Escursione in fuoristrada ad Orgosolo (NU)

Alla scoperta del Supramonte e delle tradizioni Barbaricine

Oggi ho deciso di portarvi in luogo differente dagli ultimi articoli. Sino ad oggi vi ho raccontato della regione storica della Baronia, ma oggi parleremo di Orgosolo e del Supramonte. Il nostro tour ci porterà alla scoperta del ricco patrimonio naturalistico e culturale del paese di Orgosolo.

Orgosolo sorge sulle pendici del Monte Lisorgòni. Il nome potrebbe derivare dal toponimo protosardo orgosa, ovvero territorio ricco d’acqua. Il paese domina le vallate di ‘Lo’hòe’ e di ‘Soràsi’, dove scorre il fiume Cedrino. Proprio il fiume, che scorre sino alla Baronia di Orosei per gettarsi tra le acque cristalline dell’omonimo Golfo, sarà l’elemento che unisce il Supramonte e il mio paese, Orosei.

Il suo territorio è frequentato sin dall’età neolitica ed è ricco di testimonianze e dolmen. Con il nostro tour la prima tappa è proprio il sito archeologico delle tombe dei giganti di Madau, bellissima testimonianza della civiltà nuragica nel territorio di Fonni a poca distanza dalla famosa frazione di Pratobello. Le tombe risalgono all’età del bronzo e furono scavate e restaurate dall’archeologo Giovanni Lilliu. Si tratta di 4 sepolture rivolte a sud-est di cui una avente il corpo tombale lungo più di 20 metri e costruita su di una tomba più antica di circa 3000 anni fa.

Ripartendo con il fuoristrada passiamo davanti alla frazione di Pratobello, un piccolo borgo con chiesa, scuola e abitazioni, costruito per ospitare i militari che avrebbero dovuto lavorare nel poligono di tiro, nella zona dei pascoli di Pratobello, tra Fonni e Orgosolo, secondo le intenzioni dello Stato italiano. Gli edifici vennero costruiti, ma nel 1969, tutto il paese di Orgosolo attuò una rivolta pacifica che durò una settimana occupando i campi ottenendo l’abbandono di Pratobello e la rinuncia dello Stato alla costruzione del poligono di tiro permanente. La Sardegna possiede da sola più del 60% delle servitù militari italiane arrecando all’isola notevoli disagi e problemi di salute e di ordine pubblico agli abitanti.

I fatti di Pratobello alimentarono il movimento muralista nato proprio in quegli anni e che ha trasformato il paese in un vero e proprio museo a cielo aperto.

Dal villaggio di Pratobello si prosegue verso il Supramonte, toponimo orgolese che sta ad indicare i monti sopra il paese dove gli abitanti si recavano per l’allevamento del bestiame, ed ora diffuso come toponimo di tutto l’ampio altopiano calcareo di 25.000 ettari ricadente nella parte della Sardegna centro-orientale e sino al Golfo di Orosei. Qui la natura la fa da padrona sfoggiando tutta la sua bellezza. Il territorio di Orgosolo possiede infatti le foreste più belle ed antiche della Sardegna ed anche le ultime foreste di leccio vergini di tutto il continente europeo. La foresta di Sas Baddes. Un’oasi di biodiversità importantissima da salvaguardare per le generazioni future. Qui visiteremo la cima del tacco calcareo di Monte San Giovanni (1316 m. s.l.m) dove godremo di uno dei più bei paesaggi della Sardegna.

Al termine della passeggiata a Monte San Giovanni è ormai giunta l’ora di pranzo e con i fuoristrada ci dirigiamo verso Monte Fumai, il tacco gemello di Monte San Giovanni. Trai i due tacchi calcarei nasce il fiume Cedrino, che dopo 80 km c.a. sfocia nel mare cristallino ad Orosei. Qui ci attendono Martino e Michele per deliziarci con un ottimo pranzo tipico a base di prodotti genuini a km 0 prodotti da lui e dalla sua famiglia. Formaggio pecorino, insaccati di maiale, pecora bollita, maialetto arrosto e vino cannonau. Una delizia per il palato! Al termine del pranzo non può non mancare un buon digestivo a base di mito o acquavite ed un dolce tipico.

Prima di raggiungere il paese per una visita d’obbligo ai murales visitiamo il vecchio insediamento pastorale teatro del film documentario Bandito a Orgosolo di Vittorio De Seta girato nel 1961, basato sulla storia di un pastore che da vittima di un’ingiustizia si ritrova a scappare nel Supramonte trasformandosi in bandito.

Giunti nel paese visitiamo il centro storico del paese per osservare alcuni dei murales che si trovano nel paese. Il primo murale a Orgosolo fu realizzato nel 1969 da Dioniso, un gruppo di anarchici milanesi. Pochi anni dopo, nel 1975, il professor Francesco Del Casino, di origine senese, insieme agli alunni della scuola media realizza altri murales ai quali si aggiunsero negli anni quelli realizzati da alcuni artisti locali. Nati come mezzi di protesta volti ad esprimere la passione politica e sociale degli anni ’60 e ’70 in Sardegna, ora parlano e raccontano i temi più disparati di un mondo globalizzato e profondamente cambiato rispetto alla Sardegna di quegli anni.

Il nostro tour giunge al termine con la speranza di aver incrementato la conoscenza della nostra isola senza tralasciare gli spunti gastronomici di cui la Sardegna è ricca.

Chi volesse visitare questi bellissimi luoghi può contattarmi ai seguenti recapiti:
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Ciao, mi chiamo Simone e sono una Guida Ambientale Escursionistica della Sardegna e guida AIGAE. La mia passione per la natura mi ha spinto a conseguire la laurea in Scienze Naturali e a diventare una guida.
Sono nato e vissuto in Sardegna tutta la vita, tranne che per alcuni periodi all’estero per l’Università, lo studio delle lingue straniere e i viaggi. Negli anni dell’Università, la speleologia mi ha permesso di vivere e di scoprire la natura con spirito d’avventura e di appassionarmi agli sport outdoor. Così, finiti gli studi, ho deciso di lavorare cercando di dedicare il mio tempo alle mie passioni.
Dal 2014 lavoro come GAE e nel 2016 ho conseguito anche il titolo di Tecnico di Base della Federazione Italiana Canoa Kayak. Da allora, tramite il mio lavoro cerco di condividere le mie conoscenze con chi volesse vivere e conoscere la Sardegna, per le bellissime montagne, il mare e la cultura del nostro antico popolo. Chi volesse esplorare e visitare il cuore pulsante della Sardegna, nascosto sotto la sabbia delle nostre meravigliose spiagge, può contattare Orosei AdvenTours. I nostri tour sono originali e fondati sul principio del turismo sostenibile, nel rispetto di tutti gli equilibri necessari per un’esperienza turistica sana, sostenibile e redditizia per tutti gli attori coinvolti. Vi aspetto in Sardegna!

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