Scopriamo insieme la Capitale Italiana della Cultura 2022
L’isola di Procida, designata come Capitale della Cultura 2022, è la più piccola delle isole del golfo partenopeo ed è legata geologicamente alla costa flegrea. L’isola di appena 4 kmq si presenta ancora oggi come un’isola tutta da “scoprire” e affascina tutti i viaggiatori per la sua caratteristica architettura e i suoi colori.

Per il grande evento l’isola si sta preparando con tante iniziative, mostre e nuovi spazi da restituire alla collettività a partire dal Borgo di Terra Murata che rappresenta il cuore dell’isola.
Il borgo si erge sul ciglio della parete tufacea a picco sul mare. Questo singolare quartiere-città, che racchiude fra le mura casette con corti e giardini, chiese, palazzi e il castello, è rimasto pressoché intatto per trecento anni. Palazzo D’Avalos è l’edificio dominante il borgo e risale al 1563 quando il cardinale Innico d’Avalos avviò la costruzione del Palazzo e delle mura fortificate attorno all’abitato. Il palazzo rimase alla famiglia d’Avalos sino agli inizi del XVIII secolo; divenne quindi palazzo reale, in seguito collegio militare e infine carcere fino al 1988.

Proprio nei pressi dell’ex carcere è stata ripulita un’area di 5.000 mq, un parco pubblico ribattezzato come “Il giardino sul mare dell’incanto” il cui nome poetico ben si presta alla natura del luogo, caratterizzata da piante di macchia mediterranea e bellissimi scorci sull’isola.
Dall’ex carcere borbonico si sono avviate già da tempo una serie di attività culturali, a partire dall’istallazione di Alfredo Pirri, e si stanno raccogliendo le adesioni di importanti artisti internazionali per gli eventi in programma l’anno prossimo.
Il Conservatorio delle Orfane rappresenta uno dei nuclei più antichi della Terra Murata. Noto come Palazzo De Iorio, è ritenuto la dimora di Giovanni da Procida, primo feudatario dell’isola. Nel ‘600 divenne un conservatorio per le fanciulle procidane rimaste orfane a causa della peste. Dopo i recenti restauri è divenuto “Palazzo della cultura” e ospita una sede dell’Università Orientale di Napoli.
Uno degli scrigni d’arte dell’isola è sicuramente l’Abbazia di San Michele.

L’impianto è costituito da molteplici stratificazioni avvenute a partire dal XV secolo. L’abbazia, con tre navate e diciassette altari, è una delle più importanti dell’Italia meridionale. Vi si trovano numerose opere d’arte, come una tela raffigurante San Michele al centro del soffitto a cassettoni, il coro ligneo del XVII secolo, i marmi policromi e l’antico battistero.
Molto importanti saranno anche le mostre in programma come “Le origine greche dell’Italia meridionale” in collaborazione con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Uno dei cardini su cui si sta puntando per lo sviluppo dell’isola quindi è proprio la cultura, intesa come ponte per unire le persone. Un tema quanto mai attuale, soprattutto in questo momento storico, in quanto la cultura non isola e la recente pandemia ce l’ha dimostrato. Una cultura che per la natura stessa dell’isola, passa anche dal mare, come luogo di esplorazione e conoscenza.
Continuando a parlare di mare si segnalano inoltre le tante spiagge e marine che caratterizzano l’isola come Marina di Corricella, un porticciolo che sorprende con la sua deliziosa architettura di casette intricate e ammassate l’una sull’altra; Marina di Chiaiolella, un’incantevole insenatura semicircolare chiusa dal promontorio di Santa Margherita Vecchia. Il lungomare è la passeggiata turistica per eccellenza dell’isola, con la magnifica spiaggia incastonata nella baia da dove si ammira anche Vivara, un isolotto di circa 36 ettari collegato all’isola di Procida da un ponte di servizio dell’acquedotto. Assieme al promontorio di Santa Margherita, costituisce i resti di un cratere vulcanico nato circa 40.000 anni fa, ed è una riserva Naturale Statale per lo studio e la protezione della flora e della fauna.

Una delle più belle spiagge dell’isola è sicuramente la Spiaggia del Pozzo Vecchio. La spiaggia che si trova sul versante occidentale dell’isola è chiamata anche la Spiaggia del Postino, è qui infatti che fu girata una delle scene più intense del celebre film del 1994.
Ci sarebbe ancora tantissimo altro da raccontare, ma mi fermo qui sperando di aver incuriosito i lettori del blog Posti e Pasti. A presto e ci vediamo a Procida!
Arcangelo Pisano, Guida Turistica Regione Campania
Flegreo di nascita e napoletano per identità culturale, ho maturato un’ esperienza decennale nell’accompagnamento di singoli e gruppi alla scoperta dei tesori del territorio campano. La passione per il trekking urbano e quello naturalistico mi permette di offrire servizi di guida che spaziano a 360 gradi su quella che è l’offerta culturale del territorio, con particolare attenzione all’ artigianato e all’enogastronomia. Svolgo da diversi anni laboratori di teatro e scrivo articoli per magazine che si occupano di turismo.
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