Ravenna: cosa vedere, fare e mangiare in un giorno

Cari lettori di Posti e Pasti, qui รจ Greta che vi scrive.
Se seguite il blog anche sui social, saprete che qualche giorno fa sono stata in visita a Ravenna, e, accompagnata dalla nostra bravissima Silvia Fornacini, ho scoperto molte chicche della cittร .
Ora che sono rientrata alla base, vi vorrei raccontare le bellezze che ho visto e svelarvi un bellissimo itinerario che potrete replicare in cittร , in autonomia oppure con una guida che vi accompagni. Iniziamo subito!

La particolare storia di Ravenna e l’influenza sulla cittร  attuale

La Ravenna che oggi troviamo a qualche chilometro dal mare, che si estende nella pianura romagnola, un tempo era circondata dalle acque del Mar Adriatico.

Circa 3000 anni fa, infatti, diverse popolazioni provenienti da Est vi costruirono le loro abitazioni su palafitte ed isolotti collegati da ponti. Grazie a questa caratteristica, fu scelta come base da molti regnanti, in quanto difficile da raggiungere e quindi ben protetta, tanto da diventare anche capitale dell’Impero romano d’Occidente nel 402.

Qualche secolo prima, nel I sec. d.C., Cesare Augusto decise di far costruire proprio a Classe, da cui ne deriverร  poi il nome (classis, flotta) a pochi km da Ravenna, un grande porto militare. Assieme a Miseno, nel golfo di Napoli, il porto di Ravenna controllava tutto il Mediterraneo, e il numero di imbarcazioni che vi transitava era molto rilevante.

Ravenna visse un lungo periodo di splendore ed il suo nome si legรฒ indissolubilmente a quello della nobilissima figlia, sorella e madre di imperatori, Galla Placidia, che fece costruire a Ravenna numerosi edifici e meravigliosi monumenti ancora oggi visitabili.

Quando l’Impero Romano decadde, i barbari l’invasero. Teodorico vi si insediรฒ e apportรฒ diverse migliorie alla cittร : restaurรฒ lโ€™antico acquedotto fatto costruire da Traiano per portare in cittร  lโ€™acqua potabile e fece costruire numerosi edifici, fra cui il suo Mausoleo e la Basilica di S. Apollinare Nuovo.

Alla morte di Teodorico, nel 540, le truppe del generale Belisario entrarono in Ravenna in nome dellโ€™Imperatore Giustiniano sottomettendo Ravenna alla potenza dellโ€™Impero Bizantino. Il VI secolo regalรฒ numerose ricchezze alla cittร : vennero infatti edificate le basiliche di S. Apollinare in Classe e San Vitale.

In seguito alla dominazione romana, si susseguirono diversi regnanti: i Longobardi, i Franchi, la Serenissima, i Papi, e le varie famiglie locali, tra le quali spicca quella dei Da Polenta, che ospitรฒ Dante Alighieri.

Ogni dominazione che passรฒ per Ravenna lasciรฒ delle tracce indelebili, ancora oggi osservabili in una visita alla cittร . E proprio di questi inestimabili resti parleremo nel seguito di questo articolo!

I monumenti imperdibili da visitare a Ravenna

In questa seconda parte del racconto vi illustrerรฒ i piรน bei monumenti da visitare in cittร . Sono davvero molti, e tutti incantevoli. Vi do un suggerimento per quando visiterete la cittร : non lasciatevi ingannare dall’aspetto semplice e a tratti austero dell’esterno dei monumenti. Quanto semplici possano apparire da fuori, tanto belli e sorprendenti saranno all’interno.

Ho un’ultima cosa da dirvi prima di iniziare. A Ravenna si verifica il fenomeno della subsidenza, ossia l’abbassamento del fondale sabbioso, essendo prima la cittร  ricoperta dal mare, che fa pian piano sprofondare (ad oggi, fino a 3 metri!) le costruzioni presenti in cittร . In alcuni monumenti, di cui vi parlerรฒ in seguito, viene data evidenza di questo fenomeno, tanto che รจ possibile osservare l’acqua che penetra dal sottosuolo. Un fenomeno davvero particolare!
Ora che vi ho detto tutto, possiamo iniziare!

