Non avrei mai pensato che sarei diventato un aggettivoโ
Federico Fellini
Cinema e Romagna, un connubio di vecchia data che da sempre accompagna la produzione italiana del grande schermo, luoghi noti e meno noti ma che tutti conosciamo grazie a registi che si sono cimentati nel girare film diventati storici. La terra di Romagna e la sua modaiola Rimini sono tuttavia legate ad un solo grande nome: Federico Fellini.
Rimini conserva un grande cuore culturale, che batte sin dai tempi degliย antichi Romani e che attraverso i secoli รจ giunto a far battere anche quello del piccolo Federico nato il 20 gennaio del 1920. Una cittร ricca di vestigia, spazi museali e culturali e che il futuro regista avrebbe reso immortale in Amarcord (Mi ricordo in dialetto romagnolo!)ย valendogli anche il premio Oscar nel 1975: “la nascita di questo paese si perde nella notte dei tempiโฆcomunque la prima data certa รจ il 268 a.C. quando divenne colonia romana e punto di partenza della via Emilia” cosรฌ esordisce il personaggio dellโavvocato in una scena del film.
Tuttavia, davanti a quella pellicola non riconoscerete i veri luoghi cittadini, perchรฉ lโimmaginario apparteneva allo stile felliniano e immaginaria รจ la Rimini che lui ci racconta. Gli anni โ30 della sua giovinezza, degli amici e tutti quei personaggi che popolavano la realtร romagnola di quei tempi. Nemmeno un metro di pellicola venne girato in cittร , come lui stesso disse “una dimensione della memoria”.
La cittร venne completamente infatti ricostruita a Cinecittร , in una dimensione onirica fatta di ricordi che vanno dal Grand Hotel al cinema Fulgor, da piazza Cavour al porto fino a Borgo San Giuliano. Partiamo!
Per questa occasione vi suggerisco innanzi tutto di noleggiare, presso una delle tante rimesse, una bella e comoda bici da cittร per sognare alla scoperta dellaโฆfelliniana memoria.ย
Potete iniziare da quel vuoto aperto del mare, come lo definiva il maestro, lโAdriatico in cui almeno una volta nella vita tutti quanti abbiamo bagnato i piedi.ย ร sulla lunga costa riminese, infatti, che sono sorti i primi stabilimenti giร nel lontano 1848 permettendo ai piรน fortunati di trascorrere giornate dedicate ai bagni di sole.

No, non รจ un errore, i bagni erano fatti per coloro che volevano esporsi ai curativi raggi e non allโacqua salata. Oggi distese colorate di ombrelloni, cabine di legno e chioschi di piadina punteggiano il profilo della costa. Impossibile non guardare lโorizzonte senza chiedersi se veramente il mitico transatlantico Rex sia passato qui davanti come nella bellissima sequenza notturna di “Amarcord”.
A questo punto perรฒ vi invito per un attimo a distogliere lo sguardo dal blu, voltatevi e scorgerete un edificio elegante, grigio e molto imponente รจ Il Grand Hotel simbolo della Dolce Vita riminese: il mitico luogo dellโimmaginario felliniano per eccellenza.
Luogo simbolo della cittร marittima, inaugurato nel 1908 รจ divenuto poi famoso nel mondo grazie alle indimenticabili sequenze di cui Fellini esaltava il fascino e le atmosfere da sogno. Eletto monumento nazionale nel 1994, sorge in unโarea verde di pini e lecci in cui si trova la nota Fontana dei Quattro Cavalli.

Lโelegante facciata Liberty sembra ancora fungere da sipario alle numerose storie e leggende di ospiti illustri, i quali soggiornandovi alimentavano i sogni di un giovane ragazzo che sbirciando dal cancello ammirava incantato la vita lussuosa che vi si conduceva allโinterno. โ(โฆ) Gli giravamo attorno come topi per darci unโocchiata dentro, ma era impossibile”. A quellโetร ancora non sapeva che quellโincanto sarebbe diventata la sua dimora privata nei lunghi soggiorni riminesi.

Dal Grand Hotel di Rimini pedalate adesso in direzione delle traverse che collegano il lungomare e vedrete che portano tutte i nomi dei film di Fellini, sono ben Ventisei e tutte nel cuore della Marina di Rimini a cui va aggiunta la via dedicata a Giulietta Masina.
A questo punto sarete arrivati nel cuore del centro storico di Rimini, lโantico foro romano รจ oggi Piazza tre martiri, ma venendo dal mare e dalla stazione, altro luogo caro al piccolo Federico che si divertiva a veder partire i treni per Roma, avrete incontrato il Tempio Malatestiano.

ร questo considerato la cattedrale di Rimini, che deve la sua luminosa facciata bianca incompiuta al genio di Leon Battista Alberti, capolavoro rinascimentale e tempio laico esoterico con tanti simboli al suo interno. Quasi davanti al Tempio si trovava la bottega “Febo” aperta da Fellini insieme al pittore riminese Demos Bonini in cui i due lavoravano realizzando caricature.
Adesso dal centro della piazza voltate lo sguardo alla vostra sinistra e ve lo troverete imponente davanti, รจ lโArco di Augusto, uno dei simboli della cittร , costruito in pietra d’Istria nel 27 a.C. in onore di Cesare Ottaviano Augusto punto d’incontro tra la via Flaminiaย e la Via Emilia.
Da qui inizia ancora oggi, come ai tempi del giovane Fellini, la via del passeggio cittadino, “fatto di ammiccamenti, brevi risate (โฆ) due correnti a senso inverso che si rincorrevano”.ย Al civico 115 troviamo un palazzo signorile in cui il maestro visse con la famiglia prima di trasferirsi a Roma nel 1939. Dove invece oggi trovate il Caffรจ Turismo una volta cโera il bar da Rossini, luogo dove Fellini andava a giocare a boccette con gli amici.
Tornate adesso sui vostri passi e arriverete in Piazza Cavour dove nel Medioevo la vita cittadina trascorreva e dove oggi troviamo la scalinata esterna di Palazzo dell’Arengo e la Fontana della Pigna, entrambe elementi scenici ricorrenti nella produzione cinematografica del regista.


