Sono sempre stata affascinata dalle leggende e dai misteri che caratterizzano la cultura popolare valdostana: spesso, da bambina, quando mi scottavo o scoprivo di avere una verruca, la mia famiglia si rivolgeva ai guaritori del villaggio che con le loro preghiere unite a formule incomprensibili riuscivano a curare e guarire la pelle. Era una sorta di magia e non vi era modo di capire quanto accadeva davanti ai miei occhi incuriositi: per questo motivo nel 2010 ho voluto dedicare la mia tesi di Laurea Triennale alla pratica del Secret, raccogliendo numerose testimonianze e dimostrando che alcuni fatti non si possono spiegare razionalmente, semplicemente avvengono.
Un tuffo nel passato, tra erbe, fiori e antichi saperi…

La Maison des Anciens Remèdes di Jovençan, a pochi chilometri da Aosta, conduce il visitatore a ritroso nel tempo, alla scoperta di antiche conoscenze, formule e ricette per curare i mali e mantenere in salute corpo e mente attraverso l’uso di erbe e fiori di montagna. Questo centro di interpretazione delle piante officinali e dei loro usi tradizionali e moderni, inaugurato nel 2011, ha l’obiettivo primario di conservare la memoria di pratiche e saperi terapeutici della tradizione attraverso il gioco e l’esperienza sensoriale: ogni percorso è l’occasione per imparare qualche trucco utile per affrontare i piccoli problemi quotidiani.

Le risposte che arrivano dalla natura richiedono un po’ più di tempo e di impegno, ma regalano la soddisfazione di fare qualcosa con le proprie mani: nella Bouteucca de l’Apotéquéro (la bottega del farmacista) si potrà consultare il grande libro dei rimedi e aprire cassetti colmi di foglie, radici, fiori e semi essiccati da toccare, sbriciolare, annusare e assaggiare; profumi accompagnati da indovinelli sensoriali e laboratori di cosmetica, erboristeria, preparazione e degustazione di tisane e infusioni.
All’esterno della Maison è presente il Jardin des Anciens Remèdes, un orto etno-botanico unico nel suo genere, con lo scopo principale di far conoscere e apprezzare la ricca biodiversità del territorio valdostano e, in particolare, le erbe officinali, aromatiche, alimentari e ornamentali presenti un tempo negli orti di montagna come l’achillea, l’arnica, la genziana, l’imperatoria, il rododendro, il sambuco o il tarassaco per citare i più comuni.