Piazza del Popolo e il Mercato Coperto

Piazza del Popolo รจ il cuore pulsante della cittร . Costruita nel XIII secolo e in passato attraversata da un canale, era la sede delle principali attivitร  politiche e amministrative, tanto che ancora oggi ospita il palazzo del Municipio e la Prefettura.

Una particolaritร  della piazza consiste nella similitudine con Piazza San Marco di Venezia: nel 1483 furono erette due imponenti colonne con le statue dei due martiri, ossia Santโ€™Apollinare a sinistra e San Vitale a destra.

Percorrendo via IV Novembre, รจ possibile raggiungere il Mercato Coperto, di recente ristrutturazione, che ospita di giorno botteghe di classe e la sera si trasforma in un punto di ritrovo per bere cocktail e bevande a cielo aperto.

Mausoleo di Galla Placidia e Basilica di San Vitale

All’interno dello stesso complesso, sito nel centro storico della cittร , รจ possibile visitare questi due monumenti incantevoli, patrimonio UNESCO.

Il Mausoleo di Galla Placidia fu costruito nella prima metร  del V secolo d.C. per volontร  della stessa Galla, che lo desiderava quale luogo di sepoltura per sรฉ stessa, per lโ€™imperatore Onorio e per il figlio, l’imperatore Valentiniano III. Tale desiderio non si compรฌ, in quanto nel 450 d.C. lโ€™imperatrice morรฌ a Roma e lรฌ venne seppellita.

In passato vi era una costruzione simmetrica al Mausoleo sita proprio di fronte ad essa, che, assieme alla Basilica di Santa Croce, avrebbe dovuto costituire il complesso di San Vitale. Purtroppo perรฒ, questi ultimi due elementi andarono distrutti nel corso del tempo.

Un’altra differenza rispetto al passato consiste nel fatto che il Mausoleo si trovava 1 metro e mezzo piรน in alto, ed รจ man mano sprofondato a causa del fenomeno di cui vi parlavo prima, ossia la subsidenza. Questa particolaritร  puรฒ essere notata dall’altezza degli archi, che oggi risultano piuttosto bassi.

All’esterno lโ€™edificio appare di piccolo e semplice, in mattoni abbastanza grandi e con qualche piccola fessura. Al suo interno, perรฒ, il mausoleo รจ incantevole! Ricoperto di mosaici che riflettono la luce che penetra dalle finestre, e pavimentato con marmi gialli, grazie alle bellissime raffigurazioni create, rappresenta in diversi modi il tema della vittoria della vita eterna sulla morte.

La cosa che piรน mi ha affascinata รจ stato il cielo stellato posto all’interno della cupola, con al centro una croce latina dorata, ma sia i sarcofagi presenti che le altre raffigurazioni presenti sono davvero meravigliosi!

Come vi anticipavo, all’interno dello stesso complesso รจ possibile visitare anche l’imponente Basilica di San Vitale, un altro gioiello della cittร .

Essa venne edificata circa un secolo dopo il Mausoleo di Galla Placidia, in una posizione privilegiata sia per la vicinanza al complesso ivi presente, sia perchรฉ la leggenda narra che, proprio dove ora giace la basilica, fu sepolto San Vitale dopo il martirio.

Costruito per celebrare la grandezza dell’Imperatore, quando si entra nella basilica, successivamente affrescata in epoca barocca, lo sguardo viene catturato dalle stupende decorazioni dellโ€™abside e dagli ampi volumi. Al di sopra dei marmi delle pareti, proprio di fronte a quello che un tempo era l’ingresso principale, vi รจ un incantevole mosaico verticale che rappresenta il potere politico e religioso dell’epoca.

