Trekking all’Oasi di Bidderosa (NU)

Oggi, come promesso nel primo articolo, ritorniamo in Baronia e precisamente nell‘oasi naturalistica di Bidderosa, una riserva protetta estesa per ben 860 ettari che si trova nel territorio di Orosei, dove sono nato e cresciuto.

Per arrivarci, partiamo dal paese di Orosei e prendiamo la S.S. 125 verso Olbia. Superata la località di Sos Alinos, frazione di Orosei nata negli anni sessanta, troviamo un incrocio a destra che ci porta all’ingresso del parco.

L’Oasi di Bidderosa è gestita da una cooperativa di Orosei (Le ginestre) che si occupa di contingentare i flussi turistici nel parco, il servizio di salvataggio nelle spiagge, nolegggio di bici o kayak e dell’unico punto ristoro al suo interno. Le bellissime spiagge di sabbia bianca e fine e le acque poco profonde ricordano le più blasonate spiagge caraibiche e sono una meta turistica ambita da molti visitatori di tutte le età e famiglie con bambini, data la poca profondità delle acque e il facile accesso alle spiagge. La gestione forestale è invece operata dall’agenzia regionale Forestas.

Per la sicurezza e per la tutela naturalistica dell’oasi, la cooperativa ammette l’accesso a pagamento solo ad un certo numero di macchine che possono accedere e godere delle 5 piccole spiagge denominate Oasi 1, 2, 3, 4 e 5. Ognuna di queste presenta delle caratteristiche diverse dall’altra e sono adatte a diversi tipi d’attività. Ci sono delle spiagge più rocciose che sono un paradiso per gli amanti dello snorkeling, altre, come l’oasi 2, sono perfette per famiglie per bambini dovuto alla morbida sabbia bianca e la poca distanza dal parcheggio. Per quelli che non possono resistere a una birra fresca, tra l’oasi 3 e l’oasi 4 si trova il punto ristoro sempre pronto a preparare un ottimo panino o a servire una freschissima birra Ichnusa.

La mia intenzione è invece quella di farvi vivere il parco più attivamente ed invogliarvi a scoprirlo con me, vi guiderò quindi a piedi attraverso il parco dalle colline granitiche lussureggianti sino alle candide spiagge ed agli stagni.

Dopo aver parcheggiato all’ingresso del parco imbocchiamo una delle strade sterrate che ci conduce ad esplorare il bel bosco del parco. Purtroppo negli anni ‘80 un grande incendio bruciò gran parte della vegetazione autoctona che si trovava in queste terre, bruciando ettari ed ettari di vegetazione autoctona.

Come in molti altri luoghi della Sardegna, un modo veloce di recuperare le terre percorse dagli incendi e salvaguardare il suolo dall’erosione, è sempre stato quello di impiantare le pinete, divenute ormai un paesaggio molto comune della Sardegna. Anche se diversi esemplari di quercia da sughero, leccio, erica, corbezzolo, ginepro, ecc. – che costituivano la flora autoctona di questo luogo – si salvarono e convivono tutt’ora con i pini, sarebbe tempo di tagliare parte dei pini, delle acacie o degli eucaliptus, per lasciare spazio alle piante autoctone ormai rinvigorite, riuscendo così a recuperare la vegetazione autoctona.

Il sentiero ci porta in cima a Janna Ventosa, ovvero “la porta del vento”, un luogo misterioso e tra i punti piç alti e panoramici dell’oasi, immerso tra il verde della macchia mediterranea ed il tipico colore rosa del granito della zona che forma delle bellissime e sinuose colline. Sembra che il vento, il freddo e l’acqua attraverso il loro potere erosivo abbiano creato delle vere e proprie opere d’arte scolpite nella roccia. Se stiamo attenti, potremo distinguere in esse, una miriade di forme. Via libera all’immaginazione!