I saperi tradizionali, spesso tramandati di madre in figlia, accostavano la conoscenza empirica delle specie vegetali e delle loro proprietà a credenze religiose o pagane, sconfinando spesso nella stregoneria e nelle arti magiche: ancora oggi nei villaggi troviamo dei guaritori che hanno ereditato questa incredibile capacità di curare alcune malattie con le piante, l’imposizione delle mani o attraverso formule segrete…
Il Secret e le forme di guarigione tradizionali
Per le società primitive le malattie erano un evento misterioso attribuito all’azione maligna di demoni e spiriti nemici che penetravano nel corpo e lo possedevano: l’unica possibilità di sfuggire al male risiedeva nell’esorcismo, nelle pratiche magiche e nei sortilegi. Nel 400 a.C. sorsero in Grecia le prime scuole e pratiche mediche che prevedevano riti sacrificali, purificazioni spirituali e cure del corpo: le malattie si generavano a seguito dell’alterazione dell’equilibrio interiore, per i medici greci corpo e spirito erano infatti due entità inscindibili ed era impensabile curare l’organismo senza intervenire anche sulla mente. Nel Medioevo riaffiorarono la superstizione, gli incantesimi, gli amuleti e i riti magici come unici mezzi terapeutici, ma nel 1500/1700 rifiorì l’interesse per le scienze naturali e la medicina: si svilupparono le autopsie, i primi studi anatomici e le indagini batteriologiche. Nel 1800/1900 si accentuò la scissione tra mente e corpo e, grazie al contributo di Freud, lo studio della malattia in relazione alle condizioni psicologiche del paziente ricevette un grande impulso.
In tutta Italia si sono conservate determinate pratiche empiriche legate ai metodi di cura tradizionali, senza troppa differenza tra Nord e Sud: l’utilizzo di rimedi d’origine vegetale e animale, assieme ai rituali magici, sono ancora molto diffusi e in ogni regione si possono trovare documentazioni di preghiere, orazioni e formule terapeutiche con specifiche varianti nei diversi modi di esecuzione.
Il Secret è una forma di guarigione specifica della Valle d’Aosta: esso consiste in un insieme di formule e preghiere tramandate nei secoli. La persona prescelta ottiene il dono, ovvero la capacità di poter guarire e alleviare il malessere degli esseri umani da un predecessore che l’ha scelto appositamente, diventando anch’egli un intermediario di Dio. Le formule dei Secret funzionano solamente se colui che le interpreta possiede questo prezioso dono: una persona comune, pur essendo a conoscenza della formula, non potrà guarire nessuno. I Secret praticati in Valle d’Aosta sono molto numerosi e vengono suddivisi in due gruppi: il primo comprende le formule per la rimozione di malattie (principalmente della pelle) e malesseri vari quali l’agitazione, la tosse, l’acne giovanile, i dolori addominali, l’eczema, le emorragie, i porri, i vermi, le verruche, le scottature, le ustioni, l’esaurimento nervoso, le distorsioni, il fuoco di sant’Antonio (herpes zoster), l’orticaria, dolori vari e avvelenamento, soprattutto da vipere. Il secondo raggruppa le formule di protezione durante i viaggi o contro le aggressioni, di prevenzione da incendi e furti o per ritrovare gli oggetti rubati o smarriti. Il Secret viene utilizzato anche per aiutare gli animali domestici e d’allevamento come le mucche, generalmente afflitti da problemi di darde che fa loro perdere il mantello peloso, o vittime di avvelenamento. Nel rituale per le scottature ricordo che l’operatore soffiava sull’ustione facendo dei segni della croce con il pollice pronunciando silenziosamente delle parole incomprensibili; nel Secret per le verruche invece veniva utilizzata una mela renetta che al termine della recita della formula veniva sotterrata: come in una sorta di transfert, il male veniva confinato nel frutto annullandosi con la sua stessa morte, decomponendosi.

Esistono poi pochissimi guaritori che possiedono la Prière Universelle, uno speciale Secret che pone rimedio a una serie più ampia di malattie: viene considerata un mezzo universale di richiesta d’aiuto soprannaturale per combattere tutti i mali che affliggono gli esseri umani e quelli che non vengono contemplati dalle formule specifiche. Conosciuta anche come Formula Generale, viene descritta come una lunga preghiera in lingua francese, molto difficile da imparare a memoria e molto molto preziosa.
Chi sono i guaritori?
Sono individui dotati di grande sensibilità ed empatia che cercano attraverso il loro intervento di alleviare il dolore delle persone derivante da mali curabili attraverso l’uso di formule, rituali e imposizione delle mani: la pratica viene effettuata prevalentemente da donne poiché in passato avevano il ruolo di raccogliere le erbe, preparare le decozioni e prendersi cura di bambini, anziani e ammalati, ma è svolta anche dagli uomini, generalmente noti come rabeilleur/conciaossa, in grado di curare con le loro grandi e forti mani. Gli operatori che praticano il Secret si descrivono come persone molto riservate, prive di aspirazioni di lauti guadagni che non amano assolutamente pubblicizzare la loro attività: si reputano consapevoli di aver ricevuto un dono con il quale possono solamente aiutare e lenire le sofferenze altrui senza fare miracoli… anzi, alcuni affermano che se si viene pagati l’esito del Secret viene automaticamente annullato. Gli operatori descrivono il loro rapporto con la medicina come una relazione pacifica e non certo competitiva, sottolineando che le formule di guarigione non hanno pretese di porre rimedio in modo miracoloso a mali incurabili, ma sono semplicemente un aiuto e un rimedio per calmare il dolore fisico e curare emorragie e malattie epidermiche. Nonostante l’abbandono del mondo rurale questa forma di guarigione alternativa non si è perduta sicuramente grazie al forte legame con le tradizioni del luogo: molti operatori oggigiorno sono pensionati e casalinghe.

