La Ciociaria (FR): borghi, città, trekking e piatti tipici

 

La Ciociaria è un’interessante ed accogliente terra  della Regione Lazio,  che conserva le sue tradizioni ricche di eventi storici e sagre popolari che ne sottolineano lo spirito di accoglienza e di partecipazione grazie alla spontanea predisposizione dei suoi abitanti ad offrire al visitatore un momento di relax e di stacco salutare.

Essa rappresenta un’ottima idea per un’escursione fuori porta molto accessibile perché vicina a Roma per rilassarsi nel verde della natura e per partecipare emotivamente alle varie opportunità che offre. Scopriamo insieme le più belle zone da visitare e i piatti tipici del territorio!

Anagni

Anagni è una città molto importante: al tempo dei Romani era protetta da alte mura chiamate “Arcazzi”. Esse risalivano al secondo secolo a.C., più o meno dello stesso periodo storico delle mura serviane che proteggevano l’antica  Roma.

Anagni

Questa città, soprattutto nel medioevo, ricoprì un ruolo molto prestigioso, quando fu costruita la sua Basilica in stile romanico-gotico: la Cattedrale di Santa Maria Annunziata (1072 – 1104), visitabile oggi anche con le guide autorizzate locali contingentando e prenotando le visite guidate che comprendono anche altri preziosi ambienti della Cattedrale.

Essa fu eretta ad opera del Vescovo Pietro da Salerno, ivi sepolto, e grazie alla munificenza dell’Imperatore d’Oriente Michele VII Ducas, imperatore di Bisanzio che era stato miracolosamente guarito per intercessione di San Magno.

La chiesa ha il titolo di Basilica Minore è anche sede vescovile della diocesi Anagni-Alatri. Come da fonti storiche, la città di Anagni dette i prestigiosi natali a ben quattro Pontefici: Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII.

La loro frequente presenza in città spiega il perché la Cattedrale fu sede di importanti fatti storici come il “pactum anagninum”, la trattativa tra il Papato e l’Impero, e cioè tra il Potere Spirituale e quello Temporale che hanno da sempre caratterizzato gran parte del medioevo e anche oltre.

In Cattedrale avvenne la canonizzazione di San Bernardo di Chiaravalle, Santa Chiara d’Assisi, del Re d’Inghilterra Edoardo II Confessore, e San Pietro Eremita. Da essa, però, partirono però anche molte scomuniche, come ad esempio quella contro l’antipapa Ottaviano Monticelli e contro gli Imperatori Federico Barbarossa Federico II e Manfredi. 

Quando il Papa scomunicava un Imperatore erano guai, perché quest’ultimo automaticamente perdeva molti dei suoi sostenitori e quindi doveva riorganizzarsi per poter rispondere all’affronto e in qualche modo  riaffermare il suo ruolo temporale.

Tale situazione sfociò nel famoso “Schiaffo di Anagni”, che si tenne nel Palazzo del Papa Bonifacio VIII, nato appunto ad Anagni, dove entrarono con forza gli emissari del re di Francia “Filippo il bello” per dare una “lezione” al Papa che lo aveva scomunicato.

L’esercito francese varcò le Alpi e giunse al palazzo, anch’esso oggi visitabile con le guide esperte, e contro la resistenza delle guardie e dei cittadini di Anagni entrò all’interno incurante anche dei cittadini, chiamati anagnini, che si strinsero intorno al Papa cercando di proteggerlo.

Lo scopo della missione era quella di uccidere il pontefice, ma la spedizione guidata dal Consigliere del re Guillaume De Nogaret molto probabilmente cambiò obiettivo per evidenti ragioni che avrebbero marchiato negativamente e per sempre quel momento storico: secondo le fonti, sembra infatti che in una sala del Palazzo, ricordata poi come “Sala dello schiaffo” il Papa subì l’oltraggio di essere stato attaccato dentro il proprio palazzo contro la sua volontà e il suo ordine e potere.

L’esterno della Cattedrale in stile romanico emiliano-lombardo esprime forza, semplicità e solennità. Il campanile è alto circa 30 metri e presenta graziose monofore, bifore e trifore. 

Una volta all’interno lo spazio è diviso in tre navate di stile gotico. Non si può che rimanere estasiati dal pregevole e splendido pavimento a mosaico cosmatesco dalle svariate calde tonalità, opera della famiglia dei marmorari romani appunto i Cosmati, molto famosa e richiesta dai papi e dai ricchi committenti di quell’epoca per decorare i pavimenti di molte chiese di Roma e delle loro proprietà.

