Se fem en Brianza – Ceriano Laghetto (MB)

Ceriano Laghetto è un comune di circa 7000 abitanti, collocato nel territorio della Brianza Ovest.

Pur facendo parte di un’area densamente popolata a nord di Milano, metà del territorio comunale è urbanizzata, mentre circa un’altra metà è occupata da bosco o dalla campagna.

Il centro, attraversato dal torrente Guisa, si trova ad ovest del Parco Naturale Regionale delle Groane.

Perché il nome “Ceriano Laghetto”?

Secondo alcuni il toponimo deriverebbe dal latino “cervus” – cervo – Cerviano, animale che avrebbe popolato i boschi e che si trova nello stemma ufficiale. Un’altra valida ipotesi è che il toponimo derivi dal nome proprio “Cerellius”, da cui “Cerellianus”.

Il Laghetto d’estate – Foto da ceriano-laghetto.org

È certo invece che il comune ottenne la denominazione “Laghetto” nel 1863-64, attraverso decreto statale. All’inizio del XIX secolo, feudatario di Ceriano divenne Don Carlo Villa. Appartenente all’alta nobiltà milanese e personaggio di forte personalità, influenzò molto la vita sociale e politica del paese. Segno indelebile del suo operato, in parte anche criticato, fu proprio il laghetto.

La creazione di un laghetto artificiale fu intrapresa per il funzionamento di una fornace che produceva mattoni. La zona era molto adatta per l’estrazione dell’argilla: i mattoni erano impastati a mano ed essiccati al sole; successivamente erano inseriti nel forno della fornace, inizialmente spento ma già caldo per completare l’essiccazione, e poi a pieno fuoco per la cottura vera e propria.

Il processo di escavazione prevedeva grandi quantità d’acqua per la lavorazione dell’argilla, l’argilla stessa, e il legname per la combustione, elementi allora abbondanti nella zona.

Le acque del laghetto che si conservavano, erano utilizzate anche per l’irrigazione di una risaia sottoposta e a fertilizzare alcuni campi a prateria. L’acqua giungeva anche al centro di Ceriano ed era utilizzata sia per il bestiame che per la pulizia dei coloni. Una testimonianza indica che nel 1884 il laghetto era grande 26 pertiche (circa 2 ettari). D’inverno l’acqua ghiacciata era prelevata per essere trasportata su carretti presso la ghiacciaia nel centro abitato.

Il laghetto oggi è ancora esistente. Fai attenzione perché è situato in una proprietà privata e di conseguenza non è possibile raggiungerlo liberamente.

Cosa vedere a Ceriano Laghetto

LA TUR

La Tur – Foto da lombardiabeniculturali.it

La Tur è stato per molti anni l’edificio più alto di Ceriano Laghetto.

Non vi sono documenti precisi che ne indicano la costruzione, ma la forma di base quadrata, le murature di pietra e i 3 piani di altezza, fanno pensare con pochi dubbi che potesse essere una torre di avvistamento militare. Eretta probabilmente verso i secoli XI e XII, la torre fu quindi una costruzione isolata dal centro cittadino, con lo scopo di controllare le principali arterie di traffico commerciale, e probabilmente punto strategico per le lotte tra il Comune di Milano e l’Imperatore Federico Barbarossa, a cui la vicina Como era appoggiata.

Nel 1570 è certo che la torre assunse carattere religioso. Ciò è definito ancora oggi da una lapide posta vicino all’ingresso principale, il cui inizio è D.O.M. (Deo Optimo Maximo). Vi è anche uno stemma quasi illeggibile. Si trattava forse della sede di una piccola chiesa, definita Cappellina di Santa Maria. Nei primi anni del ‘900 fu utilizzata anche come ospedale locale per isolare i malati di meningite.

IL PALAZZO COMUNALE

L’attuale palazzo del Municipio di Ceriano Laghetto fu in realtà l’edificio residenziale, occupato nei secoli, dalle diverse famiglie feudatarie succedutesi.

Fu costruito per volere della famiglia Carcassola verso il 1550, rispettando le forme tipiche dell’epoca spagnola: quadrilatero chiuso, mura spesse difensive, portici nel cortile interno e la presenza di un pozzo per l’acqua. Le famiglie seguenti – i Conti Fagnani Pusterla, Don Carlo Villa, Malachia de Cristoforis e infine i Silva – apportarono alcune modifiche.

