Sulle tracce di Napoleone a Milano

Nell’anno del bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte a Milano e in Lombardia fioriscono iniziative e mostre per ricordarne la figura, celebrandola o analizzandola criticamente.

Per i “non addetti ai lavori” è un’occasione imperdibile per conoscere i nuovi studi sull’epoca napoleonica e per far emergere il contributo che la presenza di Napoleone ha dato nel caratterizzare la fisionomia della città in un’epoca di grandi cambiamenti. Nell’arco di un solo ventennio, infatti, Napoleone ha influenzato Milano con un’intensità̀ e con un fervore mai visti prima. Questo è il motivo per cui ti voglio proporre una passeggiata che ti permetta di guardare la città con occhi più consapevoli.

Parti dal Duomo: forse tutti ricordano l’incoronazione di Napoleone, dopo quella parigina, al titolo di Re d’Italia, avvenuta all’interno della cattedrale il 26 maggio 1805. Tra l’altro venne utilizzato un oggetto molto particolare per celebrare l’Imperatore: la Corona ferrea, conservata nel Duomo di Monza.

Corona ferrea Wikipedia

Ma il Duomo, che noi vediamo ora con forme caratteristiche che ne fanno un “puntuto” simbolo della città, aveva all’epoca la facciata incompleta ed era privo di gran parte delle sue guglie.

Napoleone ordinò che la facciata della chiesa venisse velocemente terminata (lo sarà entro il 1813) insieme con il coronamento di guglie.

Non tutti sanno, però, che tra le statue che adornano l’esterno della cattedrale ce n’è una che rappresenta un santo particolare: san Napoleone. Questo santo non è mai menzionato prima del periodo napoleonico, è stato, quindi, inventato proprio per celebrare il nuovo sovrano!

Una celebrazione si tenne anche nel pomeriggio nell’antica basilica di S. Ambrogio in omaggio alla consuetudine di incoronare là, nel medioevo, i regnanti.

Napoleone vestiva un lungo e pesante mantello verde, riccamente ricamato e foderato, e alcune insegne e scettri che ora è possibile vedere nel Museo del Risorgimento di Milano.

Terminata la cerimonia religiosa ne avvenne una civile in un Palazzo che si trova accanto al Duomo. Sebbene sia molto importante e antico, e abbia ospitato molti regnanti e governatori, è proprio per essere stato un luogo legato al potere di Napoleone in Italia, che noi oggi lo chiamiamo Palazzo Reale!

Nel salone delle feste di questo palazzo, noto come Sala delle Cariatidi, erano esposti moltissimi dipinti che celebravano le battaglie vittoriose di Napoleone: i “Fasti napoleonici”. Purtroppo, il palazzo e il salone stesso furono bombardati durante la Seconda Guerra Mondiale e noi possiamo solo in parte, entrandoci magari in occasione di una mostra, infatti ora il Palazzo è una sede espositiva molto rinomata, apprezzare le ricche decorazioni dell’epoca. Alcuni affreschi strappati sono oggi conservati a Villa Carlotta sul lago di Como.

Non lontano dalla piazza del Duomo, c’è un altro luogo che ha un forte legame con Napoleone: il teatro alla Scala. Edificato nel 1776, ha però assunto grandissima importanza da quando Napoleone decise di farne il teatro dell’opera secondo solo a quello di Parigi.

La vita artistica del teatro si popolò, quindi, di importantissimi compositori, cantanti e strumentisti e Napoleone stesso apprezzò tanto gli spettacoli da mostrare la sua generosità inviando doni agli artisti più famosi, come nel caso di uno spadino da parata, da lui donato ad una soprano, ed ora conservato nell’annesso museo teatrale.

Percorrendo da piazza Scala la via a fianco del teatro, intitolata a G. Verdi, si giunge nel quartiere di Brera.

Anche in questa zona puoi facilmente ritrovare le tracce dell’azione di Napoleone, che fece trasportare moltissime opere d’arte prelevate da molte chiese di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna in un nuovo enorme museo, aperto al pubblico ed inaugurato il giorno del suo quarantesimo compleanno. Al centro del cortile d’ingresso del complesso di Brera, spicca una enorme statua di bronzo che raffigura proprio Napoleone come una divinità antica, greco/romana. Le vicende legate a questa statua e al suo modello in gesso collocato ora in Pinacoteca, sono piuttosto complesse, ma molto interessanti, soprattutto perché coinvolgono un artista rinomato: Antonio Canova.