L’abside maggiore ospita tre opere di grande valore artistico: il cero pasquale, il ciborio e la cattedra episcopale pregiate opere del Vassalletto, un’altra famiglia importante di scultori di quell’epoca che lavorò in molte delle bellissime ed importanti chiese di Roma tra le quali la Basilica papale di San Paolo Fuori le mura a Roma abbellendola con opere simili miracolosamente scampate al rovinoso incendio nel 1823, che si propagò molto velocemente durante un’operazione di restauro del soffitto in legno della grande Basilica dedicata al Santo Paolo. 

Tra i pregevoli ambienti di notevole interesse, vi suggerisco di visitare all’interno del Museo della Cattedrale la Biblioteca, la Sala del Capitolo, la nuova Sagrestia, l’Antico Tesoro, la Cappella del Salvatore e l’Oratorio di San Thomas Becket, ucciso nella Cattedrale di Canterbury (1170) causa un complotto del re d’Inghilterra Enrico II, suo devoto ex amico, a causa della lotta tra potere spirituale e temporale.

E’ stata ritrovata anche la testimonianza dell’esistenza di un antico Mitreo risalente a prima del Cristianesimo dove si riunivano molto probabilmente i seguaci di Mitra, il dio venuto dall’oriente, in cui gli iniziati, sulla cui fronte veniva tracciata una croce con il sangue di un toro appena sacrificato, erano soprattutto uomini e soldati che si riunivano per raggiungere i sette livelli: insomma, una sorta di massoneria che contava molti adepti ma che fallì grazie alle fila più folte del Cristianesimo che contarono più donne dedite al culto di Maria.

La parte più bella della Cattedrale di Anagni è la sua incredibile e preziosa Cripta (1068-1104) dedicata a San Magno, Santo Patrono della città, in cui riposano le sue spoglie, che si festeggia nel mese di agosto per più giorni e attrae molti turisti.

Giunti nell’interno ipogeo, ci si trova di fronte ad un susseguirsi di incantevoli ed armoniosi intrecci di archi romanici che poggiano su un pavimento cosmatesco originale a mosaico. Tutt’intorno si possono ammirare gli splendidi affreschi che ricoprono una superficie di circa 540 metri quadrati: per tale motivo viene chiamata anche “La Cappella Sistina del medioevo” realizzata magistralmente da ignoti monaci benedettini molti secoli prima di quella molto più grande ed unica al mondo realizzata secoli più tardi a Roma dal geniale artista  Michelangelo Buonarroti.

Il ciclo pittorico comprende anche in questa pregiata cripta la storia della salvezza dell’uomo dalla sua origine (Genesi) fino al suo giudizio (il giudizio universale). Sono raffigurate anche scene del vecchio e del nuovo testamento e la vita di San Magno, i suoi miracoli e il suo martirio. Insomma, vale veramente la pena di visitare questa importante Cattedrale, scrigno di antichi tesori, in cui ci si rende conto di quanta maestria, talento, incessante dedizione e amore verso l’arte sono stati necessari per la sua realizzazione.              

Il borgo di Fiuggi  

Un’altra importante città della Ciociaria è Fiuggi, uno dei più importanti centri termali d’Europa che attrae ogni anno molti turisti grazie alla sua elegante e variegata ricezione alberghiera che offre esperienze piacevoli e rilassanti, pacchetti benessere nei suoi unici hotels Resort e SPA.

Fiuggi – Foto da Expedia

Questa città è famosa per le sue salutari fonti termali dalle quali sgorga un’acqua depurativa, benefica e terapeutica: l’“Acqua di Fiuggi” proviene da un bacino lacustre, il cui terreno sedimentoso ai piedi dei monti Ernici, attraverso i secoli e a seguito di diversi eventi vulcanici, si è arricchito di limo, argilla ceneri e tufi rendendo l’acqua unica ed inimitabile.

I campi da golf ivi presenti e la possibilità di svolgere attività sportive costituiscono ulteriori possibilità di evadere dalla frenetica vita di città. Inoltre, è possibile partecipare alle varie attività culturali e artistiche organizzate in loco.

Si tratta quindi di una città molto elegante che merita di essere visitata: passeggiare per il suo borgo antico vi affascinerà, così come entrare nei piccoli negozi e botteghe dove acquistare dei simpatici souvenir dell’artigianato locale, gustare qualche squisito piatto in uno dei tanti ristoranti che offrono  specialità culinarie e piatti tipici della Ciociaria.

Tra questi vi sono le tagliatelle fatte a mano ai profumatissimi funghi porcini che provengono dai vicini boschi di castagni, pioppi e conifere, la mozzarella di bufala di Amaseno, il cacio di Morolo, gli squisiti gnocchi lunghi al saporito sugo di Sgurgola. La Ciociaria è famosa anche per i vini locali, quali il Cesanese del Piglio e la Passerina del Frusinate.

