Informazioni utili per viaggiare in Tunisia

Cari lettori di Posti e Pasti, in questo nuovo articolo vorrei fornirvi importanti informazioni da sapere per organizzare un viaggio in Tunisia. Inizierò parlando dei documenti e delle formalità burocratiche necessarie per entrare nel Paese utilizzando la nave (traghetto) o l’aereo.

Case troglodite dopo un raro ma non impossibile acquazzone

Passaporto e/o carta d’identità

Per entrare in Tunisia è necessario un passaporto in corso di validità con validità residua di almeno tre mesi, ma è vivamente consigliato averne qualcuno in più a disposizione, perché nel malaugurato caso di un incidente o di un malanno che obblighino a restare ricoverati o in stato di fermo, le cose si complicherebbero in maniera rilevante.

É possibile entrare nel paese con la sola carta d’identità viaggiando con un tour operator che possa produrre un documento cartaceo attestante la partecipazione ad un viaggio organizzato di gruppo o l’invito dell’hotel di residenza in Tunisia o ancora l’elenco degli hotel e delle località toccate dal circuito turistico al quale si partecipa.

Tale possibilità è valida soltanto se si viaggia in aereo, mentre assolutamente non vale per l’entrata via nave o per le dogane di terra.

E’ una opzione comunque sconsigliata se si ha intenzione di visitare il paese, perché in teoria non permetterebbe di girare liberi senza essere parte di un gruppo accompagnato da un professionista autorizzato.

Viaggio con un mezzo al seguito

Per chi viaggia con un mezzo al seguito è necessario che il sopraccitato veicolo sia di proprietà di colui che lo guida o che lo stesso abbia una delega che lo autorizzi alla guida.

Moto da enduro e mezzo di supporto per le scorribande sahariane

Sul passaporto deve esserci lo spazio sufficiente per annotare la presenza del veicolo stesso e di un eventuale rimorchio. Al momento è possibile avere due mezzi sul passaporto più un eventuale rimorchio.

Questa possibilità è stata pensata per coloro che entrano con un camion o una auto con rimorchio e la moto trasportata, permette però di fatto di entrare con due mezzi diversi, ma non permette ad altri di condurli.

Su questa situazione si equivoca spesso e normalmente non accade nulla, perché la polizia è molto tollerante nei confronti dei turisti europei, però in caso di incidente sono guai seri. “Morale della favola” se non si vuole andare in Tunisia con la nave, bisogna noleggiare il mezzo sul posto, oppure importare il mezzo via mare come merce, con relativi carnet e sdoganamenti vari, viaggiare in aereo e gestire i tempi necessari o farseli gestire da professionisti referenziati.

Ho visto molto spesso organizzazioni, club e altri improvvisati organizzatori “sorvolare” su questo argomento impegnativo, costoso e burocraticamente complesso, ma in oltre trent’anni di viaggi, ho visto anche persone “incastrate” in guai seri a tal proposito.

Carta di circolazione e carta verde

Per i veicoli entranti in Tunisia è necessaria la carta di circolazione e la carta verde che attesti che la Tunisia è inclusa nella copertura R.C. (controllare che non deve essere esclusa, come abitualmente lo sono: Marocco, Albania e Libia).

Nel caso in cui non sia inclusa, è necessario stipulare apposita polizza direttamente al porto, chiedendo agli agenti di dogana (lo sportello si trova tra quello del cambio e quello del rilascio documenti speciali o bureau 4); costa pochi dinari ed è rilasciata in pochi minuti con validità da scegliere tra diversi pacchetti.

Si avanza con fatica tra le incalzanti e irregolari dunette dell_Erg Orientale

È molto importante ricordare che una volta che si ha il mezzo scritto sul passaporto, non si potrà uscire dal paese senza mezzo al seguito.

Nel corso dei tanti viaggi che ho fatto nel paese, ho avuto situazioni di emergenza sanitaria e di rimpatrio per lutto o problemi famigliari che sono accaduti a miei clienti. Non è impossibile da gestire, ma sicuramente molto complesso, specialmente se si è in viaggio da soli e senza l’aiuto di un Tour Operator ufficiale.

Si tratta di un particolare non di poco conto che spesso viene sottovalutato dagli appassionati di avventura e viaggi in fuoristrada nel deserto, dove non è così difficile rompere il mezzo che non può essere abbandonato e quindi va recuperato e trasportato fuori dai confini con spese ingenti o dove non sono infrequenti incidenti più o meno gravi ed è necessario o più piacevole essere trasportati in ospedali italiani o europei.

Ho visto spesso dei turisti “fai da te” “inguaiati” in queste situazioni difficili e drammatiche.

Valuta e contanti

Per le norme di importazione ed esportazione di valuta è importantissimo sottolineare che sebbene il limite di transito libero sia fissato in €. 10.000, per la Tunisia tale limite scende a soli 5.000 TND., equivalenti, al momento a poco più di 1.500 €!

Quindi è necessario dichiarare le somme eccedenti qualora le si voglia far entrare in territorio tunisino, con tutte le complicazioni del caso.

