Giovanni Fattori – Ragionata rielaborazione di unโimpressione

Nel corso degli anni sessanta Giovanni Fattori โ spesso ospite, con altri pittori macchiaioli, nella villa del critico Diego Martelli a Castiglioncello in Toscana โ definisce i caratteri piรน innovativi della sua maniera di guardare e rappresentare la realtร , dedicandosi al ritratto e a soggetti agresti. A quel periodo risalgono le prove piรน significative della sua produzione artistica. Una delle piรน note, conservata alla GAM di Firenze, รจ La rotonda dei bagni Palmieri, un sito balneare di Livorno frequentato dalla borghesia locale.
Il termine โmacchiaioliโ indica un gruppo di pittori italiani (Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Raffaello Sernesi, Telemaco Signorini, Giuseppe Abbati) che alla Prima esposizione nazionale, organizzata a Firenze nel 1861, espongono una serie di opere, per lo piรน paesaggi, svolte con la tecnica della pittura a macchia. Benchรฉ il fenomeno macchiaiolo venga comunemente associato alla Toscana โ con particolare riferimento a Firenze, dove il gruppo era solito riunirsi al Caffรจ Michelangelo, allora centro di vivaci discussioni artistiche โ esso ebbe portata nazionale, tanto da poter essere definito il primo movimento artistico dellโItalia postunitaria.
La novitร della tecnica, attraverso la quale si tende a restituire la natura cosรฌ come appare allโocchio senza lโartificiosa mediazione del disegno, รจ rappresentata dallโuso di colori netti e contrastanti, stesi con pennellate brevi e semplificate (per dirla in breve stesi a โtasselliโ). Ciรฒ corrisponde al desiderio di cogliere lโimpressione visiva dal vero, privilegiando, come gli impressionisti, scene occasionali di vita allโaperto immerse nella luce.
Vediamo ora come Fattori applica questi principi: la tavoletta รจ unโimpressione dal vero. Il colore nitido e fermo, contribuisce a definire un gioco cromatico a incastro di luci e ombre, ed รจ steso a bande e tasselli. Lโimmagine รจ strutturata pittoricamente per piani e bande di colore paralleli; il basso e lโalto sono delimitati dallโampia ombra della rotonda, segnata dalla luce che ne lambisce il bordo, e dalla fascia ocra della tenda, mentre il centro รจ costituito dalla striscia di mare turchino, dalla lingua di terra bruna e dalla distesa del cielo imbiancato. In questo spazio orizzontale trovano posto sintetiche figure di donne realizzate anchโesse a macchie.
Alcune analisi radiografiche hanno dimostrato una complessa elaborazione del dipinto, lungamente meditata dal pittore fra incertezze e ripensamenti. Molti dei particolari sono stati piรน volte modificati: le frange ai lati del tendone, per esempio, originariamente salivano in diagonale verso lโalto; mentre la donna con lo scialle rosso era pensata in un primo momento piรน a destra.
Come rivela anche un intero taccuino pieno di motivi e spunti che hanno poi trovato una definitiva sistemazione nella tavola, la semplicitร e lโimmediatezza rivelano in realtร unโattenta e studiata costruzione dellโimmagine.

Una prima laurea in Scienze dei Beni culturali e una specializzazione in Storia e critica dellโarte. Convinta aspirante insegnante, milanese di nascita, amante di tutto ciรฒ che รจ artistico!
La rubrica โFinestre sullโarteโ nasce per raccontare e condividere con voi ciรฒ che conosco su opere, artisti e correnti artistiche, raccontandole in brevi articoli di pochi minuti, come se fossero delle vere e proprie pillole da assumere una volta al giorno. Perciรฒ, se siete interessati ad approfondire la vostra conoscenza su questi temi, date unโocchiata ai miei articoli sul blog!
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