Il borgo di Sgurgola

Tra i graziosi borghi della Ciociaria, che sono parecchi, ognuno con una propria caratteristica peculiare e sagre proprie, c’è Sgurgola, un piccolo centro vicino alla città di Anagni, la cui piazza principale, “Piazza dell’Arringo” detta “Muraglione”,  si affaccia a mo’ di terrazza ad un’altezza panoramica mozzafiato su un’ampia vallata sottostante che spazia lo sguardo e libera la mente.

Questo borgo fu sede di importanti eventi storici riconducibili per epoca allo “Schiaffo di Anagni” e alle lotte di potere tra le varie famiglie di epoca medievale, tra le quali Sciarra Colonna e i Caetani che si contendevano la supremazia.

Attraversando il borgo antico svetta a distanza teatrale e simmetrica la caratteristica e imponente torre con l’orologio con il suo fornice posto lateralmente. Giungendo poi in piazza “Piazza Sterbini”, potrete visitare la chiesa principale di Santa Maria Assunta con la bellissima pala d’altare della Vergine che sale in cielo della seconda metà del 1600, molto probabilmente della Scuola di Carlo Maratta. Egli viene celebrato quale massimo pittore del suo tempo: lavorò per la realizzazione di molte opere, tra le quali anche in Santa Maria del Popolo a Roma per conto di Papi e personaggi importanti dell’epoca.

Varcando l’arco e percorrendo una caratteristica salita si arriva presso “la Rocca”, punto strategico da cui si può godere di una visuale a 360° su tutta la vallata sottostante. Essa fu, molto probabilmente durante le invasioni barbariche, sede del primo insediamento del luogo, che poi venne trasformato in epoca medievale un castello, di cui oggi esistono esigue tracce, che ospitò ricche famiglie e nobili. Il fornice sottostante, invece, rappresentava quasi sicuramente la porta di ingresso e/o sbarramento per i meno fortunati e ai non invitati.

Proseguendo la passeggiata fuori dal paese, in direzione della montagna a circa 1km dal centro, si arriva ad una chiesa che presenta una bellissima icona bizantina raffigurante il Cristo Benedicente della chiesa, e la “Badia”, o Abbazia di Santa Maria de Viano, un antico monastero di suore, oggi inglobato nel cimitero del luogo.

Procedendo ancora ad un’altezza di circa 600 mslm, vi è evidenza dei resti di antichi monasteri benedettini e celestini con i relativi santuari di San Leonardo di Noblac, Santo Patrono del paese, e l’Eremo di San Nicola.

Infine, attraverso un percorso montano molto interessante e ameno costellato da puntuali punti per ristoro e a vero contatto con la natura, si giunge ad un’area che domina ancora da più in alto il vasto panorama, su cui è posta una bianchissima statua di marmo della Madonna a guardia e a protezione di tutta l’area.

Trekking ed escursioni in Ciociaria

Per trascorrere momenti di vero relax e di benessere fisico e mentale, in Ciociaria è possibile compiere escursioni al lago di Canterno e agli Altipiani di Arcinazzo.

Il lago di Canterno – Foto di Ferentino

Vi troverete davanti ad una conca verdeggiante in cui praticare trekking ed uscite a cavallo a 850 mslm in una sorta di Svizzera laziale. Si possono infatti raggiungere i 1000mt di altezza attraverso sentieri  ricchi di bellissimi scorci panoramici simili a quelli Alpini, ricchi di boschi di piante quali querce, lecci e faggi, orchidee appenniniche, anemoni gialli e altre specie di flora e fauna.  

L’Altipiano è inoltre colmo di evidenze archeologiche, quali resti di ville romane, luoghi di vacanze “otium” per molti imperatori romani che fecero costruire molto probabilmente delle splendide domus e laghetti artificiali alimentati da acque fresche e pure grazie ad un acquedotto di epoca romana i cui resti sono altrettanto evidenti.

Vi aspetto per visitare insieme ques’area!


Sono Donatella, abito a Roma e sono un accompagnatore turistico abilitata lingua italiana e inglese.
Durante questi anni di attività nel turismo al quale mi dedico con molto piacere, ho sperimentato che ogni volta che si visita una nuova destinazione si scoprono tantissime emozionanti novità e, spesso, specialmente se il luogo ci è piaciuto particolarmente, la volontà di farvi ritorno per scoprire sempre di più.
Essere curiosi stimola la nostra voglia di conoscenza e alimenta la nostra immaginazione (leggenda o realtà?), in particolare quando si visita una città come Roma. L’importante è iniziare questo percorso: il resto viene da sé! 
 
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