto Garage Italia, uno spazio dedicato alla personalizzazione di auto, moto, barche e velivoli. Al primo livello è presente il ristorante e la terrazza, di Andrea Ribaldone, chef stellato di assoluta importanza.


Al piano interrato sono presenti i bagni progettati ispirandosi agli spazi di un’imbarcazione, da notare infatti l’ampio uso di pannellature in legno.

All’interno dello spazio il connubio fra motori, design e food and beverage dona allo spazio un’impronta importante ed innovativa: si accede allo spazio nella zona bar- bistrot dove al soffitto è presente un’installazione che ricorda una nuvola, composta da oltre 1000 modellini di automobili e da diversi corpi illuminanti, cimeli di piloti importanti del passato, lampade in stile Miami decò, un bancone che ricorda nella forma i circuiti automobilistici e sedute di Cassina.




Dal bar si accede poi allo spazio espositivo che ospita spesso le personalizzazioni dell’atelier milanese: al momento della nostra visita era esposta una Panda 4×4 prima serie, convertita ad alimentazione elettrica, impreziosita dagli interni in tessuto Vitale Barberis Canonico (prestigioso lanificio biellese che vanta una tradizione lunga più di 350 anni). Si tratta di una delle 5 Panda 4×4 Icon-e, il progetto di Garage Italia che punta a restaurare modelli iconici del passato trasformandoli in elettrici.
All’interno della Materioteca, situata in quelli che una volta dovevano essere gli uffici dell’officina, le iconiche sedie Kartell, tramite una collaborazione, sono state personalizzate utilizzando le livree storiche di famose auto da corsa. Alle pareti della materioteca troviamo dei lamierini verniciati con diverse tecniche e colorazioni, questi sono esempi dei trattamenti possibili per la carrozzeria dei veicoli da personalizzare. Per gli interni, invece, troviamo una specie di libreria dove sono esposti tessuti e pellami. Per i tessuti il partner principale è Vitale Barberis Canonico mentre i pellami sono prodotti da Foglizzo; tra i materiali più particolari possiamo citare tessuti da sartoria, pelli di razza con inserti in polvere d’oro e cuoio vegetale ricavato da una foglia gigante.


Per salire al ristorante è possibile usare l’ascensore o prendere le scale, l’ascensore presenta una seduta e dei rivestimenti in pelle e una volta arrivati al primo piano il rumore di un’automobile da corsa accompagna l’apertura delle porte; le scale invece sono rivestite da una resina antiscivolo cementizia nella quale una lavorazione al laser ha riprodotto i segni di pneumatici.
Il ristorante richiama, naturalmente, il tema dei motori: al soffitto è appesa una pista di macchinine, le sedute dei tavoli a parete riprendono quelle di un’automobile con la possibilità̀ di abbassare i relativi braccioli. Una riproduzione della 250 GTO al centro dello spazio, è utilizzata in primis come banco bar utilizzato per la mescita, (ed in caso di eventi è possibile farne altri utilizzi, ad esempio spazio per il DJ).
L’illuminazione della sala, curata da Viabizzuno (la stessa azienda si occupa di importanti progetti di illuminotecnica, ad esempio della nuova illuminazione del Mosè di Michelangelo in San Pietro in Vincoli a Roma), è data da punti luce all’interno di marmitte.
Sullo stesso piano è presente il piccolo dehors Riva Privée con qualche tavolino verso la parte frontale dell’edificio, affacciante su piazzale Accursio, mentre nella parte posteriore una terrazza con una rigogliosa vegetazione tropicale, accoglierà i clienti con il clima primaverile/estivo; su questo spazio si impone la grande scritta luminosa di Garage Italia che con le luci esterne dell’edifico, dona un’atmosfera assai differente durante le ore serali.






Ogni dettaglio, come avrete potuto notare, è studiato ed ogni intervento è stato personalizzato per far sì che questo edificio diventi un landmark cittadino in una zona, quella del Portello, oggetto di una riqualificazione importante e divenuta parte di Alpha District, il nuovo distretto milanese del design, di cui le parole d’ordine sono: movimento, connessione, scambio, evoluzione.

Noi di FollowMi Around abbiamo potuto avere una visita fuori programma grazie a Michele Bombardieri, Facility Manager presso Garage Italia che ringraziamo per l’eccezionale tour che ci ha concesso.
Andrea Cortinovis – Social Media Manager di FollowMi Around
A Milano c’è sempre qualcosa da scoprire, una città con molte anime che ogni giorno offre stimoli diversi che vanno dall’arte, alla moda, senza dimenticarci di molti altri aspetti tra i quali la modernità e la meravigliosa offerta culturale. FollowMi Around è proprio di ciò che si occupa, della scoperta di Milano considerando di primaria importanza la visita sotto una luce diversa, sottolineando l’idea di viaggio come se i viaggiatori fossero dei locali e deviando così dai soliti percorsi delle guide turistiche più gettonate.
Questa start up venne fondata nel luglio 2018 da Beatrice Odelli, classe 1990, che alle spalle aveva degli studi in ambito economico e un’esperienza lavorativa all’estero a Berlino e Maastricht ed è da qui che incomincia a capire che il lavoro in ufficio non fa per lei. Allora lascia tutto e decide di compiere un viaggio di un anno in Centro e Sud America ma purtroppo dopo sei mesi è vittima di un grave incidente che la costringerà a ritornare in Italia, in provincia di Cremona dove abita la sua famiglia, e così durante mesi passati senza la possibilità di muoversi le viene in mente l’idea di fondare la realtà di FollowMi Around. Da zero è stato creata questa realtà che per affermarsi ha visto l’importante collaborazione degli ostelli di Milano, con i quali ha instaurato un solido rapporto.
Principalmente FollowMi Around si muove con un sito ben strutturato e canali social quali Facebook, Instagram, You Tube e LinkedIn. Gli eventi che organizza sono principalmente tour specifici su vari aspetti della città: dal secret tour, ai tour sulla street art, a quelli su specifici quartieri; è infatti importante per FollowMi Around decentrare l’attenzione del pubblico ed è ciò che sta iniziando a fare persino il Comune di Milano con YesMilano, con un’importante campagna sui vari quartieri della città, ispirata ad altre realtà europee. In più FollowMi Around si occupa di veri e propri eventi come Cooking Class e serate legate all’opera, senza contare a gite fuori porta.
Il target è costituito sia da turisti stranieri che da locali, desiderosi di saperne di più sulla città in cui vivono, magari da anni o da tutta la vita. La squadra è composta, oltre che dalla founder Beatrice, da Simone che le fa da spalla nei tour e negli eventi, insieme a Nicola che però si è trasferito da poco all’estero, in più dei social se ne occupano Gloria e Andrea.
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