Quando si parla di Emilia-Romagna si pensa subito alla riviera e al buon cibo. La tumultuosa storia regionale perรฒ ci ha regalato anche diverse fortezze e borghi fortificati. Vi avevo giร parlato di Vignola, la mia cittร natale, ma oggi voglio portarvi nel piacentino, ovvero lโestremo ovest della regione.
La provincia di Piacenza ha una storia turbolenta. Dopo il XIV secolo quando cominciano a consolidarsi le signorie nella regione a Piacenza stenta ad emergere una casata potente che possa dare continuitร ad uno stato autonomo, quindi la cittร vivrร per secoli unโalternanza di dominazioni di altre cittร e di momenti di autonomia. I Visconti di Milano lasceranno tracce importanti, ma poi anche i Farnese di Parma. I piccoli centri governati da famiglie meno famose hanno perรฒ avuto modo di prosperare e ovviamente erano i nuclei attorno ai quali organizzare eventuali difese, quindi erano sempre ben fortificati e protetti da imponenti fortezze. Molte sono rimaste e oggi vi parlo di tre di queste (piรน un bonus).
CastellโArquato
Questo รจ uno dei borghi considerati fra i piรน belli dโItalia e non posso che esse dโaccordo. Il borgo รจ molto ben ristrutturato e sorge su una collina che domina la valle sottostante. La fortezza fu costruita nella metร del XIV secolo dai Visconti, per poi passare a metร del โ400 agli Sforza che la governarono fino allโinizio del โ700 quando divenne parte del ducato di Parma.
Nella parte piรน alta del castello e ben visibile da lontano sorge la fortezza. Per chi conosce lโEmilia si renderร conto immediatamente come sembri strana e fuori luogo. ร costruita infatti con canoni militari ed estetici tipici del milanese e del veronese. Torri e mura esterne non hanno beccatelli e caditoie, quindi nessuna sporgenza: salgono dritte e affusolate verso il cielo. Le torri difensive poi non sono chiuse: avevano infatti solo scopo difensivo. Sono fatte a โUโ, quindi con il lato verso la corte interna mancante: una soluzione ottimale perchรฉ impediva che se il nemico le avesse occupate scalandole non avrebbe potuto usarle come punto di attacco verso i difensori al centro. Fa eccezione lโimponente mastio, che guarda da un lato la fortezza e dallโaltro il borgo.
Tutto attorno sorge il centro abitato, con le sue ripide e strette stradine dallโaria tipicamente medievale. Tantissime case sono state ristrutturate mantenendone lo stile, quindi camminarvi attraverso รจ piacevole e gradevole.
Allโinterno del centro storico si trova poi unโaltra particolaritร : il museo geologico Cortesi. Se in generale tutte le colline emiliane sono ricche di argilla e di giacimenti fossili, il piacentino ha alcune sue peculiaritร (tanto che esiste un periodo geologico chiamato piacenziano). Sono state trovati in questa zona parecchi reperti di cetacei del pliocene (balene e delfini), che poi dopo lo studio sono stati raccolti ed esposti nel museo.


Vigoleno
Per gli amanti del medioevo come me un altro borgo imperdibile รจ Vigoleno, a non molta distanza da CastellโArquato. Anche qua ci troviamo sulle colline e la posizione รจ sicuramente panoramica.
Caratteristica di questo borgo รจ il lungo e stretto rivellino, una difesa fortificata avanzata di fronte al portone principale vero e proprio. Aveva una funzione molto chiara: un nemico che avesse voluto entrare senza scavalcare le alte mura esterne si sarebbe trovato intrappolato in uno spazio ristretto dove poteva essere colpito dallโalto da diverse direzioni.
Anche in questo caso lโingresso รจ dominato da un mastio molto imponente, con la funzione di torre di avvistamento, di difesa e deposito di munizioni. Un camminamento lo collega con la parte abitata dai signori del castello: per secoli la famiglia Scotti. Questa famiglia lo modificรฒ nel corso dei secoli, trasformandolo in una elegante residenza, funzione che รจ rimasta anche nello scorso secolo quando i nuovi proprietari lo resero uno dei salotti culturali piรน rinomati della zona.
Il borgo conserva unโampia parte delle mura esterne che lo cingono e quindi appare come lo era secoli fa. Le case in pietra e mattoni non fanno che accentuare lโeffetto di un salto nel passato. Un passato reale e tangibile, arricchito poi dalla chiesa romanica dedicata a San Giorgio.
Un motivo in piรน per andare a Vigoleno รจ la presenza dellโEnoteca Piacentina, una cantina dove poter degustare i vini tipici di questa provincia poco conosciuta. Bonarda, Barbera, Gutturnio, Ortrugo, Vin Santo sono solo alcune delle DOC locali.




