Viaggiare in Tunisia: la scelta del mezzo

Ho viaggiato in Tunisia in moto (strada ed enduro), in bici, in auto, in camper, in van, in aereo, in autobus, in quad, in nave, in camion, in elicottero ed ovviamente in 4×4… ho fatto moltissimi trekking ed un sacco di percorsi con i dromedari e una volta anche a cavallo.

Ho volato tra le dune della Tunisia in mongolfiera ed in parapendio, addirittura ne tengo uno nella sede tunisina della mia agenzia di viaggi, non si sa mai che ci sia il tempo per un voletto…

In Tunisia, a suo tempo ho anche partecipato a gare e competizioni estreme, in alcune come partecipante e in altre come staff o organizzatore.

In particolare, durante il Rally di Libia del 2006 (Libya Desert Challenge), che si svolgeva in parte in territorio tunisino, al volante di una Fiat Panda Speciale, ho gareggiato sulle piste e tra le dune con ottimi risultati (6°assoluto e 1°di classe). 

Nelle prove in territorio tunisino, che conosco “come le mie tasche”, mi sono divertito restando con la mia piccola Panda per molti chilometri in testa alla gara, davanti ai prototipi dal costo astronomico e concludendo una prova speciale al terzo posto assoluto!

Nel 2001, come pilota di un Toyota Proto, ho tracciato gran parte della tappa tunisina della mitica Parigi Dakar.

Nel 2013 sono stato Direttore di Gara e co-organizzatore della gara di mountain-bike a tappe “Scott Tunisia Desert Bike”.

Ho anche partecipato ed organizzato più volte spedizioni per documentari, TV e giornali, dirette verso gli incredibili e inospitali paesaggi del Sahara profondo, partendo proprio dalla Tunisia alla volta di Gadhames in Libia o di Djanet in Algeria, viaggiando sui fiumi secchi (ouedi), laghi salati (chott), campi di dune (erg) e piste insabbiate, fino ai luoghi più affascinanti del più grande deserto del mondo, in condizioni estreme di caldo superiore ai 50°C, raggiungendo luoghi inaccessibili al turismo classico.

Affascinato da quei luoghi, dai panorami e dagli incredibili spazi aperti del deserto, ho contratto una forma inguaribile del “mal d’Africa” e ritorno nel Sahara ogni volta che posso.

In sei dei libri di viaggio e di avventura che ho scritto ho parlato della Tunisia e del territorio sahariano.

Dopo aver viaggiato in tutto il Mondo visitando la maggior parte degli stati del Nostro Pianeta ho deciso di festeggiare il mio 50° compleanno con un viaggio in moto di due mesi intorno al Mediterraneo, che ha avuto il suo momento culminante proprio sulle piste sahariane tunisine. Ho raccontato questa esperienza nel libro dal titolo “Un viaggio da Motocowboy”.

Ma attenzione, il Sahara è una ambiente ostile, che va affrontato con rispetto e preparazione, anche per un semplice viaggio turistico o come complemento di una vacanza al mare.

Viaggiare in Tunisia da Nord verso Sud sarà un po’ come viaggiare nel tempo…un viaggio da non perdere!

Senza dimenticare che il Sahara va visto almeno una volta nella vita!

Attualmente, dopo la crisi del paese seguito alla Primavera Araba, dopo gli sconvolgimenti politici e le crisi dell’ultimo decennio ho ridotto di molto la presenza in questo meraviglioso luogo che amo particolarmente, ma continuo ad andarci più volte l’anno in occasione dei viaggi che organizzo con i 4×4, con le moto, con le biciclette, con i van e i camper e per i trekking tra le dune.

Mi auguro che la situazione di restrizioni della libertà imposte in quasi tutto il Pianeta a seguito della diffusione del virus Covid 19 cessi il più presto possibile e mi consenta di ritornare sulle amate piste desertiche che mi mancano davvero.

Spero che questo mio sogno si avveri in tempi brevi, perché la fragile economia tunisina, che dipende in maniera quasi totale dal turismo, sta soffrendo in maniera indescrivibile, non potendosi avvalere dei ricavi derivanti dall’estrazione del petrolio, come avviene per gli altri stati di quell’area geografica, e la situazione davvero pesante, sta mettendo in ginocchio un popolo che per mille motivi legati alla tolleranza, all’accoglienza, alla generosità e alla festosa nonché caotica ospitalità, non si merita davvero di cadere in miseria!

Nei prossimi articoli vi suggerirò mete imperdibili ed esperienze da provare, e vi darò tanti suggerimenti e consigli per un viaggio all’insegna della scoperta e del divertimento in Tunisia. A presto!


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Mi chiamo Fabrizio Bruno e sono nato in Provincia di Cuneo al cospetto del Monviso, dove vivo tutt’ora, nella Valle del Po, quando non sono in viaggio.
Da oltre trent’anni mi occupo professionalmente di viaggi, attività outdoor, discipline sportive attive ed estreme e turismo tecnico, come consulente, docente e accompagnatore nonché come organizzatore, con il Tour Operator Culture Lontane di cui sono socio e direttore.
Sostengo ed insegno a colleghi e allievi che per essere sempre frizzante e piacevole nei confronti dei clienti è importante non essere monomaniacali; anche per questo motivo nell’arco dell’anno spazio da una disciplina all’altra, cambiando spesso regione, nazione e continente. Passo infatti da attività molto slow, quali il volo in mongolfiera, il trekking o il turismo enogastronomico ad altre molto adrenaliniche e veloci, quali il rafting, i viaggi in moto e le escursioni in 4×4 tra le piste e le dune del deserto.
Abitualmente vivo più di 300 giorni l’anno fuori casa e racconto le mie esperienze on line oppure sui libri e sulle guide turistiche che pubblico da oltre 20 anni. Ho viaggiato in oltre 100 stati del mondo, in alcuni per poche volte, in altri molto più sovente (ad esempio sono stato 69 volte in Islanda), in altri luoghi ho vissuto per lunghi periodi, come ad esempio è avvenuto per il Sahara, il Nord del Brasile, l’Ovest degli USA e l’Est del Canada.

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