L’aquila e dintorni con Carla – Aielli e il Borgo Universo

Un museo a cielo aperto tra storia e street art

Oggi io, Gerry e la mia amica Paola abbiamo deciso di prendere la mia amata Cinquecento per andare a visitare un paesino che sorge a circa 70 km di distanza da L’Aquila nel cuore della Marsica, Aielli.

Il borgo sorge adagiato su uno sperone roccioso e guarda verso il Fucino, una volta lago, piana oggi. Purtroppo del paese medievale oggi non resta nulla a parte una torre medievale, oggi usata come osservatorio astronomico, perché fu raso al suolo dal tremendo terremoto di Avezzano del 1915. 

Da qualche anno Aielli sta tornando alla vita grazie a “Borgo Universo”, un importante festival di street art e non solo che si svolge tra luglio ed agosto che vede la presenza di artisti internazionali intenti a dipingere su pareti di abitazioni spesso anonime e così, lentamente, il borgo si sta trasformando in un museo a cielo aperto con oltre 30 murales distribuiti al suo interno. I murales stanno dando un nuovo volto a questo paese traboccante di cultura e di colore.

Per le strade si possono ammirare le opere di Okuda San Miguel, Ericailcane, Gio Pistone, Luca Zamoc, Mataklas, Alleg, Pixel Pancho, Millo, Marina Capdevilla e Agostino Iacurci. I murales sono tutti veramente belli ed interessanti ma quello che ci ha colpito di più è quello di Alleg che nel 2018 ha reso omaggio ad Ignazio Silone ricopiando per intero il suo primo romanzo Fotamara ambientato in un paesino anonimo della Marsica dove lo scrittore denuncia lo stato di povertà in cui vivevano le classi subalterne di questo lembo d’Abruzzo durante il ventennio fascista. 

Oltre a questo murales ce ne sono tanti altri che danno colore, calore e vita ad Aielli come quello dedicato alla Costituzione Italiana che sorge in una piazzetta dedicata ad un grande uomo Angelo Vassallo “il sindaco pescatore” di Pollica ucciso dalla camorra nel 2010.

E’ bello perdersi per i sui vicoli e guardare ovunque opere d’arte originali e piene di significato che parlano dell’uomo, del cielo e dell’universo di cui l’essere umano è parte integrante.

Se volete scoprire “Borgo universo” fatevi accompagnare dai ragazzi di questa associazione perché oltre ad essere bravissimi e preparatissimi amano il loro paese e hanno deciso di restare a vivere qui tra le montagne dell’Abruzzo. Scopriamo alcune tra le opere più belle!

L’opera di Okuda San Miguel, di grande impatto, è una delle più recenti. Per il suo grandioso murale ha utilizzato più di 75 colori.

Il mito di Fetonte, il figlio di Apollo che cadendo dal carro solare creò la Via Lattea e il deserto del Sahara, opera di Zamoc.

L’opera di Nic è frutto dei ricordi sinistri dell’infanzia dell’artista, quando abitava vicino a un mattatoio; le immagini pescano nell’oscuro universo dell’inconscio umano.

Una parte del murale di Emanuela Esposito e Valeria Iozzi che si sviluppa su diversi edifici; è stato realizzato durante i giorni della terza edizione del festival.

“Segnali di vita” di Guerrilla Spam.

Una creatura semiumana che racchiude in sé i principi dell’universo.

“Segnali di vita” di Guerrilla Spam  particolari del volto.

Fontamara di Alleg.

Che ve ne pare? Vi aspetto per scoprire insieme questo magico borgo!


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Ciao, sono Carla, archeologa e guida turistica della regione Abruzzo e della provincia di Roma.
Sono nata a L’Aquila nel 1975 in pieno centro storico, in una delle strade più belle di questa meravigliosa città. L’Aquila mi ha formato, ha sviluppato il mio gusto per il bello e il piacere di scoprire l’antichità. È proprio questo mio amore che mi ha fatto decidere di diventare archeologa e poi guida turistica prima della regione Abruzzo e poi della provincia di Roma.
Alla mia città, a volte antipatica, a volte madre tenera, a volte respingente come quella notte di 11 anni fa che ha cambiato per sempre la mia vita e quella di tutti gli aquilani, ho promesso che avrei contribuito alla sua rinascita e fedele a questo impegno da quest’estate ho deciso di farla conoscere ai turisti ma soprattutto agli aquilani organizzando, almeno due volte a settimana, tour di un’ora circa che mi permettono di scoprire ogni giorno la ricchezza non solo storico-artistica ma anche gastronomica.
Che tipi di passeggiate organizzo? Cerco sempre di mostrare palazzi o monumenti difficili da visitare se non si è in compagnia di una guida amante dell’inedito; oltre alle passeggiate cittadine organizzo anche quelle nei dintorni non solo a piedi ma anche in bicicletta perché, da un paio di anni, ho deciso di abbandonare la macchina per i due pedali e io, il mio cagnolino Gerry, e la mia bici Guendalina andiamo ovunque alla ricerca del particolare.

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