Roma, un’eterna sorpresa –  La Fontana Delle Tiare

Si sa che Roma è una città che regala sorprese a non finire! E si sa che la Città Eterna è un luogo in cui non ci sono solo enormi monumenti e famosissimi edifici, poiché anche piccoli manufatti regalano sprazzi di originalità, curiosità e storia. E questo è il perfetto caso della Fontana delle Tiare, una piccola fontanella posta a pochissimi passi dal Colonnato del Bernini, da Piazza San Pietro dunque. Chissà quanti l’avranno vista di sfuggita, senza soffermarsi più di tanto sulla sua origine. Ed ecco il motivo di questo articolo!

La fontana delle Tiare

La Fontana delle Tiare nacque su progetto dell’architetto Pietro Lombardi nel 1927, a seguito della volontà di Mussolini di dotare Roma di alcuni simboli rionali che avrebbero potuto identificare gli storici rioni della città. I simboli in questione sono le fontane che, ancora oggi, si vedono sparse per la città, come la Fontana delle Anfore (Testaccio) o quella dei Libri (Sant’Eustachio).

La Fontana delle Tiare nacque proprio per questa ragione, per simboleggiare il rione Borgo, quello che sorge a ridosso, lungo e attorno le Mura Vaticane. Il nome dice tutto, così come le chiare decorazioni che adornano la fontana. Si vedono bene impresse e scolpite, in primo piano, le chiavi di San Pietro e le tiare, i particolari copricapi pontifici. Dunque tutto rimanda alla figura del papa che, ormai da secoli, vive nella zona del Vaticano. Ovviamente la presenza dei pontefici è quella che garantì la prosperità dell’area e del rione Borgo, ed è proprio grazie a loro, ed alla Basilica di San Pietro, che un rione del genere esiste.

Infatti potremmo dire che la storia del rione Borgo di Roma comincia proprio con la realizzazione della prima basilica sepolcrale dedicata a San Pietro, quella voluta dall’imperatore Costantino nel lontano IV secolo d.C. Ovviamente, come accade anche oggi, ciò calamita milioni e milioni di persone, soprattutto pellegrini nei secoli passati, che con pia volontà raggiungono l’area del Vaticano per omaggiare il Principe degli Apostoli, per pregare o per ammirare qualcosa di stupefacente.

Sono più di 1500 anni, dunque, che la Basilica di San Pietro attira, come api con il miele, milioni e milioni di persone. Per tale ragione cominciarono, soprattutto nel corso del IX secolo d.C., dopo che la basilica fu saccheggiata dai saraceni, a sorgere numerosi servizi essenziali che avrebbero dovuto dare sostegni, di varia natura, agli stranieri che, a frotte, venivano qui a Roma (passando soprattutto per Ponte Sant’Angelo), in visita alla basilica. Servizi come osterie, taverne, alloggi di varia natura, assistenza spirituale e sanitaria.

Da queste esigenze nacquero le cosiddette scholae, organizzazioni gestite da comunità straniere che garantivano tutte le assistenze possibili ai membri della loro stessa comunità. Dunque sorse la schola francese, teutonica, portoghese e così via. A questo aggiungiamo anche la realizzazione delle mura vaticane, la cui origine risale al IX secolo d.C. ed al papa Leone IV che, dopo aver assistito al saccheggio della Basilica di San Pietro, protesse l’area con poderose mura.

Questa fu l’origine di un’area che a poco a poco si urbanizzò, un fazzoletto di terra che ospitò varie tipologie abitative ed esercizi commerciali, sorti soprattutto con lo scopo di aiutare pellegrini e turisti. Il rione Borgo vide ufficialmente luce nel 1586, su spinta di papa Sisto V che intervenne molto nell’area del Vaticano. Ed oggi la piccola Fontana delle Tiare, con le sue chiavi petrine in travertino, le sue tiare, la sua acqua potabile che si raccoglie nelle conchiglie, ci ricorda tutto questo. Ci ricorda come l’evoluzione storica e culturale di Roma dipenda, anche, da veri e propri monumenti, anche sacri, come può essere la Basilica di San Pietro.

Un’evoluzione senza tempo e che continua tuttora!


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Mi chiamo Gianluca Pica e sono una guida turistica ufficiale di Roma. Il motivo di questa scelta? La mia passione per una città incredibile come Roma! Per questo il mio percorso di studi e le materie che più amo, come storia dell’arte o archeologia, hanno come unico scopo quello di approfondire la conoscenza di questa città. Volete farlo anche voi? Vi aspetto!

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