Finestra sull’Arte –  Brunelleschi, Ghiberti e il concorso del 1401

Due formelle conservate al Museo del Bargello a Firenze

Battistero di San Giovanni, XI-XIII sec. Esterno. Firenze.

Episodio emblematico nella vicenda dell’affermazione degli ideali rinascimentali è sicuramente quello del concorso del 1401, bandito dall’Arte della Calimala, una corporazione di commercianti di panni di lana, per scegliere lo scultore cui affidare l’esecuzione della Seconda porta del Battistero di Firenze.

Come racconta Ghiberti nei suoi Commentari (1455 circa), la commissione stabilì che l’impianto generale dell’opera avrebbe dovuto riprendere il modello della Prima porta del Battistero, realizzata da Andrea Pisano nel 1330 circa; per questo motivo ai partecipanti fu richiesto di realizzare un bassorilievo in bronzo racchiuso in una cornice quadriloba con la scena biblica del Sacrificio di Isacco.

Delle diverse formelle eseguite, si sono conservati solo i saggi di Filippo Brunelleschi e di Lorenzo Ghiberti, al quale fu affidata all’unanimità dei giudici del concorso l’esecuzione della porta. Antonio Tucci Manetti, fedele biografo di Brunelleschi, invece, afferma che i commissari non raggiunsero un giudizio concorde ed elessero vincitore ex equo Ghiberti e Brunelleschi, affidando poi ad entrambi l’esecuzione della porta. Brunelleschi, però, si oppose a questa decisione e preferì rinunciare all’incarico. Forse non sapremo mai come andarono veramente le cose. Rimane il fatto che l’incarico fu assegnato al solo Ghiberti nel 1403. Ma esaminiamo le due formelle.

Lorenzo Ghiberti, Sacrificio di Isacco, 1401. Bronzo dorato, 45 x 38 cm. Firenze, Museo Nazionale del Bargello.

Ghiberti fornisce un’interpretazione serena e pacata dell’episodio del Sacrificio di Isacco. Un fiammeggiante sperone di roccia permette allo scultore di organizzare e di unificare la scena: sulla sinistra si trovano due eleganti servitori, che discutono amabilmente tra loro; sulla destra Abramo punta il coltello alla gola del figlioletto Isacco, che Ghiberti descrive con estrema precisione anatomica, esemplandolo sulla plastica antica, ma senza alcuna caratterizzazione psicologica. A completare l’equilibrata composizione, lo scultore fiorentino colloca sulla cima dello sperone di roccia l’ariete destinato al sacrifico, ignaro del suo destino. Ghiberti sintetizza consapevolmente Classicismo e Gotico, fornendo una prova di impeccabile qualità formale, nella quale la luce accarezza le forme, definendole con un delicato chiaroscuro.

Filippo Brunelleschi, Sacrificio di Isacco, 1401. Bronzo dorato, 45 x 38 cm. Firenze, Museo Nazionale del Bargello.

Diversa è la concezione alla base della formella di Brunelleschi, che organizza la scena su due piani distinti. In primo piano, le figure dei servitori sono presentate in pose complesse (quello di sinistra è chiaramente esemplato sulla statua antica dello Spinario.

Su un piano formato dalla roccia, percepibile più in profondità rispetto allo spazio ospitante i due servitori, si svolge il Sacrificio di Isacco, descritto con toni drammatici, sottolineati da un aspro modellato, che scava lo spazio intorno alle figure, colpite da continui lampi di luce: Abramo, con irruenza, prende alla gola Isacco, che urla cercando di divincolarsi; l’angelo blocca con forza il braccio di Abramo, il quale lo fissa sconcertato.

Brunelleschi carica di umanità l’episodio, attualizzandolo: Abramo non asseconda ciecamente la direttiva divina, ma ne vive profondamente il dramma. Con questa interpretazione nuova e vissuta della storia biblica, con il riuso cosciente e personale dell’antico, con lo studio della corporeità delle figure, la formella di Brunelleschi si propone come primo esempio di opera rinascimentale, ancora orientata verso i modi del Gotico Internazionale.


Una prima laurea in Scienze dei Beni culturali e una specializzazione in Storia e critica dell’arte. Convinta aspirante insegnante, milanese di nascita, amante di tutto ciò che è artistico!
La rubrica “Finestre sull’arte” nasce per raccontare e condividere con voi ciò che conosco su opere, artisti e correnti artistiche, raccontandole in brevi articoli di pochi minuti, come se fossero delle vere e proprie pillole da assumere una volta al giorno. Perciò, se siete interessati ad approfondire la vostra conoscenza su questi temi, date un’occhiata ai miei articoli sul blog!
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