Il nostro percorso prosegue nell’esplorazione degli antichi ovili di Bidderosa, dove fino agli anni 60, vivevano ancora alcune famiglie di pastori che qui pascolavano i loro animali. In una delle casupole possiamo ancora vedere i resti di un antico forno e, tornando indietro nel tempo, potremmo immaginare come poteva essere la vita di queste persone che abitavano questi luoghi selvaggi ed incontaminati.

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Il nostro prossimo obiettivo è la cima del Monte Urcatu, a 125 metri s.l.m., il miglior punto panoramico di tutta l’Oasi di Bidderosa. Da qui potremo godere del panorama a 360° su tutto il Golfo di Orosei, sugli stagni di Bidderosa e Sa Curcurica e sulla bellissima spiaggia di Berchida. Un punto ideale per scattare la migliore foto della giornata!

Finalmente discendiamo sino ad arrivare al mare. Visitiamo l’oasi numero 2, circondata da bellissimi esemplari secolari di ginepro e dai sistemi dunali molto complessi. Le dune sono degli ecosistemi molto fragili e per questo meritevoli di tutela e salvaguardia.

Da qui, possiamo facilmente raggiungere e visitare lo stagno di Bidderosa – spesso completamente secco durante la stagione estiva -, ma in primavera spesso possiamo osservare i fenicotteri, qui solo di passaggio durante le loro migrazioni.

Dopo una rilassante sosta in spiaggia per fare un rinfrescante bagno nelle acque cristalline dell’Oasi e gustare un ottimo panino preparato da Piero e Tonino al punto ristoro, ci incamminiamo verso lo stagno di Sa Curcurica. Un luogo estremamente ricco di biodiversità dove, a seconda della stagione, poter osservare con meraviglia una ricca avifauna palustre composta da aironi bianchi e aironi cenerini, garzette, cormorani, gallinelle d’acqua e da numerose specie migratorie come germani reali, fenicotteri rosa o cavalieri d’Italia.

Siamo ormai quasi giunti alla fine del nostro percorso, percorriamo l’ultimo tratto strada sterrata percorsa anche all’andata e arriviamo così all’ingresso del parco.

Un percorso abbastanza facile ed adatto ai camminatori di tutte le età che offre comunque una grande diversità di paesaggi e conquisterà il vostro cuore.

Chi volesse visitare questi bellissimi luoghi può contattarmi ai seguenti recapiti:
E-mail: oroseiadventours@gmail.com
Sito web: www.oroseiadventours.com
Cellulare: 3441202654
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Vi aspetto!


Ciao, mi chiamo Simone e sono una Guida Ambientale Escursionistica della Sardegna e guida AIGAE. La mia passione per la natura mi ha spinto a conseguire la laurea in Scienze Naturali e a diventare una guida.
Sono nato e vissuto in Sardegna tutta la vita, tranne che per alcuni periodi all’estero per l’Università, lo studio delle lingue straniere e i viaggi. Negli anni dell’Università, la speleologia mi ha permesso di vivere e di scoprire la natura con spirito d’avventura e di appassionarmi agli sport outdoor. Così, finiti gli studi, ho deciso di lavorare cercando di dedicare il mio tempo alle mie passioni.
Dal 2014 lavoro come GAE e nel 2016 ho conseguito anche il titolo di Tecnico di Base della Federazione Italiana Canoa Kayak. Da allora, tramite il mio lavoro cerco di condividere le mie conoscenze con chi volesse vivere e conoscere la Sardegna, per le bellissime montagne, il mare e la cultura del nostro antico popolo. Chi volesse esplorare e visitare il cuore pulsante della Sardegna, nascosto sotto la sabbia delle nostre meravigliose spiagge, può contattare Orosei AdvenTours. I nostri tour sono originali e fondati sul principio del turismo sostenibile, nel rispetto di tutti gli equilibri necessari per un’esperienza turistica sana, sostenibile e redditizia per tutti gli attori coinvolti. Vi aspetto in Sardegna!

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