Sicilia inaspettata – La zona “U Soccorso” di Nicosia (EN)

Viaggiare per motivazione e non per destinazione

“U soccorso” è un sito nel territorio di Nicosia, identificato nel foglio 260 della carta d’Italia, distante meno di 4 km in linea d’aria dal centro abitato.

Esso è diviso in diverse contrade ricchissime. Alcune di loro, per non dire tutte, portano i nomi dei loro tesori: contrada Jesse contrada pece contrada Canal otto e così via. Vi scorre, nella vallata, il fiume Salso.

Come se tutto ciò non bastasse, sui pendii che delimitano la valle cresce un piccolissimo arbusto, una pianta, apparentemente un ciuffo d’erba ma che scavata alla radice, dalla stessa, in tempi non remoti, si otteneva una sostanza quasi a somigliante al sapone. Proprio per tale motivo, essa viene chiamata Radice Saponara.

Oltre a questo elemento naturalistico caratterizzante, il comprensorio ha un interesse storico non indifferente. Tra i vari elementi presenti, spicca sicuramente per primo un convento Benedettino dal nome un po’ lugubre: “U Diavolazzo”. 

Oltre ad esso, sulle sponde del fiume, andando verso est, si può scorgere un vasto caseggiato posto alle falde del monte, su un suggestivo ed elevato sperone che costringe il fiume a formare un ampio meandro dal quale è possibile vedere e controllare tutto il fiume, le sue sponde e tutta la vallata, ad est e ad ovest, per parecchi chilometri. 

L’elemento architettonico principale del caseggiato è la chiesa, di cui rimangono solamente i muri, parte del tetto e, l’arco dell’entrata principale rivolta ad ovest, a sesto acuto e in pietra pregiata non esistente nelle cave di Nicosia e dintorni.

Pietra bianca, compatta e senza venature, ritrovabili in pochi altri edifici pregevoli ed antichi del centro storico; comunemente detta pietra di Ragusa. Tale arco è fondamentale per la determinazione cronologica dell’edificio e di gran parte del plesso, perché l’arco acuto liscio, senza le decorazioni dello stile siculo-catalano del 400, sia in Sicilia alle origini del gotico europeo.

Anzi, il professore Maganuco dell’Università di Catania solleva sostenere, negli anni 60, che il gotico europeo fosse nato in Sicilia adducendone, come documenti primigeni, l’arco del più basso settore del campanile della cattedrale Nicosia e l’arco d’entrata del castello di Sperlinga, considerandoli come evoluzione dell’arco acuto dell’architettura araba. 

Se volete approfondire questa zona dell’Entroterra siciliano, vi invito a vedere i miei video sulla Posti e Pasti TV: ne troverete uno ad hoc sul Diavolazzo! Inoltre, il primo giorno sulla TV è gratuito!

A questo punto non vi resta che contattarmi per una visita più particolareggiata di questo sito nel territorio di Nicosia! Vi aspetto!


FRANCESCO LA GRECA
In quella Terra di mezzo dove l’Autoctono guarda e valuta tutto con indifferenza e superficialità, badando solo alla sopravvivere dell’oggi magari appeso a quei fili invisibili del “Burattinaio” di turno, ignaro che la Terra che calpesta quotidianamente, nella quale tra i due epici momenti dell’Alba e del Tramonto tanto si è perso.
Ecco è lì in mezzo che sono nato ed avendo avuto la fortuna di prendere coscienza del fatto che tra Alba e Tramonto, fantastici unici, c’è tanto tempo andato e che non torna.
Allora mi occupo primariamente di cercare di far vedere, a Persone un po’ più attente e curiose, tutto ciò che l’Indigeno, si lascia scorrere sulla propria esistenza.
Sono autonoleggiatore di nascita che a piccoli passi ha sempre cercato di promuovere l’entroterra siciliano.
Entroterra racchiuso dall’estremo Appennino Siculo, tra Nebrodi e Madonie. Ricchissimo di ogni sorta d’interesse naturalistico, storico, paesaggistico e culinario.
Luoghi dove hanno visto lungo i “Potenti” di un tempo (saraceni – normanni – svevi).
Luoghi ove l’Eredità lasciata dai Potenti di un tempo, Brama visibilità e fama.
Per informazioni e contatti: itinerari.ar@gmail.com

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