Passeggiando per le strade e le piazze di Pistoia ogni tanto conviene alzare lo sguardo: può capitare di vedere su qualche facciata o su qualche angolo di palazzo una strana testa di pietra dall’aspetto poco rassicurante.

Ufficialmente ce ne sono quattro, in realtà guardando con attenzione se ne potrebbero scoprire altre, ma così consumate da non essere più riconoscibili.
Le teste di cui vi parlerò in questo articolo sono quelle ad oggi ancora ben visibili, ma bisogna essere curiosi e passeggiare senza dimenticare ogni tanto di guardare in alto!
Tutte hanno caratteri somatici molto particolari, tanto da far pensare che siano teste di stranieri.
E infatti…
Una è ben visibile sulla facciata del Palazzo degli Anziani o Palazzo del Comune.
C’è chi dice che sia la testa di un “eroe” pistoiese, Grandonio de’Ghisilieri, che guidò le truppe di Pistoia insieme alla flotta di Pisa alla conquista delle Baleari (1113-1115). Dalle Baleari partivano spedizioni saracene che assaltavano e derubavano le navi delle Repubbliche Marinare. Per porre fine a questo continuo pericolo fu decisa la spedizione che si concluse con la vittoria e la conquista delle Baleari.
Grandonio fu uno degli eroi di questa impresa e, anzi, pare che fosse stato proprio lui a sconfiggere Musetto re di Maiorca e a decapitarlo. La mazza chiodata sopra la testa in pietra sarebbe l’arma usata in battaglia da Grandonio. In realtà è più probabile che la testa voglia raffigurare non Grandonio ma lo sconfitto Musetto. Ecco spiegati i caratteri somatici molto particolari…
Pare infatti che anche due delle altre tre teste raffigurino il nostro re saraceno, a ricordare l’usanza delle teste dei nemici affisse sulle picche alle porte delle città, come trofeo di guerra.
Le troviamo una all’incrocio fra via de’Rossi (la famiglia a cui apparteneva Grandonio) e una vicino alla Piazza dello Spirito Santo.


Ben diversa è la storia della quarta testa, la più strana di tutte!
Ci guarda con aspetto losco dalla colonna a destra dell’ingresso alla chiesa di Sant’Andrea. Quest’ultima è talmente consumata da sembrare una testa di maiale.
Secondo la tradizione popolare, è la testa di un traditore che nel 1325 aprì le porte ai nemici lucchesi che stavano marciando alla conquista di Firenze.
Per non perdere tempo e uomini nella conquista di Pistoia, il condottiero lucchese offrì a questo traditore, di nome Filippo Tedici, il titolo di capitano del popolo, 10.000 fiorini d’oro e la mano di sua figlia Dialta. Filippo accettò e i lucchesi passarono indenni da Pistoia per assediare poi Firenze.
Pochi anni dopo, nel 1328, il condottiero lucchese morì e a Filippo mancò ogni appoggio. Fuggì da Pistoia, cercò di rientrare in armi ma fu sconfitto e decapitato.
La tradizione popolare dice che questa testa di pietra fu affissa accanto alla porta della chiesa per ricordare a tutti la vergogna del tradimento. Inoltre, come ulteriore segno di disprezzo, chi entrava in chiesa gli spegneva sul naso fiaccole e candele. Eccone spiegato lo strano aspetto.
In realtà pare che la testa fosse lì da molto prima, ma per tutti ormai è la testa di Filippo Tedici!

Resta da ricordare un ultimo, terribile dettaglio. Filippo era già sposato quando ricevette in offerta la mano della povera Dialta. Come risolse quindi la situazione?
Dicono le cronache che offrì alla moglie un confetto avvelenato e la poveretta morì. E’ una storia terribile, ma si ratta del primo documento che ci parla dell’esistenza dei confetti di Pistoia.
I confetti tipici della città sono strani, irregolari e brugnoccolosi, ma davvero buonissimi! Poco lontano dalla chiesa di sant’Andrea, in piazza San Francesco la Confetteria Corsini li produce ancora, e fra i tanti diversi confetti, dai più disparati ripieni, potrete gustare anche i “confetti avvelenati” che oggi vengono proposti non più con il veleno ma con un dolce liquore! Ve li consiglio vivamente… Da non perdere!

Laura Galigani – Centro Guide Pistoia
Il Centro Guide è nato nel 2001 da gruppo di guide turistiche abilitate per Pistoia e in alcuni casi per altre provincie della Toscana. Siamo laureati in diverse discipline, dalle lingue alla storia dell’arte. Offriamo visite guidate della città a cadenza regolare sia per i turisti che viaggiano individualmente, che per gruppi che provengono da tutto il mondo. Inoltre, prepariamo visite a tema e notturne che spesso coinvolgono anche i pistoiesi.
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