Cortile di Brera con statua – Foto da grisenti.it

Non devi andare lontano per raggiungere il luogo in cui fu edificato il Castello Sforzesco: Napoleone fece progettare un grande centro direzionale con uffici e spazi per spettacoli che rinnovasse totalmente “avvolgendole” le strutture del Castello, riempiendone i fossati. Questo grandioso progetto non verrà mai completato, ma lascerà traccia nel cosiddetto Foro Bonaparte e nelle strutture più caratteristiche del Parco Sempione: l’Arena Civica (veniva usata per spattacoli, tra i quali le battaglie navali!) con la sfarzosa Palazzina Appiani e l’arco della Pace.

Come l’Arco della Pace doveva richiamare alla memoria i trionfi militari degli antichi romani, così le porte della città di Milano dovevano ricordare le vittorie più importanti del sovrano.

A testimonianza di questo progetto rimane il monumento che ora viene indicato come Porta Ticinese, ma che fu costruito come Porta Marengo (località dove Napoleone sconfisse gli Austriaci il 14 giugno 1800).

Probabilmente conoscerai già un altro luogo molto noto di Milano che è legato all’Imparatore: è via Montenapoleone. Famosa oggi per i marchi della moda internazionale, era stata scelta dagli Austriaci come sede del Monte di Pietà (importante istituzione finanziaria) detto di Santa Teresa, che prenderà poi il nome di Monte di Napoleone, nonostante nella zona l’istituzione non ci sia più la città ha ricordato questo fatto coniando questo ormai famoso toponimo.

Finora hai passeggiato col naso all’insù visitando molti luoghi simbolo di Milano, ma se tu volessi andare anche per musei, troveresti tanti spunti interessanti. Tra i molti ritratti di Napoleone, puoi vederne uno veramente “milanese” alla Pinacoteca Ambrosiana, dove troviamo anche un vero e proprio cimelio: i guanti che Napoleone indossava a Waterloo il 18/06/1815.

In questo periodo in Pinacoteca di Brera è esposto un altro dipinto di Andrea Appiani che raffigura Napoleone incoronato, mentre in Biblioteca di Brera ti aspetta la mostra temporanea dell’autografo de “il cinque maggio” di Alessandro Manzoni. Si intitola “La Milano di Napoleone. Un laboratorio di idee rivoluzionarie 1796-1821” ed è visitabile fino al 10 luglio. Sempre in centro, stavolta alla Galleria Carlo Orsi (in via Bagutta, 14) puoi vedere altri ritratti e documenti che ti proiettano indietro nel tempo!!!

Le iniziative culturali sono moltissime: non hai che l’imbarazzo della scelta per le tue esplorazioni. E, se volessi qualcuno che ti guidi, non esitare a contattarmi!


Vorresti organizzare una visita guidata qui?

Clicca qui e compila il form: selezioneremo per te la giusta Guida turistica, escursionistica o esperienziale che possa accompagnarti alla scoperta del territorio secondo le tue preferenze e il tuo budget!

Seguici sui canali social per non perdere novità, eventi, consigli e idee per il tuo tempo libero:


SARA NUZZI
Da quando ho memoria dei fatti della mia vita, ricordo che in famiglia siamo sempre andati a scoprire musei e monumenti di ogni luogo visitato. Sono cresciuta col desiderio di capire sempre di più luoghi, monumenti, persone, vite. Ho frequentato l’Università Statale, dove mi sono laureata in lettere classiche, indirizzo archeologico, e dove ho inoltre conseguito, dopo aver frequentato con borsa di studio, il Diploma di Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica. In quel periodo mi sono specializzata nella conoscenza delle vicende storiche della Magna Grecia e ho cominciato a lavorare nel campo della divulgazione. Da allora, infatti, collaboro con la società che fornisce attività didattiche al Museo Archeologico. Ho esperienza anche in campo etnografico, avendo vinto nel 2009 un bando per attività divulgative nei musei di Sondrio, Bormio, Valfurva. Col tempo ho però ampliato i miei interessi al territorio della Lombardia e ad altri ambiti: un incarico presso il Museo Etnografico Testorelli (SO) e il conseguimento dei patentini di Guida e Accompagnatore turistico, mi hanno spinta ad interessarmi del mondo a 360 gradi e a proporre itinerari tematici disparati. Ho voluto impegnarmi anche per la mia categoria, spesso misconosciuta, assumento la carica di Consigliera nell’associazione di guide Confguide-Gitec e contestualmente opero nel Consiglio del Terziario Donna di Confcommercio Milano-MonzaBrianza-Lodi. Sulla mia Pagina FB trovate i podcast di una recentissima  collaborazione con radio RPL in cui illustro itinerari dedicati alla riscoperta di Milano e della Valtellina.

Rispondi