Tale compresenza รจ testimoniata proprio dai personaggi raffigurati: nel presbiterio vengono raffigurate scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, mentre nell’abside vengono centralmente immortalati gli imperatori Teodora e Giustiniano assieme all’arcivescovo Massimiano.

Un’ultima chicca che vorrei svelarvi consiste nella sezione del pavimento sul lato destro dell’edificio, creato in corrispondenza di quello che si suppone sia il luogo di sepoltura di San Vitale, grazie al quale si puรฒ di nuovo notare il fenomeno della subsidenza grazie anche alla presenza di acqua.

Sarei rimasta ore ad ammirare questa basilica, ma le attrazioni da visitare erano ancora tante, per cui mi sono dovuta riempire gli occhi di questa bellezza e ho dovuto riprendere la passeggiata.

Museo dantesco e tomba di Dante Alighieri

A pochi passi da Piazza del Popolo giace la tomba del celebre Dante Alighieri. Dietro alle sue spoglie vi รจ un’intensa e secolare storia. Proverรฒ a spiegarvela brevemente nelle prossime righe!

Nel 1321, quando Dante morรฌ, Guido Novello da Polenta, signore di Ravenna, decise di far edificare una cappella all’esterno della Chiesa di San Francesco per rendergli omaggio.

Ben presto, perรฒ, Firenze iniziรฒ a rivendicare le ossa del Poeta, tanto che, in seguito ad una bolla papale, alcuni incaricati partirono dalla Toscana per recarsi a Ravenna a prelevarle. Appena giunti in cittร , perรฒ, si resero conto che i resti di Dante erano spariti.

I francescani, infatti, dopo aver saputo della spedizione in atto, scavarono un cunicolo nel muro, oggi ancora visibile accanto alla tomba, e ve le rinchiusero per proteggerle. Esse rimasero nascoste per due secoli, dal 1500 al 1700, e il segreto venne tramandato tra i frati di generazione in generazione.

Nel 1810, con l’arrivo di Napoleone, i frati furono costretti a lasciare il convento. Prima di andar via, perรฒ, le nascosero per un’ultima volta, dentro ad una cassetta di legno, e le seppellirono nei pressi dell’edificio.

Il 25 maggio 1865, durante dei lavori di manutenzione del convento, un addetto ai lavori trovรฒ la cassetta con le ossa sotto terra. Con grande sorpresa, aprendo la cassetta, trovรฒ l’iscrizione lasciata dal frate che le aveva nascoste, ossia โ€œDantis ossa a me Fra Antonio Santi hic posita anno 1677 die 18 octobrisโ€ (โ€œQueste le ossa di Dante da me collocate in data 18 ottobre 1677โ€).

La salma fu subito ricomposta ed esposta per qualche mese in un’urna di cristallo cosรฌ che i cittadini potessero venerarlo. Esse furono collocate in tale occasione nella piccola cappella che oggi possiamo visitare, e da lรฌ non vennero piรน spostate (salvo qualche piccolo spostamento durante le Guerre Mondiali per proteggerle).

L’attuale tomba risulta abbastanza semplice dall’esterno, ma รจ colma di ricchezze ed oggetti simbolici. L’interno รจ stato rivestito di marmi in occasione del Centenario del 1921, e conserva lโ€™arca sepolcrale che custodisce le ossa di Dante con il bassorilievo dello scultore Pietro Lombardo. Sulla fronte รจ inciso lโ€™epitaffio latino composto dal poeta Bernardo Canaccio nel 1327, cosรฌ tradotto:

โ€œI diritti della monarchia, i cieli e le acque di Flegetonte

visitando cantai finchรฉ volsero i miei destini mortali.

Poichรฉ perรฒ la mia anima andรฒ ospite in luoghi migliori,

ed ancor piรน beata raggiunse tra le stelle il suo Creatore, qui sto racchiuso,

(io) Dante, esule dalla patria terra, cui generรฒ Firenze, madre di poco amore.โ€

Ai piedi dellโ€™arca รจ appoggiata una ghirlanda di bronzo e argento donata dall’esercito vittorioso nella Prima Guerra Mondiale, mentre a destra รจ presente lโ€™ampolla realizzata dallo scultore triestino Giovanni Mayer e offerta dalle cittร  nel 1908.

