Venezia d’autore – Wagner a Venezia

Richard Wagner e la sua famiglia si recarono a Venezia nel 1882. Dapprima alloggiarono all’hotel Europa, poi si trasferirono a Cà Vendramin-Calergi.

Ca’ Vendramin Calergi

Andrea Loredan di Nicolò (1450-1513) scelse l’architetto Mauro Codussi per il progetto del palazzo di famiglia, in un’area nei pressi della chiesa di San Marcuola. Il Codussi riuscì a fondere il modello della casa tradizionale veneziana con il nuovo linguaggio rinascimentale, abbandonando completamente lo stile gotico dominante in città.

Dopo molti cambi di proprietà, nel 1946 il palazzo passò al Comune di Venezia, che vi installò la sede invernale del Casinò.

L’appartamento della famiglia di Wagner era all’ammezzato, nell’ala affacciata sul giardino; era formato da 28 stanze, cucina e servizi.

Il giardino di Ca’ Vendramin Calergi

Wagner apprezzava soprattutto la grande sala per ricevere gli ospiti, la cui doppia finestra offriva una splendida vista sul Canal Grande.

CA’ VENDRAMIN CALERGI. SEDE DEL CASINO’ DI VENEZIA. © ITALO GRECI/UNIONPRESS

Franz Liszt, suocero di Wagner, soggiornò a Cà Vendramin-Calergi sul finire di quello stesso anno.
Liszt e Wagner furono visti spesso seduti uno di fronte all’altro, davanti all’ampia finestra sul Canal Grande, mentre chiacchieravano.
Fu proprio qui che Liszt scrisse la prima stesura de “La lugubre gondola” ispirata dai remi di una gondola che, racconta, gli “bastonavano il cervello“.

Wagner morirà nel suo studio il 13 febbraio 1883, a causa di una paralisi cardiaca. Le sue spoglie furono trasportate via gondola fino alla stazione ferroviaria e da lì, in treno fino in Baviera. D’Annunzio descrisse il trasporto della salma di Wagner nel suo romanzo “Il fuoco” scrivendo “Il mondo pareva diminuito di valore“.

Il 19 aprile venne organizzato un concerto in suo onore nel giardino di Cà Vendramin-Calergi, concerto al quale assistettero centinaia di barche ormeggiate in Canal Grande, suscitando una grande emozione in tutti i presenti.

Spesso, durante i suoi numerosi soggiorni a Venezia, a Wagner capitava di assistere in Piazza San Marco a concerti tenuti dalle bande musicali militari austriache che suonavano sue opere. I veneziani ascoltavano volentieri, ma non applaudivano mai, non per mancata ammirazione verso Wagner ma per dispetto verso i militari austriaci!

La vigilia di Natale del 1882, per festeggiare il compleanno della moglie Cosima, Wagner diresse un concerto privato nelle sale Apollinee della Fenice. Fu suonata la Sinfonia in Do maggiore, opera giovanile, eseguita dagli allievi e dagli insegnanti del Liceo Benedetto Marcello (la bacchetta è stata gelosamente conservata!). Liszt era presente, e su richiesta di Wagner, suonò al pianoforte un’aria di Rossini.

Fenice – Venezia

Walter Fano, nato da padre piemontese e madre veneta, ha vissuto per lo più tra Torino, Milano e Venezia, ma è in quest’ultima che si sente a “casa”. Appassionato di storia dell’arte decide di diventare guida turistica, ma con un’impronta meno accademica e più narrativa (le date e i nomi si dimenticano facilmente, le storie no). Crea l’associazione “L’altra Venezia” con l’intento di mostrare ai viaggiatori più sensibili e curiosi una Venezia meno turistica e più autentica.
Sito web: http://www.laltravenezia.it/

Rispondi