Sul lato sinistro della piazza sorge invece la Vecchia Pescheria, che con i suoi archi e i suoi lunghi banchi in pietra dโIstria, รจ il luogo dove un tempo le donne vendevano le vongole, o megliole “poverazze” come le chiamano i riminesi. A questo punto vi suggerisco di mettere via la cinepresa, parcheggiare la bicicletta, chiudere la catena e imboccare a piedi i vicoli retrostanti per trovare posto in uno dei numerosi localini tipici. Qui come in unโimmaginaria Trastevere riminese avrete modo di sbizzarrirvi nel testare la piadina romagnola farcita, i taglieri e un buon calice di sangiovese!
Ripresa la vostra bicicletta passate davanti al Teatro cittadino, inaugurato nel 1857 da Giuseppe Verdi, il 4 novembre del 1993 venne allestito come camera ardente per dare lโultimo saluto a grande maestro. Subito dietro il teatro un altro luogo storico della cittร Castel Sismondo, fortezza del XV secolo che si staglia maestosa in piazza Malatesta e prende il nome da Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini. Fellini da piccolo andava a veder il circo nel piazzale del castello, lo stesso che troviamo ne “I clowns” dove il grande tendone viene montato davanti alla fortezza riminese.
Siete giunti a metร strada della vostra immaginaria passeggiata felliniana e non potete certo mancare il mitico Cinema Fulgor “il luogo dove da piccolo scoprii i film”. Quando il suo lavoro di caricaturista iniziรฒ ad andare bene, Federico sognatore propose al gestore del Fulgor caricature degli attori dei film in programmazione da usare come locandine pubblicitarie in cambio di ingressi gratis.


Nato nel 1914 e dagli anni Venti collocato nellโattuale palazzo Valloni, nel 2018, dopo cinque anni di lavori, il cinema รจ stato riconsegnato a Rimini e ai riminesi completamente restaurato in uno stile “hollywoodianoโromagnolo”. Merita una visita per scoprire lโingresso dai colori caldi, con volute di legno incurvato, listoni di ottone lungo le pareti e una sinuosa e bellissima scala che ricorda le curve della Gradisca salendo in galleria.

Lasciato il cinema, si arriva al bellissimo Ponte di Tiberio, imponente opera architettonica romana, costruita in pietra dโIstria tra il 14 e il 21 d.C. dall’Imperatore Augusto e dal suo successore Tiberio, che segna il punto di partenza della via Emilia e della via Popilia.
Prima di attraversalo vi consigliamo di scendere dalla bicicletta e costeggiare a piedi la “piazza sullโacqua” che permette di godere di una visione frontale del Ponte: le sue cinque arcate in stile dorico riflesse nellโacqua, specie al tramonto vi regaleranno uno spettacolo incredibilmente suggestivo!
Siete ormai giunti a termine dellโitinerario onirico e non potete meglio concludere in uno dei luoghi piรน affascinanti e piรน felliniani della cittร : Borgo San Giuliano. Un quartiere storico un tempo abitato da pescatori, marinai e piccoli artigiani e composto da stradine, piazzette e vicoli in cui si respira unโatmosfera dโaltri tempi.

Ma oggi i suoi vecchi muri scalcinati e lโaspetto povero sono stati cancellati con meravigliosi colori dalle tonalitร pastello, sono quelli dei murales ispirati ai film di Fellini e ai suoi personaggi, pellicole come “La dolce vita”, “La strada” e “8ยฝ” e personaggi indimenticabili come quelli di Marcello Mastroianni, Giulietta Masina, Roberto Benigni e la Tabachรฉra.
Tutto รจ curato, dai graziosi portoncini delle abitazioni alle finestre colme di fiori. Un crocevia di viuzze e piazzette dove scovare ristoranti, cantine e vecchie osterie e fermarsi, vista lโora, per un aperitivo smaliziato da gustare con specialitร romagnole.

Federico Fellini e Giulietta Masina riposano assieme nel cimitero cittadino sotto la grande prua, scultura in bronzo realizzata da Arnaldo Pomodoro in omaggio al regista e allโamata moglie.
Vi aspetto per visitare insieme queste bellezze romagnole!
Ciao a tutti, sono Silvia, appassionata viaggiatrice da sempre, lo faccio con il corpo e i cinque sensi e quando sono ferma viaggio con la fantasia. Ciรฒ che pensi diventi e ciรฒ che sogni arriva. Nel viaggio da soli o con gli altri puoi usare tutto questo e anche di piรน. Nasco in Umbria, cresco e passo la gioventรน in Toscana, vivo in Emilia Romagna dove svolgo la professione di Guida Turistica e di Tour Leader in tuttโItalia. Amo condividere e chiacchierare. Scrivere e mangiare. Mi ritengo fortunata perchรฉ vivo e lavoro in un Paese Unico e Ricchissimo di tutto e ne sono ambasciatrice in qualche modo con chi viene a conoscerlo. Viaggio per passione e per vivere in ogni senso. A chi visita i miei luoghi cerco di rubare un pezzo dei loro cuori. Un mosaico incredibile si arricchisce ogni volta.ย
Con questa mia rubrica desidero condividere una PASSIONE e ricordare che a volte lโessenza del viaggio รจ invisibile agli occhi.ย
Quando cambi evolvi e quando viaggi vivi!
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