Fu nel 1857 che si abbatterono le mura del lato sud, aprendo il cortile del palazzo. Si portarono modifiche anche alle finestre e l’aggiunta di un balcone centrale. Il Comune acquistò l’edificio nel 1929. Oggi nel cortile sono ospitati spettacoli ed eventi culturali.

Notevole è anche il Monumento ai Caduti delle Guerre, realizzato dall’artista comasco Mario Bogani.

A poca distanza è possibile raggiungere il Giardinone, il giardino pubblico municipale. Luogo tranquillo, è dotato di panchine ed un’area gioco per i bambini. Suggestiva è la fontana centrale, divisa in più vasche, la cui acqua scende dall’alto e da un pergolato di glicine. Dal luglio 2017 è collocata la statua del cervo “Re Brughetto”, mascotte, simbolo contenuto nello stemma della città. Realizzata in bronzo, ricorda da dove può derivare il nome di Ceriano. L’iniziativa del posizionamento della statua è stata promossa dall’associazione Ceriano in festa, con la viva collaborazione delle scuole cittadine per definire il nome del cervo.

Il cervo Re Brughetto al Giardinone

LA CHIESA

L’antica parrocchiale, costruita nel XIII secolo, era intitolata sia a San Vittore che a Santa Maria.

Ampliata nel 1771-72, fu demolita nel 1914 per far posto alla piazza che ospita la nuova Parrocchiale di San Vittore, in posizione arretrata rispetto alla precedente. L’edificio è quindi preceduto da una piccola scalinata e con facciata a salienti, dove parti bianche spiccano sul rosso del mattone. Le navate laterali furono aggiunte nel 1934.

IL PITTORE GINO SANDRI

Gino Sandri – Ceriano d’inverno

Ceriano vantò la presenza di un pittore, Gino Sandri. Giunse nel paese, quarantenne, nel 1933. Dopo aver vissuto in diverse case di cura, esperienze, lucidità e turbamento segnarono e condizionarono la sua vita per sempre.

Passeggiò moltissimo nel Parco delle Groane, dove trovò i luoghi più adatti alla sua arte, immerso nella natura. Le sue tele furono caratterizzate da colori e tratti impressionistici. Il Disegno studiato in giovane età presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera, fu una delle sue forme espressive preferite.

Fra i lavori eseguiti a Ceriano vi è anche un quadro di S. Antonio e il Battesimo di Cristo, conservato nella Chiesa Parrocchiale. Si ricorda anche una Resurrezione presso il cimitero comunale, dove è sepolto. Grazie all’Associazione Gino Sandri, è ancora oggi possibile scoprire il lavoro dell’artista. Per maggiori informazioni è possibile visionare il sito internet http://www.ginosandri.it/ .

LE CORTI

Una delle corti più conosciute di Ceriano Laghetto è la Curt de la Sanara (Curt della Senavra).

Il nome deriva da due motivazioni: la prima è che il terreno su cui fu costruito faceva parte di una donazione nei confronti dell’Ospedale Maggiore di Milano che aveva incorporato la Senavra, un vecchio ricovero per ammalati di mente. La seconda motivazione è che la dimora del conte Prospero Fortunato Pusterla, imparentato con i feudatari di Ceriano, si trovava proprio nell’area della Senavra di Milano.

GROANE

Nel territorio del Comune di Ceriano Laghetto, compreso all’interno del perimetro del Parco delle Groane, si trovano interessanti aree umide.

La più conosciuta è la Foppa di San Dalmazio, situata lungo la pista ciclabile che attraversa i Boschi di Ceriano, verso Cogliate. Lungo i sentieri della pista ciclabile è possibile imbattersi nella bellezza di querce e pini silvestri imponenti, esemplari di carpino bianco, castagni, saliconi, felci. La Foppa di San Dalmazio è sempre ricavata da una vecchia cava d’argilla. Negli anni scorsi fu oggetto di un progetto del Parco delle Groane, finanziato dall’Unione Europea (LIFE), con lo scopo di effettuare sistemazioni ambientali in favore del Tritone crestato e della Rana di Lataste, due Anfibi la cui conservazione è considerata prioritaria dall’Unione. È da segnalare però che lo stagno, a causa delle elevate temperature estive e della scarsità di precipitazioni piovose, si secca, causando problematiche alla riproduzione degli anfibi. È allo studio un metodo per poter conservare le acque.

