Pistoia, un valzer con Cenerentola – La Piazzetta dell’Ortaggio

A due passi da Piazza del Duomo, nascosto da antiche case torri e botteghe medievali, è rimasto il cuore pulsante della città, la Piazza della Sala. Qui ogni giorno si possono comprare frutta, verdura e ogni tipo di alimentari.

Ad un’estremità la pittoresca e animata piazza si prolunga in una piazzetta un po’ più piccola: Piazzetta dell’Ortaggio, un tempo chiamata anche piazza del pesce. Mentre sulla Sala le bancarelle di frutta e verdura offrono ogni giorno i loro prodotti, qui ne compaiono alcune solo nei giorni di mercato, cioè il mercoledì e il sabato.

Negli altri giorni, la prima cosa che salta all’occhio è uno strano monumento che ne occupa il centro: si tratta di un’opera d’arte di uno scultore pistoiese, Roberto Barni.

Il suo titolo è “Il Giro del Sole”.

Il Giro del Sole

In un primo momento si resta un po’ sorpresi da questi tre uomini a grandezza naturale che sembrano avviarsi con passo deciso verso una meta a noi sconosciuta. Poi, guardando i particolari, ci si accorge di alcune stranezze.

I tre uomini vanno decisi, ma i loro occhi sono bendati. Hanno in mano una lampada a olio (e poco importa se persone prive di fantasia e poco dotate di senso civico la usano come portacenere) ma non ne possono vedere la luce.

Pensandoci bene rappresentano un po’ noi tutti, l’umanità che crede di avere in mano la chiave del futuro, di possedere “la luce” ma in realtà avanza a passo spedito alla cieca verso una meta che potrebbe rivelarsi un baratro. In alternativa, potremmo vedere in loro uomini coraggiosi che affrontano con decisione un futuro sconosciuto.

E’ un’opera che induce a riflettere, a soffermarsi un po’ per cercarne il significato e che si inserisce senza disturbare in questo contesto vivace.

Intorno alla piazzetta si allineano diversi locali dove, come spesso succede in questa città poco frequentata da turisti, si mangia molto bene. La piazza è piccola ma accogliente e sembra un giardino perché i proprietari dei locali hanno scelto di separare i loro tavolini all’aperto con siepi verdi.

Non scappate subito, però: soffermatevi un attimo perché ci sono tanti altri piccoli particolari da scoprire.

Ad esempio, in un angolo si intravede un piccolo cancello. Lì dietro v’è un cortiletto su cui si affacciano le case un tempo abitate dalle famiglie ebree. Non era un ghetto, in quanto Pistoia non ha mai avuto un vero e proprio ghetto, bensì lì vivevano quattro famiglie che, a quanto pare, avevano adibito una stanza a sinagoga, documentata dal 1718. Altre famiglie ebree furono documentate successivamente in una strada non troppo lontana da qui: ai tempi dei Lorena, gli ebrei godevano di numerose libertà.

Purtroppo questa zona subì forti danni durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e il suo aspetto è molto cambiato. Tuttavia, su un muro, quasi illeggibile, una targa ricorda Regina Fiser, ebrea di origine jugoslava arrestata a Pistoia nel 1943 e deportata ad Auschwitz.

Sulla parete di fronte si nota invece un bellissimo glicine che si è arrampicato fino in cima all’edificio cui si appoggia e che un tempo faceva addirittura il giro del terrazzo! Un vero capolavoro della Natura!

Alla sua sinistra è stata inoltre apposta una strana targa con la conchiglia di Sant’Jacopo, che qui a Pistoia si vede spesso, circondata da parole misteriose.

In realtà essa contrassegnava un edificio di proprietà dell’Opera di San Jacopo, il numero 68, assimilabile ai nostri attuali numeri civici.

Targa dell’Opera di San Jacopo

L’Opera di Sant’Jacopo era un’istituzione importantissima, nata dopo l’arrivo della reliquia del Santo a metà del XII secolo con il compito di curare e sorvegliare la cappella in cui si conservava la reliquia. Cresciuta d’importanza nel tempo, con l’acquisizione di sempre più compiti e privilegi, arrivò ad essere la seconda magistratura della città. Fu sciolta alla fine del ‘700 dal vescovo Scipione de’ Ricci, ma in città restano molti segni della sua presenza e del suo operato, contrassegnati sempre dalla tipica conchiglia di S. Jacopo, come la suddetta targa.

E, a proposito di targhe, sulla stessa parete spicca una bellissima targa in terracotta, restaurata da poco, che ci indica che dal 1922 si trova in questa piazza la Norcineria Orsi.

La Norcineria Orsi

E allora entriamo nella norcineria, dove si vendono salumi prelibati, ma non solo!

Questo negozio è uno dei pochissimi esercizi in cui è possibile tuttora trovare un’antica specialità pistoiese: i migliacci. Facciamocelo raccontare proprio dal proprietario, Arduino Orsi:

Vi aspetto a Pistoia per scoprire insieme questa sorprendente città!


Laura Galigani – Centro Guide Pistoia
Il Centro Guide è nato nel 2001 da gruppo di guide turistiche abilitate per Pistoia e in alcuni casi per altre provincie della Toscana. Siamo laureati in diverse discipline, dalle lingue alla storia dell’arte.
 Offriamo visite guidate della città a cadenza regolare sia per i turisti che viaggiano individualmente, che per gruppi che provengono da tutto il mondo. Inoltre, prepariamo visite a tema e notturne che spesso coinvolgono anche i pistoiesi.
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