Sulle strade delle portatrici di ardesia
Oggi vorrei raccontarti di Lavagna, antichissimo abitato alla foce dell’Entella, che si affaccia sul mare circondata da colline di uliveti.
Con la pietra locale plasmarono il territorio, creando una rete di sentieri che, evitando la costa allora insalubre e paludosa, si spingevano ai monti.
Gente dura e dal cuore ardito questi Ligures che resistettero con ostinazione agli attacchi dapprima degli Etruschi e poi dei Galli ma in ultimo furono sopraffatti dalla potenza militare dell’Urbe.
Roma li definì Tigulli, dall’ardesia tegularis, oro nero tanto era preziosa. Con essa realizzarono i terrazzamenti, le tombe, le tigule dei tetti e ancora oggi questo nome indica il loro territorio e lo splendido golfo del Tigullio.

Se vorrai immergerti nella storia e nella natura di Lavagna ti consiglio di partire dalle spiagge dove i leudi medioevali imbarcavano gli abbaini che ricoprono ancora oggi i tetti della Liguria.
Lasciati alle spalle la stazione ferroviaria e cammina sotto i lecci di corso Mazzini fino alla svolta sulla destra in via Tedisio dove seguendo le indicazioni del Sentiero Liguria inizia la salita sulla collina.
Prosegui con calma sul cammino lastricato da ciappe di ardesia per ammirare il panorama che si apre tra le fasce terrazzate di muri a secco.

Dopo circa 3 chilometri e mezzo superato il borgo di San Benedetto avrai raggiunto la collina di Santa Giulia Centaurea.
Una meritata sosta sul prezioso sagrato decorato dal risseu di serpentino, calcite e diaspro per ammirare il panorama del golfo a 250 metri di altezza.
Ora avviati dietro la chiesa e prosegui seguendo le scritte bianche sulle ciappe di ardesia che l’associazione Le Pietre Parlanti pone nei luoghi dove riapre gli antichi sentieri.
Grazie alla loro opera paziente possiamo spingerci dentro il bosco di castagni e scendere dall’altro versante della collina.
Un paesaggio segreto si svela al tuo sguardo, addomesticato da generazioni di cavatori.

Con le sottili lastre estratte dalle cave crearono la fitta rete di sentieri e creuse lastricate per le loro compagne, le camalle.
Come le portatrici di ardesia che più volte al giorno andavano scalze ai magazzini di Lavagna, portando sulla testa lastre di ardesia di 60 chili, concediti una meritata sosta alla posa grande o sulle panche di San Bernardo.
Oltrepassa con il cavalcavia l’autostrada verso l’altro lato del borgo e continua a scendere.


Ora raggiungi un piccolo ponte e il rio Fravega, ancora qualche passo e sei arrivato a Lavagna.
Se all’incrocio svolti a sinistra raggiungendo Via Santa Giulia 15 troverai la sede della Cooperativa Agricola Lavagnina.
Qui potrai visitare il frantoio e acquistare il vermentino e l’olio extravergine, l’oro verde di Lavagna.

Proseguendo invece verso ponente su via Dante Alighieri entri nel cuore di Lavagna.
Qui le camalle si fermavano a rimettersi le scarpe prima di attraversare la piazza con il porticato Brignardello.
L’ingresso alla basilica di Santo Stefano è d’obbligo così come non può mancare una visita allo scenografico cimitero monumentale retrostante.

Prima della partenza ancora un consiglio: una gustosa passeggiata sotto i portici e in via Roma, il carruggio principale per scoprire i mille sapori dei prodotti locali e dell’immediato entroterra.
Quali sono le soste obbligate?
I panifici per la fugassa appena sfornata e per acquistare la torta baciocca e il pane cotti sulle foglie di castagno.
I pansoti di boragini da condire col pesto dal pastificio Dasso e la “Torta dei Fieschi” o i torroncini della pasticceria Monteverde, entrambi in via Roma.
Per finire se vuoi tornare a casa con un cavolo di souvenir… i fruttivendoli espongono gli ortaggi dei rinomati produttori locali, uno tra tutti I Pulin nella piana sell’Entella: nella stagione fredda il broccolo lavagnino, ottimo con la polenta e il cavolo gaggetta da servire ripieno, in primavera le fave e i piselli della varietà Erbeggia, in estate il pomodoro Porsemminn-a.

Un modo salutare per rivivere i profumi e le atmosfere del Tigullio anche qualche giorno dopo la tua escursione.
Se vuoi provare questa escursione con l’accompagnamento di una guida esperta, non perderti l’evento di sabato 8 gennaio. Clicca qui per scoprirlo!
A presto e buon appetito!
VIVIANA BOBBIO
Buongiorno a tutti, mi presento: sono Viviana, una guida ambientale escursionistica, educatrice ambientale e accompagnatrice turistica. Mi sono laureata in Scienze Naturali e dopo gli studi ha iniziato a imparare sul campo approfittando delle belle escursioni che si possono compiere in Liguria.
Mi piace trasmettere l’entusiasmo per questo stupendo territorio, la sua storia e per le tradizioni gastronomiche. Le mie escursioni spesso si concludono con un gustoso surplus calorico ma, d’altronde, ci sono troppe cose buone da assaggiare in Liguria!
Potete trovare altre informazioni sulle mie attività in questi due siti uno dedicato al turismo escursionistico https://www.liguriawalkingtour.com e l’altro al mondo della scuola http://fantanatura.altervista.org