Alla scoperta della Sardegna – Il Cammino di San Giorgio

Vescovo di Suelli

Negli ultimi anni, ma soprattutto a partire dal lockdown del 2020, si parla sempre più spesso di Cammini, cioè di itinerari a piedi di più giorni, organizzati su particolari tematiche di ispirazione spirituale, naturalistica o più ampiamente culturale.

Il motivo del boom di questo modo di camminare si spiega probabilmente col desiderio crescente di un maggior contatto con l’ambiente naturale, esigenza sentita, particolarmente ma non esclusivamente, da chi abita in Città e accresciuta fortemente dall’impossibilità di uscire liberamente all’aperto, situazione tipica del lockdown.

In Sardegna sono stati creati alcuni Cammini che hanno ormai notorietà a livello nazionale e internazione (es. Cammino minerario di Santa Barbara, Cammino 100 torri); alcuni altri sono stati inseriti nel Registro Regionale dei Cammini dello spirito pur non avendo (ancora!) pari livello di notorietà. Tra essi mi piace parlarvi oggi del Cammino di San Giorgio, Vescovo di Suelli.

Il Cammino è intitolato a un personaggio storico, Giorgio, vissuto in Sardegna attorno all’anno 1000, nato a Cagliari dalla famiglia di un servo del Giudice Torchitorio I, che amministrava il giudicato di Cagliari. Giorgio ebbe la possibilità di studiare grazie all’interessamento di Torchitorio. All’età di 22 anni fu nominato Vescovo della diocesi chiamata “Ecclesia barbariensis”, appositamente creata per favorire la cristianizzazione delle popolazioni della Sardegna centro-orientale (grossomodo attuali Ogliastra, Barbagia, Trexenta e Sarrabus).

Giorgio viaggiava a cavallo in quei territori per predicare il Vangelo e si occupava in modo particolare dei poveri, di cui aveva un elenco. Era un Vescovo molto amato: testimonianze di ciò sono l’abbondanza di toponimi a lui dedicati e la memoria dei suoi miracoli e delle sue azioni, che ancora si tramanda oralmente in alcuni paesi del centro Sardegna.

Il Cammino di San Giorgio è stato costruito da Franco Saba, un ex-funzionario del Corpo Forestale, che durante la sua attività lavorativa si imbatteva spesso in questi toponimi. Incuriosito, volle capirne di più e decise di costruire un itinerario che ricalca i passi di San Giorgio, per percorrerlo insieme ad altre persone e creare un modello di turismo lento nei centri periferici, in alternativa alle vie del turismo classico legato quasi solamente alla stagione balneare e al turismo costiero.
Nel 2008 nacque la 1° edizione del Cammino. Nel 2009 partecipai alla 2° edizione del Cammino, insieme a un gruppo di colleghi del Corso per Operatore Naturalistico Ambientale: per noi il Cammino è stato un laboratorio esperienziale. Dal 2011 partecipo al Cammino in qualità di Guida e collaboratrice per lo studio e la messa a punto dell’itinerario.

Nei primi anni il Cammino partiva da Suelli, un piccolo paese della Trexenta a circa 40 Km da Cagliari, dove, secondo la tradizione, si trovano, in un Santuario a lui dedicato, le spoglie di San Giorgio Vescovo. Nei dintorni del paese ci sono alcuni toponimi che richiamano San Giorgio: es. Bau Piscu (il guado del Vescovo), Nuraghe San Giorgio e sorgente San Giorgio.

Il percorso vicino a Suelli

Passando per questi punti l’itinerario raggiunge Siurgus Donigala e Orroli, un piccolo paese ricco di eminenze archeologiche e paesaggistiche, di cui vi parlerò in un altro articolo. Da Orroli ci si dirige verso l’Ogliastra passando per Nurri ed Esterzili. Proseguendo si fa tappa a Ussassai, Ulassai, Gairo Taquisara (l’area dei Tacchi) per risalire verso nord a Villanova Strisaili e Talana, ai piedi del Gennargentu (la nostra montagna più alta) e raggiungere Urzulei, uno dei paesi in cui la memoria storica di San Giorgio è più viva. Da Urzulei si raggiungono Orgosolo e Oliena. Siamo nei Supramontes.

Nel tempo la ricerca dei toponimi e delle testimonianze del passaggio di San Giorgio Vescovo non si è mai fermata e l’itinerario è stato ampliato: è stato studiato un tratto da Cagliari a Suelli, per comprendere il punto in cui si trovava la casa in cui è nato San Giorgio (attualmente una targa); sono stati sviluppati anche due bracci, uno che percorre il Gerrei  (Sardegna sud-est) e uno costiero, dalla Torre di Murtas a Santa Maria Navarrese (Ogliastra), che si raccorda ad Urzulei tramite un passaggio a Triei.

Come vedete le possibilità di itinerari sono numerose. Tutte sono scansionate in modo da avere un posto tappa (B&B, piccoli alberghi, affittacamere, solo in 2 casi bivacchi al coperto) a fine giornata, che comprende la cena, il pernottamento, la prima colazione e l’approvvigionamento di cibo per il pranzo. L’enogastronomia sarda è rinomata in tutto il mondo per le particolarità e la genuinità dei prodotti. Anche questa componente fa parte dell’esperienza dei Cammini e contribuisce a renderla ancora più piacevole.
 Il Cammino non è segnato sul terreno. Ogni anno viene effettuata la percorrenza con almeno un gruppo e un supporto organizzativo. Quest’anno le date programmate sono dal 7 al 12 Maggio.
Nel 2020 è inoltre stata pubblicata la Guida cartacea con cartografia.

Chi ha percorso un Cammino di più giorni può testimoniare che si tratta di un’esperienza che non si limita al piacere del movimento fisico o al godimento del paesaggio. Camminando in gruppo ci si adatta al passo del più lento, si pratica cioè la solidarietà in modo concreto, ci si preoccupa di chi è in difficoltà o ha bisogno di aiuto. Si fa un’esperienza di essenzialità (se volete): si sperimenta di quante cose si può fare a meno e si entra in contatto diretto in modo profondo con sé stessi, con i compagni di cammino e con Madre Natura. Ci sono innumerevoli occasioni di incontro con gli abitanti del territorio, col giovane che ha deciso di tornare per fare il pastore come faceva il padre, magari con maggiori competenze di “marketing” ma forte attaccamento al suo paese e alle tradizioni, con Musei piccoli ma di grande pregio, con siti storici e archeologici gestiti da guide preparatissime.  

Pinnetto (capanna pastorale)

Il turismo lento di cui si parla tanto adesso è questo. È questo il turismo che possiamo permetterci ora e che dovremo (e non dovremmo!!) permetterci in futuro, per valorizzare i piccoli centri che costituiscono un mondo sorprendente ma soprattutto autentico e reale. Quello che cerchiamo ora più che mai.

Se siete interessati a partecipare a un’edizione in gruppo o a una proposta su misura, contattateci: la Sardegna e il Cammino di San Giorgio Vescovo vi aspettano!


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Ciao, sono Stefania Contini, una Guida Escursionistica Ambientale iscritta al Registro Regionale della Regione Sardegna. Sono una Biologa e Naturalista, Dottore in Ecopatologia della Fauna Selvatica, amo molto la mia Terra; dopo un percorso di formazione articolato ho capito che la mia vocazione è quella di accompagnare le persone “Alla scoperta di..”: è questo il nome della ditta individuale con cui esercito l’attività di guida nella gran parte del territorio sardo. Vivo nel sud-est dell’Isola, dove ho aperto il B&B Sette Fratelli, situato ai piedi della foresta omonima. Vi aspetto!

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