Castello di Rivalta
Su uno sperone che si affaccia sul fiume Trebbia sorge il Castello di Rivalta. Anche la sua storia รจ molto antica, dato che viene citato giร in documenti altomedievali. ร perรฒ dal XIV secolo che comincia ad assumere maggiori glorie, da quando cioรจ viene infeudato alla famiglia Landi. Questa รจ una antica famiglia nobiliare piacentina ed ha una caratteristica: รจ ancora la proprietaria del castello (con il cognome di Zanardi Landi). Nella metร del XV secolo il conte avviรฒ una importante serie di ristrutturazioni, per trasformare la fortezza in una abitazione adatta al suo status e prestigio.
Oltre alla fortezza si cominciรฒ anche a trasformare lโintero borgo, che da sempre รจ un castello di proprietร famigliare. Ha mantenuto intatto il suo aspetto tardo medievale anche in occasione degli ultimi importanti restauri, quando negli anni โ90 la contessa decise di ristrutturare il borgo rendendolo un piccolo gioiello.
In quellโoccasione il castello venne anche in parte aperto alle visite (lโaltra parte รจ costituita dalle stanze dove la famiglia vive tuttโora). ร quindi un castello che ha perso gran parte dellโaspetto medievale, ma non per questo รจ meno bello.
La visita รจ abbastanza lunga, ma molto eclettica, perchรฉ oltre a diversi arredi originali nelle stanze sono custodite anche diverse collezioni. I conti sono stati spesso infatti appassionati di armi e uniformi, quindi ospitano una collezione molto vasta che va dalle armature rinascimentali alle uniformi delle guerre mondiali. Con alcuni pezzi rari e prestigiosi, come un paio di bandiere di guerra delle navi che parteciparono alla battaglia di Lepanto. Una collezione curiosa in mostra รจ quella delle โvedute prospetticheโ: queste erano una sorta di cartoline che nel XVIII secolo i partecipanti al Grand Tour acquistavano come ricordo.




Grazzano Visconti
Chi conosco il posto dirร : โoddio! Perchรฉ un amante del medioevo visita quel posto?โ Spieghiamo: il borgo di Grazzano Visconti รจ un falso: il castello giร esisteva dal XIV secolo, cosรฌ come era giร presente la piccola chiesa (anche se pesantemente restaurata nel XVII secolo), ma nei primi anni del โ900 il milanese Giuseppe Visconti di Modrone acquista tutto per costruire un suo piccolo borgo in stile medievale. Di originale non si salverร quasi nulla.
Perchรฉ visitarlo allora? Perchรฉ il periodo fra fine โ800 e inizio del secolo successivo รจ quello del cosiddetto revivalismo medievale o neogotico. ร un periodo dove in diverse zone dโEuropa si tende a costruire o ristrutturare edifici donandogli un aspetto medievale. Con un problemone: viene proiettata sul medioevo lโimpressione in voga al momento, ma che non รจ completamente corretta. Viene cioรจ costruita una idea del medioevo che poi permeerร tutto lโimmaginario collettivo fino ai giorni nostri.
Il Medioevo si va quindi popolando di streghe che volano a cavallo delle scope, di inquisitori crudeli e senza scrupoli che inventano i modi piรน fantasiosi e crudeli per torturare la gente, di nobili colti e fascinosi, di mostri e fantasmi. Tutte cose in gran parte smentite poi dalla storia ufficiale, ma ritenute ancora vere dalla maggioranza delle persone. E quindi qui troviamo nel borgo il negozio di magia, la mostra degli strumenti di tortura, le leggende di fantasmi…
Quindi visitare il borgo non vi renderร piรน istruiti sul medioevo, ma potrร essere lo stesso istruttivo sul notare come un breve periodo di revival ha saputo modificare cosรฌ tanto la percezione di unโepoca cosรฌ vasta ed eterogenea durata quasi mille anni.



Buona visita… vi aspetto!
RICCARDO SOLI
Sono Riccardo Soli, guida turistica abilitata dalla regione Emilia-Romagna. Nato nella provincia modenese 46 anni fa e qua sempre vissuto, da alcuni anni ho trasformato una passione in una professione diventando guida e accompagnatore turistico. Lavoro tanto con i turisti stranieri che vogliono conoscere la mia regione, occupandomi in prevalenza di enogastronomia e motori: due temi che dalle nostre parti sono sicuramente molto ricchi! Amo molto anche la storia ed รจ bellissimo ragionare sugli intrecci che si sono susseguiti in una regione che essendo in mezzo ha visto passare praticamente tutti gli eventi e personaggi storici italiani.
Vi racconterรฒ della mia terra, magari di qualche specialitร , qualche curiositร o qualche monumento.
Contatti
E-mail: riccardo@soli.info
Sito internet: www.soli.info