Alla scoperta della Sardegna – Cosa visitare a Castiadas (CA)

Castiadas è una località situata nella Sardegna sud-orientale, molto rinomata per il turismo balneare: nel suo territorio troviamo infatti spiagge come Cala Pira e Cala Sinzias, caratterizzate da sabbia chiarissima di origine granitica e da un mare cristallino.

Cala Sinzias a Castiadas
Cala Sinzias

Il territorio di Castiadas si estende anche nell’entroterra, e offre ai visitatori tanti punti di interesse, grazie alla sua interessantissima storia.

Innanzitutto la particolarità di Castiadas è il fatto che non esiste un paese, un unico centro abitato, ma, proprio a motivo della sua storia, la popolazione di Castiadas è dislocata in alcuni centri, distanti anche diversi chilometri tra loro. Si tratta delle frazioni di Olia Speciosa, L’Annunziata, Camisa, Centrale, San Pietro, Sabadi, Masone Pardu, Sitò, Cappucciu, Monte Gruttas, Cala Pira, Sant’Elmo.

Ma partiamo dalle origini: nel XIV secolo Villanova Castiadas era un centro abitato di cui troviamo notizie fino alla metà del XVI secolo, quando, come diverse altre ville, venne abbandonato dalla popolazione per epidemie di pestilenza e malaria.

Quest’ area rimase isolata e disabitata fino all’11 agosto 1875, quando un gruppo di 30 forzati e 7 guardie carcerarie sbarcarono a Cala Sinzias, provenienti dalla Colonia Penale di San Bartolomeo di Cagliari.

Il Comandante che li guidava, Alfredo Cicognani, aveva infatti ottenuto l’autorizzazione di realizzare la Colonia Penale con lo scopo di bonificare il territorio, divenuto una palude malsana, per ricavarne terreni agricoli con lo scopo di trattenere sul territorio gli abitanti delle aree circostanti, per combattere il fenomeno dell’emigrazione.

Il progetto di Cicognani si basava sul lavoro concepito come riabilitazione sociale: i detenuti, imparavano un mestiere, a leggere e scrivere e ricevevano un salario. I lavori a cui erano destinati si svolgevano all’aperto: alcuni lavoravano nell’allevamento (ovino, caprino, bovino e suino), altri in agricoltura, altri come taglialegna e carbonai. La popolazione carceraria era dunque dislocata in diverse aree, dove gli stessi detenuti avevano costruito, tra l’altro, locali destinati a dormitori. Le frazioni attuali sono situate nei diversi luoghi in questione.

I detenuti “più indisciplinati” venivano puniti con la reclusione nella prigione, oggi trasformata in Museo.

Nel 1956 la Colonia Penale cessava la sua attività perché la bonifica del territorio era stata completata; non si esclude un’influenza sulla decisione da parte di un movimento di protesta, che evidenziava le pene e le torture praticate nel carcere, di cui si fece portavoce Felice Senes, un redattore dell’Unione Sarda, il quotidiano cagliaritano. Alla chiusura della Colonia Penale, I terreni agricoli vennero affidati ad assegnatari e nel 1976 quelli montani passarono al Demanio.

Oggi Castiadas, diventata comune autonomo nel 1986, ha un territorio con una vocazione agricola (specialmente vinicola) e turistica, prevalentemente diretta alla stagione balneare; le aree interne, ancora poco valorizzate, sono un museo a cielo aperto della Colonia Penale, che ha fortemente segnato il territorio.

Possiamo camminare nelle aree montuose (Monte Minni Minni, Baccu sa Figu, Foresta S’acqua Callenti) imbattendoci negli edifici costruiti dai detenuti (dormitori, dispense, forni, stalle, etc), nonché in alcuni esemplari arborei di interesse storico, come l’Eucalyptus piantato dai detenuti al loro arrivo sul monte Minni Minni.

A Castiadas termina il percorso del Sentiero Italia-Sentiero Sardegna, l’itinerario che attraversa l’Isola nella dorsale centro-orientale con partenza da Santa Teresa di Gallura. La cosiddetta “Traversata dei Sette Fratelli”, che ho già citato nel mio pezzo sulla Foresta Sette Fratelli, ripercorre proprio il tratto terminale del Sentiero Italia e, con un percorso di circa 8 ore, ci riconduce da Castiadas alla Caserma U. Noci, ingresso della Foresta Sette Fratelli.

Un sentiero che attraversa la Foresta di Acqua callenti (così chiamata non per la presenza di acque termali ma perché caratterizzata da acque perenni = acqua che scorre) conduce alla roccia della Sfinge, così chiamata per il suo aspetto, punto di riferimento per chi cammina sin dai tempi più lontani.

Una delle attività più piacevoli per chi ama camminare è la passeggiata serale nella foresta, che consente di sentire profumi e suoni particolarmente apprezzabili a fine giornata e, talvolta, di fare incontri ravvicinati con i selvatici.

Nel territorio di Castiadas è presente un’importante colonia di Cervo sardo (Cervus elephus corsicanus), una sottospecie endemica presente in Sardegna e Corsica. I Cervi vivono nelle foreste di Castiadas, ma si spostano frequentemente nelle aree limitrofe, dove si trovano aziende agricole in cui i Cervi trovano cibo facilmente disponibile. Per superare queste difficoltà, la Provincia di Cagliari ha finanziato, attraverso bandi, la costruzione di recinti elettrificati attorno alle coltivazioni, l’impianto di colture a perdere in fasce distanti dalle zone coltivate e l’apertura di radure in foresta per proteggere le attività produttive allontanando i Cervi e attirandoli verso pascoli naturali. Nel periodo degli amori dei Cervi, dalla fine di agosto alla fine di ottobre, la montagne, le colline e le varie frazioni di Castiadas risuonano dei bramiti dei maschi e attraggono molti curiosi desiderosi di assistere a questo spettacolo naturale.

I territori costieri offrono anch’essi diverse possibilità ai camminatori: l’itinerario da Cala Sinzias a Cala Pira, per esempio, riserva panorami splendidi da un sentiero immerso tra ginepri e graniti, in un ambiente di rara bellezza; Cala Pira, piccola Baia con litorale sabbioso e granitico, è dominata dalla Torre omonima, costruita nel 1639 dagli spagnoli, per difendere il territorio dalle incursioni saracene.

Escursione costiera Cala Sinzias - Cala Pira a Castiadas
Escursione costiera Cala Sinzias – Cala Pira

Vi aspetto per scoprire il territorio di Castiadas e le bellezze dell’intera Sardegna, in qualunque stagione dell’anno!


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Ciao, sono Stefania Contini, una Guida Escursionistica Ambientale iscritta al Registro Regionale della Regione Sardegna. Sono una Biologa e Naturalista, Dottore in Ecopatologia della Fauna Selvatica, amo molto la mia Terra; dopo un percorso di formazione articolato ho capito che la mia vocazione è quella di accompagnare le persone “Alla scoperta di..”. E’ proprio questo il nome della ditta individuale con cui esercito l’attività di guida nella gran parte del territorio sardo. Vivo nel sud-est dell’Isola, dove ho aperto il B&B Sette Fratelli, situato ai piedi della foresta omonima. Vi aspetto!

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