Alcuni guaritori mi hanno spiegato che il Secret viene tramandato oralmente o per iscritto, spesso senza testimonianza o contatto diretto con il prescelto: egli si accorgerà nel tempo di avere ricevuto questo grande dono attraverso la concatenazione di eventi che lo porteranno al sapere poiché tutti i predestinati vengono guidati. Solamente dopo la morte del possessore il successore potrà iniziare a curare, ma se il Secret viene tramandato il giorno di Natale il potere può essere sdoppiato: possessore e adepto potranno quindi “operare” contemporaneamente senza dover attendere la morte del primo.
Per ricevere l’aiuto è necessario comunicare ai guaritori la diagnosi precisa della malattia: per l’esecuzione di alcune formule hanno bisogno della presenza del malato, mentre per altre è sufficiente conoscere nome, cognome e data di nascita del richiedente. Il Secret può avere i suoi effetti benefici anche se a richiederlo non è la persona sofferente, ma una terza.
Effetto placebo o mistero inspiegabile?
Il meccanismo del Secret e delle altre pratiche di guarigione alternativa rimane ancora avvolto da un’aura di mistero, in quanto non è possibile spiegare il processo mediante il quale una persona riesca a guarire a seguito della pronuncia di una formula, di una preghiera o al contatto fisico con un operatore. Chi si affida alla fede non ha bisogno di spiegazioni razionali poiché secondo loro la guarigione avviene per volontà e opera divina attraverso il guaritore, considerato un intermediario di Dio. Gli scettici e i non credenti cercano risposte nella scienza che però non è in grado di assecondarli poiché il fenomeno non si può spiegare a rigor di logica: attribuiscono quindi la forza della pratica di guarigione alternativa all’influenza sociale generata dal guaritore, vista come un’opera di suggestione e condizionamento che permette all’individuo di liberarsi autonomamente del lieve malore tramite persuasione, quasi come un effetto placebo. In questo caso il malato crede e si aspetta di guarire, indipendentemente dall’efficacia specifica della formula: l’attesa positiva della guarigione si traduce in una mobilitazione di endorfine che, con la loro azione analgesica, contribuiscono a modificare la percezione del dolore. Questo però non prova assolutamente le guarigioni di persone inconsapevoli di aver ricevuto il Secret.
La forma di guarigione valdostana, come espressamente evoca la parola stessa, suggerisce che questa pratica possiede un retrogusto prettamente segreto che rimarrà sempre tale per preservarla e proteggerla nel tempo. Quando si entra in contatto con un guaritore ci si deve fidare e affidare, senza porre domande e critiche, poiché egli si presenterà come una persona amica, senza secondi fini, con la pura e semplice intenzione di migliorare le condizioni di salute e apportare benessere.
Per ulteriori informazioni:
C. Pizzato, Influenza sociale e persuasione: il caso del Secret valdostano (2010), Tesi di Laurea consultabile presso il Fondo Valdostano della Biblioteca regionale di Aosta.
F. Cout, Secret. Formule di guarigione in uso in Valle d’Aosta, Ivrea, Priuli & Verlucca Editori, 1999.
http://www.anciensremedesjovencan.it/
Ciao a tutti, mi chiamo Caterina e sono giornalista, accompagnatrice turistica e guida museale. Nel tempo libero mi dedico alle altre mie passioni: l’arte, i viaggi e la promozione della mia amata regione, la Valle d’Aosta, un piccolo scrigno tutto da scoprire! Seguite i miei consigli per conoscere le curiosità e le meraviglie custodite tra le montagne più alte d’Europa. Siete pronti a partire?
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