Venezia d’autore – Le isole minori della laguna di Venezia

Avete mai sentito parlare delle isole minori di Venezia?

Quando si pensa alle isole della laguna di Venezia ci vengono sempre in mente questi nomi: Murano, Burano e Torcello.

La prima celebre per la produzione del vetro artigianale (anche se andrebbe ricordata al pari la meravigliosa Basilica dei Santi Maria e Donato), la seconda per le case colorate (il campanile storto, i ristoranti di pesce e i biscotti bussolai), la terza per esser stata la culla della civiltà veneziana (per ospitare l’antichissima Basilica di Santa Maria Assunta e per qualcuno luogo di memorie hemingwaiane).

Niente da ridire, se è la vostra prima volta a Venezia, non potete non visitarle.

Ma se, come accade molto spesso, una volta messo piede una prima volta su questa particolarissima laguna, vi dovesse venir voglia di tornarci, sappiate che c’è tutto un mondo da scoprire oltre alle tre celebrità!

Accenneremo qui solo ad alcune delle isole minori di Venezia che, ognuna per motivi diversi, vale la pena di visitare al pari, se non di più, delle tre isole summenzionate.

San Francesco del Deserto

Piccola isola, a poca distanza da Burano, di proprietà dei frati francescani, ma visitabile (ad orari prestabiliti). Un suggestivo monastero nascosto tra cipressi, giardini fioriti e barene lagunari. Una vera e propria oasi di pace.
San Francesco stesso si è fermato qui dopo il viaggio in Terrasanta (su navi veneziane).

Non ci sono mezzi pubblici per arrivare qui, ma se contattate il monastero per tempo, vi vengono a prendere in barca privata.

San Lazzaro degli Armeni

Ancora un monastero, ma questa volta si parla e si respira armeno. Situata in laguna sud, a pochi minuti da San Marco (vaporetto linea 20 da San Zaccaria) l’isola ospita un museo di cultura armena di estremo interesse sia in quantità che in qualità (spettacolare la biblioteca!). Visitabile solo su prenotazione.

La Certosa

Inizialmente abitata da monaci agostiniani, che ne avevano ricavato orti e vigne, poi caserma napoleonica, infine abbandonata, è un raro esempio di imprenditoria illuminata, dato che in epoca recente venne acquistata da privati che la bonificarono e la trasformarono in un centro velistico,

con tanto di piccolo albergo, ristorante e un grande parco aperto al pubblico, dove i veneziani amano recarsi per il picnic o la passeggiata domenicale.
Raggiungibile con le linee dei vaporetti 4.1 o 4.2

Sant’Erasmo

Isola della laguna nord, seconda per estensione dopo Venezia stessa. Da sempre “l’orto di Venezia” per antonomasia, l’isola è ancor oggi quasi interamente coltivata (tra le prelibatezze locali indimenticabili: le castraure, il delizioso Carciofio Violetto!). I veneziani vengono qui per la spiaggia e per biciclettare. 
L’isola è raggiungibile con il vaporetto linea 13.

E questa è solo la punta dell’iceberg, prendetevi quindi il tempo di esplorare anche le altre isole!
Un piccolo consiglio: da poco tempo è attivo un nuovo servizio “Barca & Bici” che vi permette di raggiungere alcune isole della laguna in barca e di esplorarle poi in sella alla vostra bicicletta (o presa a noleggio). Un modo alternativo, sano ed ecologico per visitare la laguna di Venezia.


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Walter Fano, nato da padre piemontese e madre veneta, ha vissuto per lo più tra Torino, Milano e Venezia, ma è in quest’ultima che si sente a “casa”. Appassionato di storia dell’arte decide di diventare guida turistica, ma con un’impronta meno accademica e più narrativa (le date e i nomi si dimenticano facilmente, le storie no). Crea l’associazione “L’altra Venezia” con l’intento di mostrare ai viaggiatori più sensibili e curiosi una Venezia meno turistica e più autentica.

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