
Diciamola tutta.
Non esiste solo il Lago di Como.
Anzi, qualche decina di chilometri più a sud vi aspetta una zona dove i laghi sono addirittura cinque e quello più interessante dal punto di visto storico, artistico e naturalistico è il Lago di Pusiano.
L’Eupili, chiamato così da Giuseppe Parini, che a sua volta si è ispirato a Plinio il Vecchio il quale, nella sua Naturalis Historia lo appella come “il Bel Paesaggio”, coi suoi 11 km di perimetro offre al curioso visitatore scorci suggestivi e storie interessanti.
Sette sono i comuni che si affacciano sul Lago di Pusiano, alimentato dalle acque del fiume Lambro, e due sono quelli più ricchi di storia: Pusiano e Bosisio Parini.

Il primo ha ospitato Giovanni Segantini – di cui vi ho già parlato in questo articolo – e vi permette di scoprire la sua esegesi pittorica grazie al percorso creato dal Comune e dall’associazione Promoterre, ove vi attendono sparse per il borgo le riproduzioni in scala delle sue tele più celebri.
Il cuore del comune rivierasco è senza ombra di dubbio Palazzo Carpani-Beauharnais, edificio dal cuore quattrocentesco rimaneggiato in epoca napoleonica e ancora ripreso e modificato lo scorso secolo.
Se oggi ospita la biblioteca ed il municipio, un tempo erano i signori locali a passeggiare tra le sue stanze dagli alti soffitti lignei.
Il più illustre tra gli inquilini fu senza ombra di dubbio Eugenio di Beauharnais, viceré d’Italia e figliastro di Napoleone Bonaparte.
Quell’Eugenio che fece decorare la Villa Reale di Monza (e anche quella di Milano) e si adoperò nell’ arricchire la collezione della Pinacoteca di Brera.
Pare che la villa di delizia di Pusiano fosse una delle sue preferite, in quanto poteva soddisfare le sue più grandi passioni: la caccia (ecco spiegato il motivo per il quale la grande area poco sopra il lago si chiama Alpe del Viceré) e le donne (si racconta che dalla riva del Lago, si sentissero chiaramente le risate compiaciute delle dame di corte che lui ospitava sull’isolotto in mezzo allo specchio d’acqua).

Esattamente dall’altra parte del Lago, guardando verso sud, si staglia un piccolo borgo il cui nome già ci suggerisce chi abbia vissuto qui: Bosisio Parini.
Ebbene sì, il grande poeta settecentesco, colui che bacchettava la nobiltà meneghina, nacque proprio in Brianza, figlio di un commerciante di bachi da seta, la cui zia permise al giovane Giuseppe di pagarsi gli studi diventando prete.

Trasferitosi a Milano, divenne precettore delle più illustri famiglie aristocratiche e decise di cambiare l’ultima vocale del suo cognome – al secolo PARINO – per renderlo più elegante e milanese possibile.
Giuseppe ritornò spesso al borgo Natale, ove lo attendeva la sorella e un’atmosfera molto più giocosa e idilliaca rispetto a quella cittadina.
Nelle sue poesie confronta spesso l’aria salubre che poteva respirare lungo la riva del lago con il fetore nauseabondo della città, raccontando che persino la pelle dei brianzoli fosse più solare e sana di quella dei suoi concittadini.
Nel cuore del borgo troverete due monumenti interessanti: la Fontana con la riproduzione della planimetria del paese secondo il catasto teresiano (avete visto quanto è cambiata la conformazione di Bosisio?) e la statua del Parini.
Quest’ultimo monumento ha una storia un po’ particolare…
Un tempo i cittadini parteciparono ad una colletta organizzata dal Comune per realizzare una statua dedicata al grande poeta ma qualcosa non andò come previsto! Con i soldi raccolti riuscirono solo a fondere un mezzo busto, e la città di Milano, invece, omaggiò Parini con una statua a figura intera.
I Bosisiesi replicarono dicendo che a Bosisio sta il cuore del poeta mentre a Milano le gambe!


Giuseppe Parini era legato ad un altro grande personaggio storico italiano: Andrea Appiani.
Appiani fu per la pittura ció che Canova era per la Scultura: il padre del Neoclassicismo Italiano.
A Bosisio Parini vi attende Villa Appiani Cantù ove nacque proprio il pittore napoleonico, che affrescò – tra gli altri – Palazzo Reale di Milano e la Rotonda di Amore e Psiche nella Reggia di Monza.

Ultima chicca: nella frazione di Garbagnate Rota, a poche centinaia di metri dal lungolago, raggiungibile dal Parco Precampel a Bosisio Parini grazie ad una piacevolissima passeggiata tra canneti, cigni e alberi secolari, vi accoglie la piccola chiesa dedicata a Sant’Ambrogio.
Costruita in epoca romanica sull’impianto di un’antica rimessa per le barche (eh già! Il Lago arrivava fino a qui!), ospita lacerti di affreschi medievali e pitture murali dello scorso secolo, che narrano le storie del Santo Patrono di Milano.

Se volete trascorrere un’ora e mezza in tranquilla godendovi il paesaggio, vi consiglio di salire a bordo del battello Vago Eupili e lasciarvi affascinare dai racconti delle guide della Pro Loco Bosisio Parini, associazione locale che organizza tour del lago e laboratori didattici per scolaresche di ogni ordine e grado.
Probabilmente in primavera riaprirà l’Isola dei Cipressi, un’oasi naturale in mezzo al Lago di Pusiano ove si aggirano liberi canguri, gru coronate, pavoni e scoiattoli: un vero e proprio gioiello!

Controllate il sito www.prolocobosisio.it per restare aggiornati. Io vi aspetto al molo!

CHIARA ANNA DELMIGLIO
Sono Chiara Anna Delmiglio, guida turistica abilitata per la Provincia di Monza e della Brianza. Svolgo la mia professione di guida turistica con passione, accompagnando turisti e curiosi alla scoperta di luoghi poco conosciuti, musei cittadini, parchi di arte contemporanea e aree archeologiche sperdute tra le montagne.
La mia passione per l’arte mi ha portato a progettare attività didattiche e laboratori artistici per bambini, sviluppando progetti e percorsi per scolaresche di ogni ordine e grado.
Se volete stare al passo con le mostre del momento, visitare chiesette sperdute ricche di storia o avvicinare i vostri bimbi all’arte, date un’occhiata al mio sito www.weearttour.com