Al centro del piccolo ambiente pende una lampada votiva alimentata con lโ€™olio delle colline toscane che ogni anno, durante la seconda domenica di settembre, il Comune di Firenze offre in memoria del loro illustre concittadino.

A pochi passi dalla Tomba, al primo piano dellโ€™ex convento francescano, รจ possibile visitare il Museo Dantesco, da poco rinnovato, che consente agli appassionati di compiere un viaggio attraverso le opere, la vita e la memoria di Dante Alighieri. Durante la visita, troverete anche delle originali rappresentazioni a fumetti!

Basilica di San Francesco

Proseguendo, dalla Tomba di Dante, nella direzione del Palazzo della Provincia, che custodisce la Cripta Rasponi e degli incantevoli giardini pensili, si giunge alla Basilica di San Francesco.

Essa era la chiesa preferita dalla famiglia dei da Polenta che, anche per questo motivo, la scelsero per celebrare i funerali di Dante Alighieri. Grazie al grande legame che la lega al Poeta, negli ultimi mesi รจ stato implementato un sistema di proiezioni digitali che decorano l’abside con aneddoti su Dante sia in lingua italiana che inglese.

Il motivo per il quale vi suggerisco di visitare questa chiesa si trova nella Cripta, risalente al X secolo: a causa della subsidenza, essa appare ribassata di 3 metri e mezzo rispetto al pavimento, piรน recente, e all’interno รจ vi รจ l’acqua che affiora dal sottosuolo. Se introducete una moneta รจ possibile illuminarla per un minuto: osservando bene, noterete che vi sono dei pesci rossi che vi nuotano. Vi assicuro che รจ molto suggestivo!

Palazzo di Teodorico e Basilica di Sant’Apollinare Nuovo

In via Roma si trovano gli ultimi due monumenti imperdibili di Ravenna.

Il primo, noto come Palazzo di Teodorico, non รจ visitabile all’interno, in quanto trattasi di resti architettonici. Secondo alcuni studiosi lโ€™edificio sarebbe stato un corpo di guardia attorno al VII-VIII secolo, e fu costruito per sorvegliare lโ€™accesso al palazzo.

Molto piรน affascinante รจ invece la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo (da non confondere con la Basilica di Sant’Apollinare di Classe), che, come le precedenti, appare abbastanza semplice dall’esterno, ma incanta con i suoi tesori all’interno.

Inizialmente dedicata a San Martino, il nome venne modificato nel IX secolo. Secondo la leggenda, si narra che da Classe vennero spostate proprio qui le spoglie di sant’Apollinare, il fondatore della chiesa di Ravenna, per cui la basilica venne ribattezzata.

La sua importanza attuale รจ data soprattutto dalle numerosissime informazioni storiche, religiose e politiche che racchiude, desumibili dalle raffigurazioni delle pareti.

Questa basilica fu eretta da Teodorico, re dei Goti, tra il 493 e il 526, quale basilica palatina. Nonostante lโ€™origine di stampo ariano, la decorazione interna testimonia due fasi diverse di esecuzione: dopo la cacciata dei Goti dalla cittร , i mosaici ivi presenti furono modificati e convertiti alla religione ortodossa.

I mosaici narrano sia avvenimenti storici che religiosi:

  • a destra, vi sono scene di vita presso la corte di Teodorico, e da essa parte una processione di Santi martiri che giunge fino a Cristo, poco prima dell’abside;
  • a sinistra, รจ raffigurato il Porto di Classe, da cui ha origine una processione di Vergini che si conclude con i tre Re magi e lโ€™immagine della Madonna in trono con Bambino assistita da alcuni angeli.

L’abside, andato distrutto, venne ripristinato nei secoli successivi: proprio per questo motivo รจ di uno stile molto differente, che si nota subito entrando nell’edificio.

