Alla scoperta della collezione permanente e della mostra Rethinking Nature
Il Madre – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, è il primo museo per l’arte contemporanea situato nel centro storico di una città. Il museo, infatti, si trova in via Settembrini, una traversa di via Duomo che segna il confine del centro storico greco-romano, che da Caponapoli arriva fino a Forcella.

L’architetto portoghese Alvaro Siza ha trasformato l’antico palazzo Donnaregina in uno splendido e funzionale spazio moderno per l’arte contemporanea. Nel cuore nascosto di Napoli, dove pulsa l’anima popolare della città, la presenza del Museo Madre è anche l’occasione per ridisegnare la vocazione turistica del quartiere San Lorenzo, un quartiere ricco di valori sociali da recuperare e di beni culturali da riscoprire.

Il Madre è uno degli otto musei che si incontrano passeggiando lungo via Duomo ed è per questo che la strada è conosciuta anche come la via dei musei divenendo un itinerario fondamentale per chi voglia visitare la città per la prima volta. Non ci resta ora che scoprire quali sorprese ci riserva il Madre.
Il museo si articola su tre piani, due cortili e una terrazza per un totale di 7.200 mq espositivi.
Al suo interno trovano collocazione sia opere permanenti di artisti che hanno già contribuito a segnare con la loro arte spazi simbolici e luoghi storici della città, sia opere che si dipanano nelle vicende più significative dei linguaggi artistici dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi.
Il Madre inaugura nel giugno del 2005 con la sua collezione permanente collocata al primo piano, undici stanze monografiche ognuna delle quali ospita lavori di singoli artisti, come Francesco Clemente, Jannis Kounellis, Sol LeWitt, Anish Kapoor, Mimmo Pladino solo per citarne alcuni.


Lavori che hanno richiesto mesi di lavoro, come nel caso delle pareti affrescate da Clemente, un lavoro monumentale che si articola due livelli del museo; oppure lavori che hanno richiesto interventi di ingegneria particolare come nel caso dei cubi di acciaio di Richard Serra dove è stato rinforzato il solaio per sostenere la sua Giuditta e Oloferne. Più di tutto, ad ogni modo, affascina il dialogo di queste stanze con il quartiere circostante; è il caso dell’opera di Kounellis, la cui struttura in vetro e acciaio richiama le architetture gotiche della chiesa Donnaregina Vecchia che si possono vedere dalla finestra della stanza.
Ricco inoltre è il programma delle mostre che trovano spazio nelle sale del secondo e terzo piano. Al terzo piano fino al 2/5/2022 è possibile vedere la mostra “Rethinking nature” con opere di oltre 40 artisti e collettivi provenienti da 22 paesi diversi. La mostra è una riflessione sui cambiamenti climatici e sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse; ma è anche una risposta artistica come pratica per ridiscutere i fondamenti etici della nostra vita sul pianeta e del nostro agire collettivo.



La mostra si articola in tre momenti: nella prima parte si indagano le radici storiche che hanno portato ai cambiamenti di oggi; un secondo momento dedicato all’arte come pensiero politico ecologico; un terzo momento infine che indaga su un rapporto più diretto ed empatico con la natura che può portare a nuovi spunti di riflessione nel nostro agire quotidiano.
Rethinking nature è frutto di due anni di lavoro, dove molte opere sono pensate specificamente per la mostra, ed è frutto di esperienze autobiografiche, di ricerca e archivio.
Per la rubrica Campania da gustare si segnala che la visita del museo Madre è anche l’occasione per assaporare le prelibatezze delle pizzerie storiche e delle pasticcerie più note che si incontrano nei dintorni del museo.

Vi aspetto sulla Posti e Pasti TV per un video esclusivo di approfondimento sul Museo Madre di Napoli!
Arcangelo Pisano, Guida Turistica Regione Campania
Flegreo di nascita e napoletano per identità culturale, ho maturato un’ esperienza decennale nell’accompagnamento di singoli e gruppi alla scoperta dei tesori del territorio campano. La passione per il trekking urbano e quello naturalistico mi permette di offrire servizi di guida che spaziano a 360 gradi su quella che è l’offerta culturale del territorio, con particolare attenzione all’ artigianato e all’enogastronomia. Svolgo da diversi anni laboratori di teatro e scrivo articoli per magazine che si occupano di turismo.
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