Celebre è anche il ricordo della Polveriera, al confine con Solaro e oggi sede dell’ente Parco Groane. Da vecchie fornaci a deposito di munizioni, fu protagonista di una terribile esplosione il giorno di Natale 1944. Questa è un’altra storia che però ha segnato parte della vita di Ceriano.

Dove mangiare a Ceriano Laghetto

Osteria San Giuseppe

L’Osteria San Giuseppe deve il suo nome ad un’antica trattoria degli anni Trenta che, nello stesso luogo, offriva ristoro a Cerianesi e viandanti.

Fu nel 2005 che Marco, da sempre impegnato nella ristorazione, decise di dare nuova vita all’antica attività. Sua moglie Albertina lo accompagna entusiasta in questa grande avventura.

L’Osteria non è semplicemente un ristorante, bensì un luogo caldo e accogliente, dove ogni dettaglio è pensato per far sentire a casa. I piatti nascono dall’incontro tra un sapiente metodo di lavoro e un’accurata selezione degli ingredienti, così da garantire una qualità costante.

Si possono assaporare le migliori specialità di Terra e di Mare, pizza inclusa, nel rispetto delle stagioni e della cultura enogastronomica italiana. Vi è poi attenzione agli ospiti con intolleranze alimentari che, su richiesta, possono gustare piatti senza glutine, senza lattosio o personalizzati secondo le esigenze individuali. Accompagna il ristorante anche la Locanda, dotata di comfort in ogni camera.

Per maggiori informazioni: https://www.osteriasangiuseppe.it/

Ristorante Canova

Il ristorante Canova è location ideale per festeggiare momenti speciali e trascorrere giornate indimenticabili. Vi è una cucina fatta di passione, fantasia e intuizione, per proporre il meglio della tradizione italiana rivisitata dagli chef, con menù ad hoc per gli ospiti vegetariani, vegani, celiaci o affetti da altre intolleranze alimentari.

Sale ampie e accoglienti sono accompagnate da un giardino di 2.000 mq.

Oasi di relax, set fotografico d’eccezione, luogo perfetto per aperitivi, il parco è caratterizzato dai vivaci zampilli della grande fontana circolare, dalle romantiche panchine collocate lungo il sentiero, dall’area gioco per i più piccoli, dalle aiuole che creano colore e dinamismo.

Per maggiori informazioni: http://ristorantecanova.it/

Dulcis in fundo…

Frutteto del Parco

Il Frutteto di Ceriano Laghetto è un’area di grande pregio che si estende per circa 80 ettari all’interno del Parco delle Groane. Un tempo di proprietà della famiglia Wischkin, nel 2008 l’area è stata rilevata da un gruppo di imprenditori trentini, i quali si sono immediatamente messi all’opera nella prospettiva del rinnovo e del potenziamento degli impianti frutticoli. Gli impianti attuali si estendono su diversi ettari, sui quali vengono coltivate diverse varietà di mele (tra le principali: Golden Delicious, Red Delicious, Royal Gala, Fuji) e due varietà di pere (Abate e Kaiser). La filosofia perseguita è quella del “km 0”, in un contesto in cui persone ed ambiente operano in piena vicinanza. All’interno del frutteto è presente anche una bottega in cui è possibile acquistare i prodotti.

Per maggiori informazioni: http://www.frutteto.biz/

Come vedi la cosiddetta Bassa Brianza è tutta da scoprire! Vi aspetto!


Vorresti organizzare una visita guidata qui?

Clicca qui e compila il form: selezioneremo per te la giusta Guida turistica, escursionistica o esperienziale che possa accompagnarti alla scoperta del territorio secondo le tue preferenze e il tuo budget!

Seguici sui canali social per non perdere novità, eventi, consigli e idee per il tuo tempo libero:


Sono Laura Valleri, guida turistica abilitata in Milano, Monza e Brianza.
Lo scopo del mio lavoro è questo: far sì che le persone possano sapere di più dei luoghi in cui abito, affinché la loro storia, i monumenti, le tradizioni possano continuare ad essere tramandati.
Svolgo servizi di visite guidate da più di 10 anni in italiano, spagnolo e inglese,  per diversi target di clienti. Al lavoro di guida turistica affianco il progetto di rivelare scritti locali oramai persi e dimenticati nel tempo: promuovo e consiglio la lettura di svariati libri o articoli sul mio territorio.

Rispondi