A pochi passi da Ravenna… Il complesso archeologico di Classe

A Classe, a pochi km da Ravenna, vi รจ un complesso archeologico che vi consiglio di visitare, soprattutto per la bellissima Basilica di Sant’Apollinare, patrimonio UNESCO.
Un ultimo consiglio: se decidi di visitarlo, acquista il biglietto cumulativo!

Il Museo Classis di Classe

Il Museo Classis ripercorre le tappe storiche della nascita, del grandioso sviluppo e dell’evoluzione della cittร  di Ravenna. Grazie al connubio tra reperti antichi e schermi tecnologici, offre un’esperienza innovativa e originale. Vi confesso che sono rimasta molto stupita dall’importanza di questa cittร : molti passaggi storici mi erano del tutto sconosciuti!
Clicca qui per visitare il sito web

La Basilica di Sant’Apollinare in Classe

La magnifica Basilica di Sant’Apollinare in Classe, patrimonio UNESCO, รจ  il piรน grande esempio di basilica paleocristiana oggi conosciuta.

Consacrata nel 549 d.C. e nata per accogliere le spoglie di Apollinare, Santo patrono della cittร  di Ravenna, fu inizialmente eretta su una precedente area cimiteriale in uso tra la fine del II e lโ€™inizio III secolo dove sembra avesse trovato sepoltura lo stesso Apollinare.

La piรน grande ricchezza che custodisce รจ il grande mosaico dell’abside, che raffigura una grande immagine di Sant’Apollinare in preghiera, ed รจ ricco di significati. Per comprenderlo a fondo, ti consiglio di utilizzare l’audio guida acquistabile in cassa e utilizzabile direttamente sul cellulare.

Antico Porto di Classe

Sviluppato in prossimitร  della grande Basilica di Sant’Apollinare in Classe, rappresenta uno dei piรน importanti scali portuali del mondo romano e bizantino. Purtroppo al momento non รจ visitabile, a causa delle vicende legate al Covid19, ma in estate organizzeranno degli eventi per il quale verrร  aperto al pubblico.

Dove mangiare (bene!) a Ravenna

Il centro storico di Ravenna pullula di ristoranti, botteghe ed osterie. In questa ultima parte dell’articolo vorrei consigliartene tre che ho provato e molto gradito!
Per tutti e tre, trovandosi nel centro della cittร , ti consiglio di prenotare in anticipo.

Ristorante Ca’ de Vรจn

Nel cuore di Ravenna, a pochi passi dalla Tomba di Dante, รจ una chicca sia per la bocca che per gli occhi: inserito in un palazzo quattrocentesco con un fascino di altri tempi, l’enoteca ancora oggi presenta, negli scaffali ottocenteschi, le bottiglie dei piรน prestigiosi vini romagnoli e riserva un angolo a libri e riviste care ai cultori del dialetto e delle tradizioni popolari di Romagna. In questo ristorante si possono gustare diverse tradizioni enoculinarie che ricordano tempi passati, con piatti tipici Romagnoli e la vera “Piadina” fatta all’interno del locale.
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Antica Bottega di Felice

Nata nel 1968, si contraddistingue per la duplice funzione di bottega ed osteria e propone piatti tipici e buon vino. Vi consiglio di provare le loro carni: davvero gustose e ben cucinate!
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Trattoria La Rustica

Un luogo accogliente e genuino, caratterizzato dalla sua storica conduzione familiare, che propone piatti tipici locali rielaborati in modo talvolta classico, talvolta originale, ma sempre gustoso!
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Spero che questo articolo ti sia piaciuto, e che ti tornerร  utile in una futura visita alla scoperta della bellissima cittร  di Ravenna!
Nel caso volessi esplorarla con una Guida Turistica ufficiale, ti consiglio di contattare Silvia Fornacini: le sue competenze e la sua cortesia renderanno ancora piรน bella la tua esperienza in cittร !

A presto,
Greta

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