Veneto delle meraviglie – Villafranca di Verona (VR)

Un castello e un territorio attorno a “Giulietta e Romeo”

Posta sull’antica Via Postumia, Villafranca Veronese nacque come insediamento militare romano. Grazie alla sua posizione di confine, fu sempre ritenuta un luogo strategico per la difesa del territorio, soprattutto in caso di attacchi provenienti dalla parte occidentale delle aree limitrofe. Per questa ragione, divenne una cittadina affrancata dagli oneri fiscali, indicata inizialmente come Burgus Liber, poi Villa libera e infine Villa franca.

Assediato e distrutto in varie occasioni, il borgo ottenne una sistemazione e un rafforzamento dell’intero sistema difensivo durante il periodo di Ezzelino da Romano (XIII secolo). Ma è con l’ascesa della Signoria dei Della Scala che Villafranca e il suo castello entrarono a far parte del grande progetto territoriale di Verona. Nel 1285 Alberto della Scala rinnovò i diritti di “libero mercato” acquisiti nei secoli precedenti. Sempre gli Scaligeri si occuparono di ampliare il castello e la cinta muraria, chiamata Serraglio, che arrivava fino a Borghetto sul fiume Mincio.

Teatro di battaglie durante il periodo napoleonico, Villafranca diventò fondamentale nelle Guerre di Indipendenza perché la sua posizione vicino al fiume Mincio fra Mantova e Verona, era considerata determinante. È infatti qui, esattamente a Palazzo Bottagisio, che l’imperatore Francesco Giuseppe e Napoleone III firmarono l’armistizio che pose fine alla Seconda Guerra d’Indipendenza. Trasformata nel periodo successivo all’Unità d’Italia e durante il Fascismo, Villafranca conserva ancora l’impianto originale di borgo difensivo.

Questa volta il mio articolo esordisce con un approccio più “storico”, perché il mio scopo è quello di far comprendere che c’è un patrimonio di bellezze straordinarie fuori Verona: il turista tende normalmente a dedicare più tempo al capoluogo di provincia perché, tra vestigia romane e luoghi shakespeariani, Verona è senza dubbio la città che attrae di più, ma non si deve dimenticare che per comprendere bene una città bisogna anche conoscerne lo sviluppo all’esterno, in tutta l’estensione territoriale.

Villafranca presenta una struttura medievale pressoché intatta e ben conservata. Si possono notare ancora i merli ghibellini, aggiunti sicuramente in seguito all’intervento della famiglia dei Della Scala, sostenitori dell’imperatore, e il mastio su cui è stato posto l’orologio che guarda verso il corso principale.

La torre dell’orologio

La cornice storica del castello è così affascinante che persino il gruppo musicale dei Coldplay l’ha scelto come palcoscenico del primo concerto in Italia! E che dire di Bob Dylan, Ben Harper, Marlyn Manson, Deep Purple, tanto per citarne alcuni, e degli artisti italiani quali Cesare Cremonini, Max Gazzè, Pooh, Caparezza, Subsonica…

Il Castello risulta essere la maggiore attrazione, perché con le sue torri, soprattutto quelle cosiddette “scudate”, spiega bene la strategia difensiva degli Scaligeri, eppure la cittadina non richiama solo gli appassionati di architettura militare.

Il Castello di Villafranca Veronese

Villafranca può infatti essere una meta inaspettata anche e soprattutto per gli amanti della letteratura, perché Shakespeare nomina proprio questo Castello nella celeberrima tragedia Romeo e Giulietta:

Se ancora una volta oserete turbare la nostra città
Pagherete con la vita la vostra colpa.
Per oggi vada. Allontanatevi di qua.
Voi Capuleti seguitemi, e voi Montecchi:
trovatevi stasera nel vecchio castello di Villafranca
dove udrete la mia sentenza per i fatti avvenuti,
nel luogo di giudizio ordinario.

Allontanatevi, ripeto,
pena la morte.

W. Shakespeare

A Villafranca ci sono altri edifici importanti da visitare, come il Duomo, la Chiesa della Disciplina e lo storico Caffè Fantoni, il caffè sorto nel palazzo Comini dove ha soggiornato Napoleone I e dove servono la celebre “torta della pace”.

Bambini in visita a Villafranca

Per scoprire il fascino di questo luogo ci sono due cose da fare, andarci di persona o seguirmi sulla Posti e Pasti TV: vi racconterò anche la verità su Shakespeare e il “suo” Romeo and Juliet! Vi aspetto!


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