Ricordo che i bancomat e le carte di credito dei migliori circuiti internazionali, quali VISA, MASTERCARD e AMERICANEXPRESS funzionano benissimo e ci sono sportelli un po’ ovunque.

Sottolineo altresì che in teoria il trasporto fuori confine della valuta locale (TND. Dinaro Tunisino) è assolutamente vietato.

Spessissimo queste norme vengono sottovalutate o addirittura ignorate con grande leggerezza, sia da parte dei tunisini che escono e rientrano al paese d’origine, sia dagli stranieri (turisti e uomini d’affari) che varcano i confini per le loro rispettive attività.

Nella stragrande maggioranza dei casi non accade nulla di particolare, ma eccezionalmente, specialmente viaggiando in aereo, può accadere di essere controllati…e allora sono grane.

Io stesso una ventina d’anni fa, ho subito un processo a causa di una somma di denaro non dichiarata da un cliente che accompagnavo, che ha speso un sacco di soldi per sistemare la situazione che  prevede, oltre alla confisca del denaro, delle sanzioni abbastanza pesanti e in casi particolari, anche il processo penale e la segnalazione come trafficante internazionale di valuta!

Raggiungere la Tunisia via terra

Ricordo che in teoria la Tunisia sarebbe raggiungibile anche via terra, ma attualmente la cosa non è praticamente possibile o lo è in maniera veramente molto complessa.



Mi spiego meglio!

Circumnavigando il Mediterraneo da Ovest è necessario l’attraversamento dello Stretto di Gibilterra e quindi l’utilizzo del traghetto… in ogni caso dal 1986 non è possibile passare legalmente dal Marocco all’Algeria (ci sono passato per l’ultima volta in maniera non proprio ortodossa nel 1987).

Quindi da quella parte nulla da fare per due buoni motivi,  uno tecnico amministrativo e l’altro fisico, (anche in un improbabile viaggio attraverso i paesi del Sahel per aggirare le dogane tra Marocco e Algeria, lo Stretto di Gibilterra non sarebbe evitabile!).

Dalla parte Ovest, l’unico passaggio via terra risulta essere costituito dal confine libico, in quanto la Libia confina l’Egitto, che ha l’unico punto di collegamento terrestre tra Africa e Asia nel canale di Suez e dei ponti che lo attraversano.

Però la Libia è preclusa al traffico turistico fin dalla caduta di Gheddafi e quindi anche da questa parte non si passa, visto che la Tunisia confina esclusivamente con Libia e Algeria.

Qualcuno, carta alla mano, starà pensando di aggirare la Libia per arrivare in Algeria, che al momento non è un luogo tra i più raccomandabili del pianeta, ma teoricamente è attraversabile per fini turistici; però un tale percorso include un lungo e complesso viaggio attraverso Mauritania, Mali, Niger, Ciad e Sudan, che da solo rappresenta un problema serio.

Inoltre per arrivare in Egitto, l’unico confine terrestre disponibile è quello di Israele (dove nel mio ultimo viaggio organizzato in zona ho avuto serie difficoltà a far passare i turisti), che per meno di 10 chilometri si incunea nei pressi di Elat tra la Giordania e l’Egitto…e in ogni caso, da quando la Siria è in guerra, la via che passa dalla Turchia e dal Libano è impraticabile, lasciando come unica opzione quella dell’Iraq, che anche in questo caso si interpone per pochi chilometri tra Iran, Kuwait e Arabia Saudita (in fase di apertura ai turisti), non lasciando possibilità ai navigatori di terra!

Insomma, per arrivare in Tunisia bisogna rassegnarsi all’utilizzo della nave o dell’aereo!
Nei prossimi articoli vi parlerò di diversi mezzi di trasporto e di attività sportive… stay tuned!

Il the nel deserto

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Mi chiamo Fabrizio Bruno e sono nato in Provincia di Cuneo al cospetto del Monviso, dove vivo tutt’ora, nella Valle del Po, quando non sono in viaggio.
Da oltre trent’anni mi occupo professionalmente di viaggi, attività outdoor, discipline sportive attive ed estreme e turismo tecnico, come consulente, docente e accompagnatore nonché come organizzatore, con il Tour Operator Culture Lontane di cui sono socio e direttore.
Sostengo ed insegno a colleghi e allievi che per essere sempre frizzante e piacevole nei confronti dei clienti è importante non essere monomaniacali; anche per questo motivo nell’arco dell’anno spazio da una disciplina all’altra, cambiando spesso regione, nazione e continente. Passo infatti da attività molto slow, quali il volo in mongolfiera, il trekking o il turismo enogastronomico ad altre molto adrenaliniche e veloci, quali il rafting, i viaggi in moto e le escursioni in 4×4 tra le piste e le dune del deserto.
Abitualmente vivo più di 300 giorni l’anno fuori casa e racconto le mie esperienze on line oppure sui libri e sulle guide turistiche che pubblico da oltre 20 anni. Ho viaggiato in oltre 100 stati del mondo, in alcuni per poche volte, in altri molto più sovente (ad esempio sono stato 69 volte in Islanda), in altri luoghi ho vissuto per lunghi periodi, come ad esempio è avvenuto per il Sahara, il Nord del Brasile, l’Ovest degli USA e l’Est del Canada.

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