Campania da gustare – Un viaggio nell’antica Puteoli (NA)

Pozzuoli si trova nel cuore dei Campi Flegrei e conserva tracce significative del suo glorioso passato. Una città antichissima la cui fondazione si fa risalire ai greci nel V sec. a.C., quando sull’acropoli del Rione Terra fondarono la mitica Dicearchia (governo dei giusti). Se del periodo greco però non sono sopravvissute tracce, numerose invece sono le testimonianze del suo periodo romano.

Pozzuoli nel 194 a.C. divenne colonia romana col nome di Colonia Flavia Puteolana e crebbe in prestigio soprattutto grazie al porto e alla sua posizione geografica, in modo particolare per la vicinanza a Napoli verso sud e a Cuma ad ovest.

Il porto dell’antica Puteoli, prima ancora di quello di Ostia, divenne il porto più importante di Roma soprattutto quando Augusto conquistò l’Egitto trasformandolo nel granaio dell’impero.

Oggi per chi visita Pozzuoli, non può mancare di vedere il macellum – Tempio di Serapide; l’antico mercato puteolano è il monumento simbolo della città e che oggi è possibile visitare anche all’interno. Una struttura enorme, di forma quadrangolare avendo i lati di lunghezza di circa 45*43metri.

Le botteghe si aprivano alternativamente verso l’esterno e l’interno del macellum, e dove di fronte si trovano le colonne che costituivano la struttura porticata del mercato che doveva essere su due livelli. La cospicua presenza di marmi e colonne la dice lunga sull’importanza e sulla ricchezza di questo mercato, la cui monumentalità è rappresentata dalle tre colonne in prossimità dell’abside, testimoni millenari del bradisismo flegreo (lento movimento del suolo verso l’alto e verso il basso): sulle colonne, infatti, si possono riconoscere i segni lasciati dai molluschi marini.

Se il macellum è il monumento simbolo di Pozzuoli, il Rione Terra costituisce il cuore della città, sia da un punto di vista storico ma anche e soprattutto sociale ed antropologico. Come già detto la rocca costituisce il luogo del primo insediamento greco di Pozzuoli, un’area che è stata abitata per oltre 2000 anni, fino al 1970 quando una nuova crisi bradisismica ha reso necessaria l’evacuazione dell’area.

Oggi quest’angolo di Pozzuoli è sempre più frequentato da turisti, gli scavi infatti hanno portato alla luce la città romana coi suoi cardini, decumani, botteghe e il bellissimo Tempio di Augusto. Il Rione Terra costituisce il più grande cantiere archeologico all’interno di una città presente in Italia. Recentemente il percorso di visita si è ulteriormente allargato restituendo alla collettività e ai turisti un itinerario archeologico tra i più suggestivi della Regione Campania e non solo.

Puteoli col tempo si è andata ad ingrandire, soprattutto col passaggio dall’età repubblicana a quell’imperiale motivo per cui furono costruiti due anfiteatri. Del primo e più antico anfiteatro oggi non si conservano che poche tracce. L’anfiteatro minore fu abbandonato per andare incontro allo sviluppo della città che rese necessario un anfiteatro molto più grande.

L’anfiteatro che oggi si visita appartiene all’epoca Flavia, forse addirittura neroniana, e dove si possono ammirare i suoi sotterranei perfettamente conservati, parte della cavea e l’arena che è la terza più grande dopo quella del Colosseo e di Santa Maria Capua Vetere.

L’articolo rientra nella rubrica Campania da Gustare, per cui non può mancare un consiglio enogastronomico sulla zona: il pesce azzurro è la specialità di Pozzuoli, pertanto i tanti ristoranti della zona hanno una cucina a base di pesce.

Non vi resta che scoprire da vicino questi bellissimi luoghi, ancora meglio con dei percorsi di Walking tour per apprezzare meglio la città moderna e quella antica!


Arcangelo Pisano, Guida Turistica Regione Campania
Flegreo di nascita e napoletano per identità culturale, ho maturato un’ esperienza decennale nell’accompagnamento di singoli e gruppi alla scoperta dei tesori del territorio campano. La passione per il trekking urbano e quello naturalistico mi permette di offrire servizi di guida che spaziano a 360 gradi su quella che è l’offerta culturale del territorio, con particolare attenzione all’ artigianato e all’enogastronomia. Svolgo da diversi anni laboratori di teatro e scrivo articoli per magazine che si occupano di turismo.

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