Finestra sull’Arte – Il cantiere della Cappella Sistina prima degli interventi di Michelangelo

Ricostruzione della Cappella Sistina, prima degli interventi di Michelangelo, che murerà le finestre della parete di fondo per far posto al Giudizio Universale. Sulla volta è visibile il cielo stellato dipinto da Pier Matteo D’Amelia.

Nel 1477 Sisto IV dette avvio ai lavori di ricostruzione della Cappella palatina del Vaticano, ormai da tempo fatiscente e inadeguata alle importanti funzioni che dovevano avervi luogo, fondamentali nel calendario liturgico della corte papale.

Nel 1481 i lavori di ricostruzione, guidati da Giovannino de’ Dolci, erano quasi al termine e Perugino fu chiamato ad affrescare la parete dietro l’altare con l’Assunta e il ritratto di Sisto IV inginocchiato (il dipinto fu distrutto per far posto al Giudizio Universale di Michelangelo).

Ben presto gli si aggiunsero Cosimo Signorelli, Sandro Botticelli e Domenico Ghirlandaio.

Il 27 ottobre 1481, terminata la decorazione dei primi quattro scomparti della parete destra (a partire dalla parete dell’altare), gli stessi artisti firmarono un contratto per realizzare gli scomparti rimasti entro il marzo dell’anno successivo. Il termine non fu rispettato e al Perugino subentrò Luca Signorelli, che affrescò due Storie di Mosè sulla parete sinistra e su quella d’ingresso.

Le pareti della cappella, divise orizzontalmente in tre registri, furono scandite verticalmente in corrispondenza degli archi d’imposta della volta: nel registro superiore furono dipinti i ritratti di pontefici entro nicchie; in quello mediano, affrontate con la precisa volontà del confronto, le Storie di Mosè e Aronne (a sinistra) e le Storie di Cristo (a destra); in quello inferiore finti arazzi, sui quali sarebbero venuti a sovrapporsi gli arazzi con Storie degli Apostoli tessuti a Bruxelles su cartoni di Raffaello.

Il significato del ciclo, il cui programma iconografico dovette essere definito dal papa e dai suoi consiglieri, allude alla trasmissione della legge da Cristo a Pietro e ai pontefici suoi successori e si carica quindi di precisi riferimenti politici e dottrinali: Mosè, capo e legislatore del popolo eletto, e Aronne, sacerdote, prefigurano Cristo, che ha assommato in sé il ruolo di guida, di sacerdote e di legislatore e ha dato una legge che comprende ed invera la legge ebraica. Ora vi mostro tutti gli affreschi:


Una prima laurea in Scienze dei Beni culturali e una specializzazione in Storia e critica dell’arte. Convinta aspirante insegnante, milanese di nascita, amante di tutto ciò che è artistico!
La rubrica “Finestre sull’arte” nasce per raccontare e condividere con voi ciò che conosco su opere, artisti e correnti artistiche, raccontandole in brevi articoli di pochi minuti, come se fossero delle vere e proprie pillole da assumere una volta al giorno. Perciò, se siete interessati ad approfondire la vostra conoscenza su questi temi, date un’occhiata ai miei articoli sul blog!
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