Calabria: Terra da Vivere – Trekking nell’Acereta di Monte Sparviere (CS)

Nell’area orientale del Parco Nazionale del Pollino, al confine tra Calabria e Basilicata, si trovano dei rilievi molto interessanti sia dal punto di vista escursionistico che naturalistico-ambientale. Quello di cui vi parlerò oggi è Monte Sparviere, ed in particolare il suo meraviglioso bosco di aceri, probabilmente elemento unico in tutta Italia!

Questa località può essere raggiunta da Alessandria del Carretto (CS), o percorrendo il seguente itinerario dalla strada che da Cerchiara di Calabria conduce a Plataci, lasciando l’auto all’inizio della sterrata in località “Piano di Mandre“.

Inizio del percorso

Si procede così lungo una sterrata molto agevole, che solo inizialmente si sviluppa in leggera salita, per poi discendere fino ad arrivare all’acereta. L’itinerario, prima di venire immerso tra i boschi dello Sparviere, lascia la possibilità di osservare panoramicamente il piccolo centro abitato di Alessandria del Carretto, tra le fonti e la vegetazione che contorna il sentiero.

Questo piccolo paese, facente parte del Parco Nazionale del Pollino, risale al 1633, quando il marchese della vicino Oriolo (tra i Borghi più Belli d’Italia), decise di aumentare la superficie agricola e i terreni coltivabili del suo feudo, fondando l’abitato. Ora Alessandria è il paese del Parco che si trova più in alto rispetto agli altri comuni (1.000 m s.l.m.), con una popolazione inferiore ai 400 abitanti. Luogo da visitare almeno in due momenti dell’anno: durante il Carnevale con le sue maschere tipiche i Polëcënëllë Biëllë e l’Ursë; e durante la festa del patrono Sant’Alessandro Papa, il 3 maggio con la Festa della Pitë, antichissimo rito arboreo di cui magari parlerò in un prossimo articolo.

Arbusti di Biancospino e la Fonte Kroi Bekut

Se avete la fortuna di scoprire questo luogo in autunno, capirete subito quando raggiungerete l’acereta grazie alle stupende tinte del bosco, e alle foglie sugli albero o cadute a terra dalla forma tipica a cinque lobi. Si iniziano infatti, ad incontrare lungo il cammino degli importanti esemplari di acero di monte, con la caratteristica corteccia di colore grigiastro che si distacca in placche sottili che lasciano vedere la parte sottostante di colore rosato. Insieme a questi aceri ve ne sono altri che si distribuiscono lungo tutto il versante dello Sparviere denominato sulle carte “Difesa”.

Ingresso nell’Acereta di Monte Sparviere

Chi di voi è più esperto di specie arboree sa bene però che l’acero non forma dei boschi, ma molto spesso è una specie sporadica, o al massimo riunita in gruppi di 2/3 esemplari. Qui è avvenuto qualcosa di ancora non chiarito, che ha invece dato la possibilità di comporre un particolarissimo bosco. Se questo non fosse sufficiente dal renderlo un luogo unico, aggiungo che la cosa ancor più eccezionale, è la presenza di tutte e sei le specie di aceri che si trovano naturalmente in Italia.

Tratto di sentiero nell’Acereta

Qui avete infatti la contemporanea presenza dell’acero riccio (Acer platanoides L.), dell’acero di monte (Acer pseudoplatanus L.), dell’acero opalo (Acer opalus Mill.), dell’acero campestre (Acer campestre L.), dell’acero minore (Acer monspessolanum L.), e del più raro acero di Lobelii (Acer lobelii Ten.).

Provate ad immaginare l’insieme di colori che possono avere queste specie, insieme alle altre che compaiono nella struttura del bosco. Questo però è un dettaglio, rispetto alla rilevanza ecosistemica, botanica e forestale di un sito del genere. Anche perché le sorprese non finiscono qui! Infatti in questo stesso sito, si ha la possibilità di trovare, come in pochissime altre località in Calabria, il frassino maggiore (Fraxinus excelsior L.), addirittura essenza che fino a qualche anno fa risultava “ASSENTE” in Calabria, mentre alle quote più alte, vicino l’area della cima di Monte Sparviere, compaiono esemplari relitti di abete bianco (Abies alba Mill.). Un vero paradiso per gli amanti della botanica, della fotografia e della natura in generale!

Da sinistra a destra foglie di Frassino maggiore – Acero riccio – Acero di Monte – Acero opalo

Impiegato il giusto tempo per fotografare ed osservare questo stupendo bosco, continuando sulla stessa strada a circa 4 Km dalla partenza, alla nostra destra troviamo, immersa nella splendida acereta, una piccola cappella in pietra locale. Questa è dedicata alla Madonna dello Sparviere, statua che anticamente era dedicata alla Vergine del Rosario, ma a metà degli anni ’80 durante la costruzione della Cappella, si diede il nome di Cappella della Madonna dello Sparviere. La festa si celebra la prima domenica di agosto, ma la Cappella è aperta al culto per il solo mese di agosto.

Poco distante da questa, nei suoi immediati dintorni, si trova anche una fontana di acqua fresca, e una serie di tavoli e di panche che possono essere utilizzati per consumare il proprio pasto prima di rimettersi in cammino.

Cappella della Madonna dello Sparviere e fontana nei suoi pressi

Qui il percorso può completarsi per poi tornare indietro, seguendo il medesimo itinerario completando agevolmente il percorso; oppure si può procedere ancora accompagnati dagli aceri fino a località “Sciortaglie”, da dove risalire l’impegnativo canalone delle “Acque nere” per poi raggiungere il Bivacco di Monte Sparviere a circa 1.550 m di quota, e decidere se rientrare dall’itinerario che ricollega al percorso fatto all’andata, o procedere per la cima e ridiscendere dal crinale sud-est.

Il Bosco di Monte Sparviere è sicuramente una delle realtà dell’Alto Ionio Cosentino da visitare soprattutto se siete amanti, appassionati o veri e propri studiosi della natura. Il suo intreccio di specie che nei secoli sono giunte fino a noi ha creato un habitat unico, e forse solo esempio in tutta Italia. I suoi boschi, dimora dell’elegante rapace che dà il nome alla cima di questo rilievo di 1.713 m di quota, hanno ancora tanto da svelare.

Colori dell’Acereta

Il percorso che ti permette di raggiungere l’acereta è semplice, ma ricorda che essere accompagnato da una guida ti permette cogliere i dettagli e la vera essenza dei luoghi. Sono a disposizione per poterti guidare in questo percorso o nelle tante sue varianti. Ti aspetto per camminare insieme e ammirare le tante meraviglie del Parco Nazionale del Pollino: contattami subito!

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Ciao, sono Andrea. Vivo nell’area protetta più grande d’Italia: il Parco Nazionale del Pollino, tra Calabria e Basilicata. E proprio qui, amante della mia stupenda e controversa terra, sono diventato prima Guida ufficiale del Parco (2013), e poi Guida Turistica abilitata (2019). Ho intrapreso questa strada con passione e voglia di fare perché credo nel valore di questo territorio che ha conservato luoghi ricchi di arte, storia e natura davvero unici.
Ti aspetto per visitarli insieme!

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